Info Conseil
Comunicato n° 375 del 23 novembre 2006
DISEGNO DI LEGGE SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E INTEGRATIVA E SULLE INIZIATIVE DI NATURA ASSISTENZIALE
Il Consiglio regionale ha discusso e approvato il disegno di legge relativo agli interventi della Regione autonoma Valle d'Aosta a sostegno della previdenza complementare e integrativa e di iniziative di natura assistenziale.
Il testo legislativo ha ottenuto 23 voti favorevoli, 7 astenuti (Gauche Valdôtaine-DS e La Casa delle Libertà) e 3 contrari (Arcobaleno Vallée d'Aoste).
La normativa è stata presentata dal Presidente della II Commissione "Affari generali", Roberto Vicquéry, che ha affermato che "in Valle, con la legge del 1997, è stato avviato un percorso di costruzione di un sistema regionale di previdenza integrativa.
Con la proposta di legge in esame si sono voluti creare: nuovi strumenti normativi, organizzativi e finanziari per sostenere il sistema regionale di previdenza integrativa nel mutato contesto e per rendere i fondi regionali competitivi con quelli nazionali di categoria; una struttura in grado di garantire lo sviluppo del sistema regionale di previdenza integrativa."
Il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) ha affermato che "Il testo legislativo in discussione così come è stato rimodulato in Commissione è fuori tema rispetto alle norme di riferimento nazionale e rispetto anche all'impostazione che la Giunta gli aveva conferito quando lo ha licenziato. Ribadiamo la validità di questo importante trasferimento di competenze, ma ci asteniamo perché il testo nel suo insieme non ci convince."
Per la Consigliera dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, Dina Squarzino, si tratta di "un disegno di legge che in un'unica seduta è stato affrontato, emendato e votato. Sarebbe stato utile avere anche il parere degli imprenditori e delle parti sociali. Vorrei che ci fosse chiarezza sulle finalità di questi fondi."
Il Presidente della I Commissione "Istituzioni e autonomia", Guido Cesal,
"Con questa iniziativa dobbiamo cercare di sostenere il sistema pensionistico del paese Italia. L'iniziativa all'esame del Consiglio ha la funzione di incentivare l'adesione a questi fondi da parte dei valdostani. Non si tratta di un'operazione alla cieca, ma di un incentivo a sostegno di una forma di previdenza integrativa che può garantire ai lavoratori un futuro più sereno. Un disegno di legge positivo, che va nella giusta direzione."
Per il Consigliere Alessandro Bortot (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "L'ente pubblico dovrebbe essere in grado di garantire il sostegno a tutti senza fare ricorso a fondi integrativi. È una legge che convoglierà molti soldi in fondi che il Consiglio regionale non sarà in grado di gestire. Sarà data una delega in bianco ai gestori per permettere loro di fare quello che vogliono. Stiamo approvando una legge che dovrebbe essere sospesa e pensata in un'altra maniera. Stiamo facendo un obbrobrio."
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) ha precisato che "bisognerà fare molta attenzione a gestire questo fondo complementare regionale. Uno dei punti incriminanti della legge è il comma 3 dell'articolo 5 sul ruolo della Giunta nella costruzione dei fondi complementari."
Nel dibattito è intervenuto poi l'Assessore al Bilancio, Programmazione e Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, che ha sottolineato che "Questo disegno di legge ha il merito di mettere in ordine una serie di attività che non ledono l'autonomia di ogni singolo fondo, ma introducono degli elementi che sostengono le varie persone fisiche. È un provvedimento di grande rilevanza che disciplina quanto di nostra competenza."
Il Consigliere Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine-DS) ha annunciato che "Ci asterremo sulla legge per una questione di metodo perché non ci è piaciuto il modo in cui è stato gestito il disegno di legge in Commissione. Inoltre, anche alcuni passaggi della legge non ci convincono."
