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Comunicato n° 315 del 10 ottobre 2006

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EGO PERRON IN AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI

Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul Titolo V della parte seconda della Costituzione

Il Presidente del Consiglio regionale, Ego Perron, parteciperà venerdì prossimo, 13 ottobre, dalle ore 9.30, a Roma, nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, all'audizione nella Commissione Affari Costituzionali, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul Titolo V della parte seconda della Costituzione.

In particolare, il tema dell'incontro riguarda "Il sistema di riparto delle competenze tra Stato, Regioni e Autonomie locali".
Dopo i saluti di indirizzo da parte del Presidente della Commissione, Onorevole Luciano Violante, prenderanno la parola i rappresentanti dei diversi Consigli regionali, cui seguiranno, nel primo pomeriggio, ulteriori approfondimenti e gli interventi dei Deputati e Senatori.

"Si tratta di una riunione di estrema importanza - afferma il Presidente Perron - nel corso della quale avremo la possibilità di evidenziare proposte e rilievi riguardo alle Riforme costituzionali, affinché il federalismo possa avere concreta applicazione e positive ricadute."

"Al Presidente Violante, attento alla realtà valdostana e sensibile alla sua specificità, e alla Commissione nel suo complesso - prosegue il Presidente Perron - porterò le valutazioni del Consiglio regionale sulla necessità di avviare quanto prima il dibattito su questo tema che è fondamentale per dare un nuovo impulso alle Regioni, salvaguardando soprattutto le Autonomie.
In più occasioni, nel passato, i Consigli delle Regioni a Statuto speciale hanno avuto modo di esprimere il loro scetticismo sulla Riforma, arricchendola mediante un contributo positivo, prima che la stessa venisse accantonata a seguito del Referendum confermativo. Il testo originale, oggetto di critica attenzione, non teneva conto delle proposte formulate per tutelare le minoranze linguistiche, e lo stesso Consiglio Valle aveva approvato, a larga maggioranza, una risoluzione che ribadiva tutte le criticità del testo."

"Come autonomia speciale - conclude il Presidente Perron - abbiamo una tradizione e un ruolo storici che non possono subire ridimensionamenti: tanto meno se vengono imposti o decisi unilateralmente senza il consenso delle istituzioni interessate."