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Comunicato n° 296 del 21 settembre 2006

MOZIONE SULLA LINEA FERROVIARIA PILA/COGNE

Adunanza del Consiglio regionale

Il Consiglio ha ritirato una mozione, presentata dal Consigliere Giovanni Sandri, sull'impegno a predisporre una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione della ferrovia Charemoz/Cogne e un sommario "business plan".

L'iniziativa impegna "la Giunta regionale a: relazionare entro 2 mesi alla Commissione competente in merito allo stato di avanzamento dell'opera e agli ostacoli materiali e normativi che si frappongono alla sua entrata in servizio; a presentare entro la stessa data un sommario "business plan" che consenta di valutare i costi di gestione per i prossimi 25 anni."

Nel suo intervento, l'Assessore ai Trasporti Ennio Pastoret ha affermato che "la spesa reale sostenuta finora è di poco meno di 34 milioni di euro, serviti per l'acquisto dei treni, del materiale rotabile e per le infrastrutture. Si tratta comunque di cifre importanti. Al momento non è ipotizzabile una data esatta per l'avvio della tratta. Sono disponibile a discutere in maniera approfondita, nella Commissione competente, ogni aspetto della ferrovia Pila/Cogne, anche dal punto di vista economico. Chiedo pertanto il ritiro della mozione."

Nella replica, il Consigliere Sandri ha sottolineato che "con i soldi spesi per il giocattolino della Pila/Cogne, avremmo potuto sistemare e rendere efficiente la tratta Chivasso/Aosta che tanti problemi ha dato e continua a dare."

Per il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) "Il trenino non è stata una scelta collettiva di tutte le forze politiche. La mozione è incompatibile con le posizioni che come gruppo politico avete sostenuto per anni. Bisogna assumersi la responsabilità politica del progetto e avere il coraggio di dire di aver sbagliato. Noi ci siamo battuti per anni per avere un business plan da discutere in Consiglio prima di andare avanti con il progetto."

Il Consigliere Dario Comé (Stella Alpina) ha affermato di non condividere la mozione perché "giunti a questo punto non è sensato fermarsi."

Per Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d'Aoste) "Non condividiamo lo spirito e  il contenuto di questa mozione."

La mozione è stata quindi ritirata.