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Comunicato n° 370 del 22 novembre 2006

CERIMONIA DI CONSEGNA DELLA NONA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE "LA DONNA DELL'ANNO"

Venerdì 1° dicembre prossimo, alle ore 19.30, nel Salone Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent, il Presidente del Consiglio, Ego Perron, e la Principessa Maria Gabriella di Savoia, presenzieranno alla Cerimonia di consegna della nona edizione del Premio Internazionale "La Donna dell'anno", promosso dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta in collaborazione con la Fondazione CRT di Torino, la Rai, sede regionale per la Valle d'Aosta, il Soroptimist International Club Valle d'Aosta e il Casino de la Vallée.

Le tre finaliste, selezionate fra oltre venti candidature giunte dalle varie associazioni nazionali e internazionali, sono la russa Lina Zinov'Evna Saltykova, la mozambicana Noorjehan Abdul Magid e l'argentina Natty Petrosino.

La vincitrice riceverà  un premio di 20.000 euro, mentre 5.000 ciascuno andranno alle altre due finaliste.
Nella serata finale, che sarà trasmessa su RAI3 negli spazi RaiVdA domenica 3 dicembre alle ore 9,45, sarà assegnato anche il Premio Soroptimist Club Valle d'Aosta, che andrà a una delle altre donne proposte tra le candidature.

Noorjehan Abdul Magid
è nata nel 1971 a Maputo, Mozambico. Nel 1998 si laurea in medicina e dal 2001 è direttore clinico dell'ospedale centrale di Maputo. Nel 2002 aderisce al programma Dream della Comunità di Sant'Egidio che introduce la terapia antiretrovirale dell'Aids in Africa. Attualmente è la dottoressa con il più alto numero di malati in cura e con la più grande esperienza nella cura dell'Aids.

Natty Petrosino, 67 anni, è nata a Baiha Bianca nella provincia di Buenos Aires. Nella prima parte della sua vita fa la fotomodella, ma a 30 anni si ammala di tumore al cervello. Da allora incomincia a cercare nelle strade della sua città bambini, invalidi, anziani e vagabondi. Per sette anni si prende cura di loro nella sua casa e successivamente costruisce un asilo chiamato " Hogar Peregrino San Francesco de Asis". Dal 1988 si dedica completamente ai popoli indios in via di estinzione quali i Maouches, i Huarpes e i Wichis.

Lina Zinov'Evna Saltykova è nata in Unione Sovietica nel 1941. Già da bambina ha dovuto superare momenti terribili per la sua condizione di ebrea, per molti anni ha lavorato in diversi istituti scientifici di ricerca e nel 1989 è diventata cristiana. Nello stesso anno incontra Padre Aleksandr Men che la porta nella clinica pediatrica russa RDKB in cui inizia a prestare la sua opera con un piccolo gruppo di volontari. Successivamente il gruppo diventa una organizzazione no profit che prende il nome di "Fondo pubblico regionale di beneficenza per l'aiuto ai bambini gravemente malati e indigenti". Tale attività sostiene specifici progetti di ricerca scientifica e prevede la fornitura di medicinali per i bambini più poveri.