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Comunicato n° 229 del 16 aprile 2025
Question time sul nuovo Piano pandemico nazionale
Con un'interrogazione a risposta immediata presentata nella seduta consiliare del 16 aprile 2025, il gruppo Misto ha portato l'attenzione dell'Aula sul nuovo Piano Pandemico nazionale 2025-2029.
«Il documento stabilisce le linee guida per la gestione di future emergenze sanitarie derivanti da virus respiratori tra cui Coronavirus, virus influenzali, vaiolo delle scimmie e virus respiratorio sinciziale - ha affermato il Consigliere Diego Lucianaz -. L'Organizzazione mondiale della sanità sta allarmando il mondo. Il Piano è stato inviato in Conferenza Stato-Regioni e chiedo di conoscere la presa di posizione del Governo valdostano in merito.»
«Il Piano pandemico è un documento di pianificazione strategica del quale condividiamo gli indirizzi generali - ha dichiarato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. I suoi contenuti saranno poi meglio declinati in ulteriori specifici documenti applicativi. La proposta del Piano è stata presentata il 25 febbraio scorso e al momento, insieme alle altre Regioni, siamo impegnati nell’esame dei contenuti proposti e a formulare le osservazioni. La sintesi di questo lavoro sarà inviata da parte del Coordinamento al Ministero della salute, affinché tutte le proposte regionali siano debitamente prese in considerazione per aggiornare e migliorare il testo del Piano. Il tema che stiamo trattando sarà, tra l’altro, esaminato nei lavori della Commissione salute che si tiene in data odierna. Si tratta, quindi, di un documento di cui è stata licenziata una prima stesura, che dovrà essere rivista a seguito delle richieste avanzate dalle Regioni. Successivamente, il testo revisionato sarà portato all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni. Terminato il percorso nelle sedi centrali, la presa di posizione della Giunta ritengo che non possa essere che di approvazione e attuazione del Piano al fine di rafforzare la prontezza operativa nella risposta ad eventuali future pandemie attraverso: la pianificazione delle attività nelle varie fasi; la definizione di ruoli e responsabilità dei diversi soggetti; la formazione. L’individuazione delle attività nelle differenti fasi garantisce efficacia ed efficienza nella risposta ai cittadini per assicurare una presa in cura corretta in qualsiasi situazione, soprattutto in caso di pandemia.»
Il Consigliere Lucianaz ha replicato che «una nota dell'associazione italiana di epidemiologia critica questo Piano, rilevando che non si può prescindere dalla disponibilità di dati regionali nella fase di prevenzione. C'è, infatti, la necessità di sistemi informativi interoperabili, ma il Piano non richiede alle Regioni di promuovere tale attività e non specifica quale sistema informativo sarà proposto in caso di nuova pandemia: attendiamo le decisioni del tavolo di lavoro della Conferenza Stato-Regione.»
SC