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Comunicato n° 186 del 27 marzo 2025

Interrogazione sul tavolo ministeriale ristretto per la modifica degli Statuti speciali. Conclusi i lavori del Consiglio

 

In chiusura dell'adunanza consiliare del 26 e 27 marzo 2025, con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain si è parlato dei lavori istruttori per la modifica degli Statuti speciali.

«A febbraio 2024 è stata prevista la costituzione di un tavolo tecnico-politico ministeriale ristretto con il compito di predisporre una proposta di modifica condivisa degli Statuti speciali - ha ricordato il Capogruppo Stefano Aggravi -. La Conferenza delle Regioni e Province autonome aveva individuato la professoressa Daria De Pretis, già Vicepresidente della Corte Costituzionale, quale figura di alto profilo per accompagnare le Regioni interessate nei lavori istruttori previsti con i rappresentanti del Governo nazionale. La Valle d'Aosta ha nominato quale referente tecnico per la partecipazione alle riunioni la professoressa Barbara Randazzo dello studio legale Onida, Randazzo e associati. Chiediamo di conoscere i risultati raggiunti dal tavolo tecnico-politico e quali proposte sono state avanzate per conto della nostra Regione.»

«Tra i mesi di marzo e maggio 2024 - ha riferito il Presidente della Regione, Renzo Testolin -, si sono svolte sei riunioni del tavolo tecnico-politico coordinato dal Consigliere Claudio Tucciarelli, Capo di Gabinetto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, affrontando l’adeguamento dei principi comuni a tutti gli Statuti speciali. L’approfondimento tecnico dell’adeguamento delle materie di competenza legislativa dei singoli Statuti speciali è stato demandato a specifici tavoli tecnici bilaterali, da costituirsi in una fase successiva. In esito a questo ciclo di incontri, è stato definito un testo della bozza di disegno di legge costituzionale, con l’individuazione dei principi comuni a tutti gli Statuti speciali sui quali è stata trovata una condivisione tecnica e su quelli in cui questa non è stata possibile. Nel mese di giugno 2024 si è svolta una riunione dei Presidenti delle Autonomie speciali, nella quale è stato deciso di insistere sia sulla proposta di qualificare espressamente come “esclusiva” la potestà legislativa primaria e sia sulla proposta di attribuire alle norme di attuazione una funzione di raccordo tra la potestà legislativa statale e quella regionale e provinciale.»

«La bozza di legge costituzionale era suddivisa in due parti - ha proseguito il Presidente -. La prima parte conteneva i limiti alla potestà legislativa, gli interventi di manutenzione statutaria (promulgazione delle leggi regionali e impugnativa delle leggi statali e regionali) e, soprattutto, l’introduzione del principio dell’intesa nel procedimento di revisione statutariale. La seconda parte riguardava invece le proposte di modifica degli Statuti speciali avanzate dai referenti regionali e che sono a vario titolo relative alle Commissioni paritetiche e alle norme di attuazione che sarebbe stata rinviata a una fase successiva. La Valle d’Aosta aveva anche avanzato alcune proposte di modifica relative alla Commissione paritetica che sono state al momento accantonate in quanto non riferibili alle parti comuni del testo consegnato dalle Autonomie speciali alla Presidente del Consiglio dei Ministri a Torino, ma successivamente proposte in sede tecnica dai rappresentanti delle autonomie speciali e sulle quali non è stato raggiunto un accordo in seno al tavolo tecnico.»

«Il 30 ottobre 2024 - ha concluso -, a seguito dell’incontro che abbiamo avuto a Roma, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha confermato l’impegno del Governo per la tutela e la valorizzazione delle autonomie, formalizzando la richiesta della Valle d’Aosta di avviare un tavolo tecnico per la revisione dello Statuto regionale, dando seguito alla volontà di procedere ad un ammodernamento delle autonomie storiche. Al momento, il tavolo di confronto con il Ministero competente non è più stato convocato, anche probabilmente a causa del rallentamento del percorso relativo all’autonomia differenziata che ha conseguentemente "raffreddato" anche il prosieguo del nostro iter.»

«Riteniamo che ci siano tante leggi importanti, ma come il nostro Statuto speciale no: la sua revisione deve avere delle attenzioni particolari - ha replicato il Capogruppo Aggravi -. La palude politica in cui il Governo nazionale si è infilato sul tema dell'autonomia differenziata ha fermato un po' tutto. Oggi ne prendiamo ulteriormente atto.»

I punti all'ordine del giorno non trattati sono stati rinviati alla prossima riunione del Consiglio, già convocata per mercoledì 2 e giovedì 3 aprile.

SC