Info Conseil

Comunicato n° 144 del 12 marzo 2025

Interrogazione sulle prestazioni in intramoenia

 

Le prestazioni sanitarie erogate in regime intramoenia sono state oggetto di un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista trattata nella seduta consiliare del 12 marzo 2025.

«In Valle esiste un grosso problema di accesso alle prestazioni sanitarie con oltre 50mila richieste in liste di attesa, in vari casi con tempi anche di parecchi mesi quando non di un anno e oltre - ha premesso la Consigliera Chiara Minelli -. Molti sono costretti a ricorrere alle prestazioni intramoenia, sostenendo spese ingenti. Per vari esami e prestazioni i costi applicati sono più alti, a volte addirittura il doppio, rispetto alle tariffe di strutture sanitarie private del Piemonte, per le medesime richieste. Ad esempio una risonanza magnetica, con e senza contrasto, all'ospedale Parini (unica struttura che eroga questo servizio in Valle) è costata 512 euro mentre alla Clinica della salute di Alessandria ne costa circa 200. Chiediamo di conoscere: quanti pazienti hanno fatto ricorso alle prestazioni in intramoenia al Parini nel 2023 e 2024; come vengono calcolati i costi dell'intramoenia, esclusa la parcella dello specialista, vale a dire dell'"affitto" delle strutture e dei macchinari, e le spese per l'eventuale utilizzo di personale pubblico di supporto; quali sono stati i proventi dell'intramoenia introitata dall'Usl nel 2023 e 2024.»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha chiarito che «la Libera professione intramoenia è esercitata solo dai medici che intrattengono un rapporto di esclusività con l’Azienda Usl: quindi, questi medici non possono ritagliarsi spazi per lavorare anche in proprio come privati.» Ha quindi ricordato che «l'Usl in questi ultimi anni ha efficientato il servizio di Lpi sia attraverso l’adozione di un nuovo regolamento interno, sia con una riorganizzazione generale delle modalità di rilevazione contabile dei costi e dei ricavi, con un positivo risultato complessivo della gestione.»

In merito ai dati, l'Assessore ha precisato che «l’estrazione aziendale permette di conteggiare il numero di prestazioni erogate e non il numero di pazienti. Per il 2023, risultano 14.090 visite di specialistica ambulatoriale, di cui 12.788 primi accessi, e 3.616 esami di diagnostica, mentre per il 2024 (i dati sono disponibili fino a settembre) 10.726 visite di specialistica ambulatoriale, di cui 9.744 primi accessi, e 3.056 esami di diagnostica. Il calcolo relativo ai costi dell’attività intramoenia è fatto sulla base della cosiddetta contabilità separata della Lpi, che deve essere obbligatoriamente rappresentata, in separata sede, per ciascun anno, a livello di bilancio di esercizio dell’Azienda sanitaria. La tariffa al paziente, così come previsto dal regolamento sulla Libera professione intramoenia, viene determinata dal professionista in misura ritenuta sufficientemente congrua, tenuto conto che deve remunerare la prestazione sanitaria svolta, concorrere alla quota parte di spese aziendali, scontare la tassazione Irpef posta in carico al professionista. Nel 2023, il valore dei proventi introitati dall'Usl è stato pari a 4.173.066 euro, mentre per il 2024 il valore stimato è di circa 4.480.000 euro, in attesa di un dato definitivo a chiusura contabile dell’esercizio 2024, che verrà deliberato entro il 30 aprile 2025.»

La Consigliera Minelli ha parlato di situazione problematica: «Una parte di pazienti fa ricorso all'intramoenia accorciando la propria attesa, a fronte però di spese ingenti. C'è chi se lo può permettere, chi no: purtroppo viviamo in una realtà in cui i cittadini, pur pagando le tasse, non possono contare sulla garanzia di una sanità pubblica rispondente alle proprie necessità. Mi stupiscono questi dati, perché spendiamo molti soldi per mandare i pazienti in strutture accreditate, poi incameriamo queste cifre: ci si potrebbe organizzare temporaneamente, chiedendo per esempio ai medici (tra i meno pagati d'Europa) delle prestazioni in plusorario, pagate con tariffe non inferiori a quelle della libera professione, senza far ricadere i costi sull'utenza. In ogni caso un maggiore azione informativa sul tema dell'intramoenia potrebbe essere utile per tutti, perché per i cittadini è veramente difficile capire il raddoppio dei costi per le stesse richieste di prestazioni.»

I lavori sono sospesi e riprendono domani, giovedì 13 marzo, alle ore 9.

SC