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Comunicato n° 296 del 21 maggio 2025
Approvata una proposta di legge per la valorizzazione dell'invecchiamento attivo
Il Consiglio Valle, nella seduta del 21 maggio 2025, ha approvato all'unanimità una proposta di legge per la promozione e la valorizzazione dell'invecchiamento attivo.
Composto di 17 articoli, il provvedimento è frutto di un lavoro di coordinamento tra la proposta di legge depositata dal Consigliere Claudio Restano il 3 novembre 2023 e gli emendamenti presentati dall'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, durante il percorso in quinta Commissione, la quale ha prodotto un nuovo testo. L'iniziativa è volta a valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità e a promuoverne la partecipazione alla vita familiare, sociale, civile, economica e culturale.
Sul testo sono stati recepiti anche quattro emendamenti depositati in Aula, di cui tre proposti dall'Assessore alla sanità e uno dall'Assessore alle politiche per le relazioni intergenerazionali.
Relazione d'Aula
Il Consigliere Claudio Restano (RV), relatore, ne ha illustrato i contenuti: «Questa proposta di legge nasce da un percorso articolato e partecipato, avviato a partire dal 2020 con il progetto nazionale sull’invecchiamento attivo. Il testo intende colmare una distanza tra l'impianto legislativo in uso in Valle d'Aosta, molto datato e basato su una logica assistenzialista, e l'architettura di servizi territoriali che invece mostra una grande vivacità, riconoscendo gli anziani come risorsa attiva della comunità e non come soggetti da assistere. La legge mira a favorire la crescita personale degli anziani, valorizzandone esperienza e capacità progettuale, sostenendo auto-organizzazione, volontariato, cittadinanza attiva e reti sociali. È una legge innovativa, frutto anche dell’analisi delle migliori pratiche regionali, che coinvolge un’ampia rete di soggetti e integra ambiti diversi: politiche familiari, formazione permanente, prevenzione sanitaria, cultura, sport, tempo libero e contrasto alla discriminazione. Notevole rilievo è stato dato alle politiche familiari: il testo riconosce infatti nella famiglia una risorsa centrale nel contrasto alla solitudine, sostenendola per favorire la permanenza dell’anziano a domicilio, in un contesto affettivo che ne stimoli la partecipazione attiva alla vita comunitaria. Di rilievo anche l’istituzione del Tavolo interistituzionale sull’invecchiamento attivo, che elaborerà un Piano triennale per armonizzare le politiche regionali sul tema. Possiamo definirla una legge-quadro, nuova e innovativa che tenta di fare sistema di tutte le importanti politiche fino ad oggi messe in campo e che rappresenta un salto di qualità nell’approccio all’invecchiamento.»
Il dibattito in Aula
Il Vicecapogruppo di FI, Mauro Baccega, ha ricordato che «nel 2030 il 38,4% della popolazione sarà over 65 e nel 2040 la percentuale salirà al 34,1. È dunque un elemento prioritario migliorare la qualità di vita della popolazione che invecchia e che è sempre più longeva. Bisogna adottare un approccio di tipo multifunzionale che investe non solo l'aspetto sanitario ma anche quello economico e quello sociale basato sull'interazione e anche sulla partecipazione alla vita pubblica. Forza Italia sta dedicando grande attenzione a questa tematica e, a livello nazionale, ha presentato varie iniziative tra cui quella che prevede la realizzazione del Garante nazionale delle persone anziane: a cascata le amministrazioni dovranno individuare un omologo regionale. Una figura che potrà intervenire a tutela delle persone anziane sotto molteplici aspetti, anche dal punto di vista della pubblica sicurezza e che, certo, avrà un'azione decisamente più pervasiva di qualsiasi tavolo interistituzionale che si possa prevedere.»
«Questa proposta di legge colma un vuoto normativo - ha detto il Capogruppo di PlA, Aldo Di Marco -, offrendo un quadro organico per affrontare in modo strutturato il tema dell’invecchiamento attivo. Si tratta di un argomento centrale per la nostra comunità, dove l’alta incidenza di popolazione anziana rende essenziale promuovere politiche che favoriscano una vecchiaia in salute. L’invecchiamento attivo è infatti uno strumento di prevenzione fondamentale, che permette alle persone di vivere pienamente questa fase della vita, valorizzando le proprie risorse fisiche, sociali e relazionali, restando parte attiva della comunità. Il nostro impegno va da sempre nella direzione di iniziative che migliorino il benessere di tutte le fasce della popolazione. Riteniamo essenziale sviluppare progetti territoriali integrati nei settori della salute, del sociale e della cultura, costruendo reti di intervento e valorizzando il ruolo del volontariato. Promuovere l’invecchiamento attivo significa anche limitare l’ospedalizzazione e favorire la permanenza al domicilio, migliorando la qualità della vita e contribuendo allo sviluppo armonico della nostra società.»
Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha definito la norma «un passo in avanti nella promozione dell'invecchiamento attivo, tema cruciale in un contesto demografico in continua evoluzione. L'iniziativa si inserisce pienamente nell'approccio multidisciplinare e omnicomprensivo del nostro gruppo, riconoscendo gli over 65 come un valore per la società. Particolare attenzione è prestata alla prevenzione dell'isolamento attraverso il coinvolgimento delle persone nel tessuto sociale, promuovendo anche stili di vita sani. Nella nostra regione il 25,8% della popolazione è di età superiore ai 65 anni e si registra un aumento dell'età media (da 47,3 anni dello scorso anno a 47,7). L'indice di vecchiaia testimonia il significativo invecchiamento della popolazione a cui fa eco un tasso di natività molto basso. Rilevo però una sorta di schizofrenia da parte di questo Governo che pare ragionare senza una visione generale ma piuttosto in modo frammentario e disorganico. Da un lato, infatti, supporta le politiche per l'invecchiamento attivo, ma dall'altro, respinge tutte le corpose iniziative che il nostro gruppo ha presentato dal 2018 a oggi in materia di sostegno del Fattore famiglia.»
L'Assessore alla sanità e politiche sociali, Carlo Marzi, ha evidenziato «l'importanza politica di condividere questa proposta di legge: un dato significativo, perché il tema è attenzionato dal Governo e va affrontato con un approccio unitario e non divisivo. Per valorizzare le risorse che le persone anziane possono offrire alla società, riducendo al contempo il carico sui servizi socio-sanitari, le istituzioni e le realtà del territorio devono lavorare insieme: è anche questo l'obiettivo del tavolo interistituzionale sull'invecchiamento attivo che abbiamo costituito nel 2024, nella consapevolezza che da soli non si va da nessuna parte. Gli interventi realizzati finora si inseriscono nella programmazione regionale delineata dal Piano regionale della prevenzione 2021-2025 e dal Piano per la salute e il benessere sociale 2022-2025: documenti che pongono tra gli obiettivi il contrasto all’invecchiamento precoce e la promozione dell’invecchiamento in salute. Questo percorso ci consente oggi di condividere, su basi già solide, una legge dedicata, arricchita dagli emendamenti che abbiamo proposto, per affrontare in modo strutturale l’inesorabile invecchiamento della popolazione, connotandolo come un'opportunità per la nostra comunità. È la ciliegina sulla torta di quanto già realizzato, a cui mancava un cappello legislativo che con questa proposta, in pieno spirito collaborativo, andiamo a colmare.»
L'Assessore alle politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz, ha definito la norma «un atto politico e culturale che parla del nostro modo di vedere il benessere tra le generazioni. Viviamo in una società che invecchia e questa trasformazione, se ben accompagnata, può diventare una grande opportunità. L'invecchiamento, se valorizzato in modo intelligente e rispettoso, diventa un momento prezioso di restituzione non solo di sapere, ma anche di senso. Le persone anziane sono soggetti capaci di contribuire al ruolo culturale, educativo e anche economico della società. Pensiamo ai nonni ad esempio che sostengono le famiglie, custodendo anche la memoria familiare e tramandando il sapere dei gesti. In quest'ottica l'invecchiamento attivo si configura come un valore aggiunto che deve essere opportunamente strutturato. Il cuore della legge batte in modo particolarmente significativo nella parte in cui individua tra i soggetti attuatori gli enti scolastici, l'Università della Valle d'Aosta e l'Università della terza età che è un presidio di formazione permanente, di socialità e benessere e che oggi conta più di 800 iscritti, la cui azione è pienamente sostenuta da questo Assessorato. Un ruolo centrale è costituito anche dalla promozione dell'apprendimento permanente attraverso il coinvolgimento di imprese sindacati e associazioni culturali ed è l'espressione coerente del sistema educativo allargato a cui tende da tempo questo Governo. Tutti a ogni età possono educare, costruire, e trasmettere, generando relazioni di grande valore per il nostro tessuto sociale. Il nostro futuro si costruisce anche prendendosi cura del passato.»
SC-LT