Il Consigliere della Fédération Autonomiste, Francesco Salzone, ha detto che il disegno di legge "rappresenta un passaggio importante per questa legislatura, che vuole salvaguardare anche le fasce più deboli. Il testo rappresenta una risposta moderna per le future generazioni."
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Il testo legislativo ha ottenuto 23 voti favorevoli, 7 astenuti (Gauche Valdôtaine-DS e La Casa delle Libertà) e 3 contrari (Arcobaleno Vallée d'Aoste).
La normativa è stata presentata dal Presidente della II Commissione "Affari generali", Roberto Vicquéry, che ha affermato che "in Valle, con la legge del 1997, è stato avviato un percorso di costruzione di un sistema regionale di previdenza integrativa.
Con la proposta di legge in esame si sono voluti creare: nuovi strumenti normativi, organizzativi e finanziari per sostenere il sistema regionale di previdenza integrativa nel mutato contesto e per rendere i fondi regionali competitivi con quelli nazionali di categoria; una struttura in grado di garantire lo sviluppo del sistema regionale di previdenza integrativa."
Il Consigliere Dario Frassy (La Casa delle Libertà) ha affermato che "Il testo legislativo in discussione così come è stato rimodulato in Commissione è fuori tema rispetto alle norme di riferimento nazionale e rispetto anche all'impostazione che la Giunta gli aveva conferito quando lo ha licenziato. Ribadiamo la validità di questo importante trasferimento di competenze, ma ci asteniamo perché il testo nel suo insieme non ci convince."
Per la Consigliera dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste, Dina Squarzino, si tratta di "un disegno di legge che in un'unica seduta è stato affrontato, emendato e votato. Sarebbe stato utile avere anche il parere degli imprenditori e delle parti sociali. Vorrei che ci fosse chiarezza sulle finalità di questi fondi."
Il Presidente della I Commissione "Istituzioni e autonomia", Guido Cesal,
"Con questa iniziativa dobbiamo cercare di sostenere il sistema pensionistico del paese Italia. L'iniziativa all'esame del Consiglio ha la funzione di incentivare l'adesione a questi fondi da parte dei valdostani. Non si tratta di un'operazione alla cieca, ma di un incentivo a sostegno di una forma di previdenza integrativa che può garantire ai lavoratori un futuro più sereno. Un disegno di legge positivo, che va nella giusta direzione."
Per il Consigliere Alessandro Bortot (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "L'ente pubblico dovrebbe essere in grado di garantire il sostegno a tutti senza fare ricorso a fondi integrativi. È una legge che convoglierà molti soldi in fondi che il Consiglio regionale non sarà in grado di gestire. Sarà data una delega in bianco ai gestori per permettere loro di fare quello che vogliono. Stiamo approvando una legge che dovrebbe essere sospesa e pensata in un'altra maniera. Stiamo facendo un obbrobrio."
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) ha precisato che "bisognerà fare molta attenzione a gestire questo fondo complementare regionale. Uno dei punti incriminanti della legge è il comma 3 dell'articolo 5 sul ruolo della Giunta nella costruzione dei fondi complementari."
Nel dibattito è intervenuto poi l'Assessore al Bilancio, Programmazione e Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, che ha sottolineato che "Questo disegno di legge ha il merito di mettere in ordine una serie di attività che non ledono l'autonomia di ogni singolo fondo, ma introducono degli elementi che sostengono le varie persone fisiche. È un provvedimento di grande rilevanza che disciplina quanto di nostra competenza."
Il Consigliere Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine-DS) ha annunciato che "Ci asterremo sulla legge per una questione di metodo perché non ci è piaciuto il modo in cui è stato gestito il disegno di legge in Commissione. Inoltre, anche alcuni passaggi della legge non ci convincono."
Il Consigliere della Fédération Autonomiste, Francesco Salzone, ha detto che il disegno di legge "rappresenta un passaggio importante per questa legislatura, che vuole salvaguardare anche le fasce più deboli. Il testo rappresenta una risposta moderna per le future generazioni."