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Comunicato n° 355 del 10 novembre 2006

APPROVATA RISOLUZIONE SUL RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI

Adunanza del Consiglio regionale


Il Consiglio regionale, prima di concludere i lavori dell'adunanza, ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata dalla Consigliera Adriana Viérin, e sottoscritta da tutti i capigruppo regionali, sul riconoscimento della Lingua italiana dei Segni.

Il testo è il seguente:
"Ricordata la Risoluzione adottata il 17 giugno 1988 dal Parlamento Europeo sulla Lingua dei Segni per le persone sorde che, considerando come "la maggior parte delle persone sorde non riesce a dominare la lingua parlata e riconoscendo come la lingua dei segni e gli interpreti della lingua dei segni sono uno degli strumenti, oltre alla lettura e la televisione, attraverso i quali le persone sorde hanno accesso alle informazioni necessarie alla vita quotidiana", invitava, tra l'altro, le Autorità Radiotelevisive a inserire l' interpretariato in lingua dei segni, o almeno sottotitoli, nei programmi di informazione televisiva, in quelli di interesse politico, e, nel modo più vasto possibile, in una selezione di programmi culturali e di interesse generale e inoltre esortava le stesse Autorità Televisive a fissare dei livelli minimi di fornitura del servizio di interpretariato o di sottotitolazione rispettivamente per i programmi destinati agli adulti e ai bambini, oltre che alla fornitura di un servizio di televideo; Ricordata altresì la Risoluzione adottata il 18 novembre 11998, in occasione del decimo anniversario della Risoluzione del 1988, dal Parlamento Europeo sulla Lingua dei Segni per i sordi che, nel considerare come, "l'accesso all'informazione avviene sempre di più attraverso i mezzi audiovisivi e che l'esercizio di tale diritto non è garantito ai non udenti" e come "i gestori delle reti televisive non provvedono in misura sufficiente a fornire programmi accessibili per i sordi, rispetto all'enorme importanza che l'informazione visiva ha per i sordi", invitava la Commissione europea, nel quadro del principio del servizio pubblico della televisione, a valutare la possibilità di elaborare una legislazione adeguata, tale da consentire di assicurare la traduzione in lingua dei segni o almeno la sottotitolazione dei programmi informativi, dei programmi di interesse politico, soprattutto nel corso delle campagne elettorali, e, per quanto possibile, dell'insieme dei programmi culturali e di interesse generale; Stigmatizzato "l'assordante silenzio" dei maggiori media televisivi sulla marcia per il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni (LIS) che è partita da Torino il 9 ottobre e si è conclusa, dopo 750 chilometri attraverso diverse città italiane, a Roma, in piazza Montecitorio il 27 ottobre 2006; Preso atto delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Solidarietà Sociale, On. Paolo Ferrero, che in occasione della manifestazione in piazza Montecitorio del 27 ottobre scorso ha annunciato la presentazione da parte del Governo di un disegno di legge per il riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni; Rilevato che al momento attuale sono stati presentati alla Camera dei Deputati sei progetti di legge per il riconoscimento ufficiale della Lingua italiana dei Segni da parte della Repubblica Italiana e che ben 44 Paesi nel mondo, compresi i più importanti Stati dell'Unione Europea, hanno già provveduto in tal senso; Ritenuto che il riconoscimento della Lingua italiana dei Segni rappresenti ,un obbligo ormai improcrastinabile per dare concreta attuazione ai principi di pari dignità sociale e di uguaglianza sanciti dalla Costituzione al fine di , rimuovere quegli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono l'effettiva partecipazione 'alla vita politica, quotidiana e sociale del Paese delle persone affette da sordità;
IL Consiglio regionale
Impegna
Il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio Valle: a farsi portavoce presso il Governo e il Parlamento italiani della necessità di pervenire, attraverso l'unificazione dei sei progetti di legge già presentati alla Camera dei Deputati o la presentazione di un disegno di legge governativo, alla rapida approvazione di un intervento legislativo per il riconoscimento ufficiale della Lingua italiana dei Segni (LIS);
a sollecitare la RAI - Sede regionale della Valle d'Aosta, affinché si provveda alla sottotitolazione dei telegiornali regionali e dei programmi culturali e di interesse generale trasmessi in Valle d'Aosta; a trasmettere la presente risoluzione ai Parlamentari valdostani, affinché si adoperino nelle sedi competenti per il riconoscimento della Lingua italiana dei Segni (LIS)."

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi mercoledì 22 e giovedì 23 novembre prossimi.