Info Conseil

Comunicato n° 332 del 26 ottobre 2006

INTERROGAZIONI E INTERPELLANZA SUL BLITZ ANTIRICICLAGGIO NEL CASINO DE LA VALLEE

Adunanza del Consiglio regionale


Il blitz antiriciclaggio della Casa da gioco di Saint-Vincent è stato oggetto di due interrogazioni e di una interpellanza da parte dei gruppi della Gauche Valdôtaine-DS, dell'Arcobaleno Vallée d'Aoste e della Casa delle Libertà.

Nell'illustrare l'interpellanza, il Consigliere Enrico Tibaldi ha affermato che "Il Casinò era in realtà una lavanderia che per anni ha riciclato denaro sporco. Vogliamo capire come questo sia potuto accadere. Il grave è che nessuno si è reso conto in questi anni che il Casinò era frequentato da questi personaggi. Ci auguriamo che l'indagine commissionata abbia dato dei risultati."

L'Assessore alle Partecipazioni regionali, Marguerettaz, ha replicato,  nella sua articolata risposta, che "in questo momento bisogna muoversi con prudenza. L'inchiesta ha la necessità di essere approfondita. In particolare, la magistratura di Palermo ha sottolineato che il Casinò è estraneo. Se ci sono responsabilità personali, saranno perseguite. Nel caso dei segnalatori, in assenza di specifica procedura scritta, per prassi la verifica  del rispetto degli eventuali divieti di partecipazione attiva al gioco, veniva attuata dai funzionari delle aree giochi presenti in sala."
Ha quindi proseguito precisando che "il Consiglio di amministrazione della Casino SpA ha conferito alla funzione dell'Internal Auditing l'incarico di effettuare un'indagine interna tendente a verificare le notizie apparse ed eventualmente il coinvolgimento di dipendenti nell'effettuazione di operazioni non rispondenti a norme e regolamenti interni. Le verifiche interne sono in corso e al termine costituiranno oggetto di una precisa informativa.""

Per Giovanni Sandri (Gauche Valdôtaine-DS) "Purtroppo manca una legislazione nazionale sulle Case da gioco. Non si sa a chi fare riferimento per le norme antiriciclaggio. Il Casinò, come tutte le aziende, deve rispettare le leggi." 

Per la Consigliera Squarzino
"Bisogna intervenire e andare a verificare quali sono i punti dolenti. Occorre indagare perché questi gravi fatti non debbano più verificarsi. È improbabile che una operazione così prolungata si potesse svolgere senza che nessuno all'interno del Casinò avesse percepito qualcosa."

Il Consigliere Tibaldi ha replicato che "si è trattato di un danno di immagine clamoroso. Purtroppo bisogna prendere atto che abbiamo la mafia in Valle d'Aosta. Chiediamo che si faccia veramente qualcosa. Bisogna rafforzare il controllo regionale perché oggi come oggi è ininfluente. Non si è in grado di intervenire. Invitiamo a prendere provvedimenti decisamente più efficaci e incisivi di quelli che finora sono stati adottati. Dobbiamo sì tutelare l'attività del gioco, ma evitare infiltrazioni di questo livello. Crediamo che queste abbiano l'odore della complicità. Alcuni funzionari o dirigenti sapevano più di quello che potevano dire."