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Comunicato n° 253 del 7 maggio 2025

Sessione ordinaria: comunicazioni del Presidente del Consiglio Valle

 

Nel pomeriggio del 7 maggio 2025, si è aperta la sessione ordinaria del Consiglio Valle con un minuto di silenzio in ricordo di Papa Francesco.

Il Presidente dell'Assemblea, Alberto Bertin, ha ricordato la sua figura: «Bergoglio è stato un protagonista assoluto dei nostri tempi. Ha speso la sua autorevolezza spirituale e morale, senza mai risparmiarsi, per molte cause, dalla pace ai cambiamenti climatici. Così come non ha mai perso occasione per ricordare a tutti noi che i migranti non sono nemici e che la "guerra mondiale a pezzi" va fermata.»

Commissione su Cva

Nell'ambito delle sue comunicazioni, il Presidente Bertin ha poi riferito di aver ricevuto il 3 maggio una nota del Consigliere Aggravi in merito agli approfondimenti della quarta Commissione sulla Compagnia Valdostana delle Acque, al quale ha risposto nella giornata di ieri. «Nell'ambito della sua autonomia organizzativa, la Commissione potrà eventualmente disporre un'indagine conoscitiva. La decisione di effettuarla comporterà l'applicazione dell'articolo 24 e quindi la relazione al Consiglio.»

Il Capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha segnalato che «con la sua nota voleva sapere se il percorso della Commissione si qualifichi anche come indagine conoscitiva - ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento - e se pertanto vi sarà una relazione al Consiglio. È vero che la Commissione ha una sua autonomia organizzativa, ma se non ci sarà una relazione al Consiglio, a cosa è servita la risoluzione votata dalla maggioranza sull'andamento della gestione del Gruppo Cva?»

Referendum e legge elettorale

Il Presidente del Consiglio ha poi comunicato di aver ricevuto il 6 maggio una lettera dai Consiglieri Manfrin, Lucianaz e Marquis con la quale chiedono di avere un parere del Segretario generale del Consiglio su quanto evidenziato in una nota del Presidente della Regione indirizzata al Comitato promotore del referendum in merito alle tempistiche di svolgimento del referendum sulla legge elettorale. «A gennaio di quest'anno - ha sottolineato il Presidente -, i dirigenti degli uffici del Consiglio, su richiesta dei Capigruppo di minoranza, avevano indirizzato una nota che conteneva indicazioni di carattere generale relative al procedimento legislativo per l'approvazione delle "leggi statutarie" e per la loro entrata in vigore. Risponderò ai Consiglieri nei prossimi giorni, ma rilevo che il procedimento amministrativo elettorale non è di competenza dell'Assemblea regionale.»

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha ricordato che «tempo addietro, il Segretario generale del Consiglio ci informava che, ipotizzando che il decreto di convocazione dei comizi elettorali sia pubblicato a fine luglio 2025, la proposta della nuova legge statutaria avrebbe dovuto essere approvata dal Consiglio regionale entro il dicembre 2024, metà gennaio 2025 per consentire lo svolgimento di un eventuale referendum. Oggi invece il Presidente della Regione, rivolgendosi al Comitato referendario, sostiene che la nota precedente era stata inviata in una fase in cui non era ancora noto quale sarebbe stato l'effettivo contenuto della legge elettorale, come se le scadenze possano essere fatte in base ai contenuti delle norme! È un'assurdità e io spero che il Presidente e anche il Segretario generale possano chiarire definitivamente la questione.»

Il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) ha espresso «forte preoccupazione sotto il profilo giuridico», rilevando «tre errori nella recente riforma elettorale approvata dalla maggioranza: il primo è averla adottata troppo tardi; il secondo, averla approvata con soli 19 voti; il terzo riguarda il rischio di incostituzionalità del testo, in quanto non prevede la seconda preferenza di genere. Tutto ciò potrebbe generare un ingorgo istituzionale, un vero e proprio obbrobrio.» Il Consigliere ha quindi formulato un auspicio rivolto al Presidente della Regione: «Che venga attivata la procedura referendaria, quantomeno per evitare l’entrata in vigore della norma. Auspico inoltre che il referendum si tenga contestualmente alle elezioni regionali, così da scongiurare l’applicazione di una legge che pende come una spada di Damocle sulla nostra Regione, con il rischio di causare gravi danni erariali, politici e d’immagine.»

«A distanza di quattro mesi dalle elezioni non si conoscono ancora le regole del loro svolgimento e questo crea una situazione inaudita che ha del surreale - ha affermato il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis -. Abbiamo poi letto a mezzo stampa le dichiarazioni del Presidente della Regione che immaginiamo siano frutto di qualche parere acquisito perché, diversamente, la situazione sarebbe ancora più grave. Se ci sono dei pareri, pagati con denari pubblici, devono essere messi a disposizione di tutti: non possono essere patrimonio solo di qualche parte politica. Stiamo parlando delle regole di funzionamento della democrazia. Se, invece, non sono stati fatti dei quesiti sul punto è urgente che vengano richiesti. A luglio saranno indette le elezioni regionali e non è possibile vivere in questo stato di incertezza totale!»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha aggiunto: «È del tutto evidente che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio pasticcio che può sfociare in una crisi istituzionale. Non si sono rispettati i tempi di legge previsti e necessari per l'approvazione e la promulgazione di una legge "statutaria", come quella approvata il 27 febbraio scorso, e come indicato nella nota della Segretaria generale. Si è fatta una forzatura e si è arrivati fuori tempo massimo e ora se ne pagano le conseguenze. Il Presidente della Regione, nella sua risposta al comitato referendario, non ha minimamente tenuto in conto la nota citata e ha adottato un atteggiamento che ha tutta l'aria di una prepotenza bella e buona, che non posso che stigmatizzare.»

SC-LT