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Comunicato n° 97 del 13 febbraio 2025
Conclusi i lavori dell'adunanza. Approvate una mozione e una risoluzione
In conclusione dell'adunanza del 12 e 13 febbraio 2025, il Consiglio Valle ha trattato cinque mozioni e due risoluzioni, di cui due testi sono stati approvati, tre respinti e due ritirati.
Iniziative approvate
- Conferenza della famiglia
Il Consiglio ha approvato all'unanimità una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste, così come emendata in accordo con l'Assessore alle politiche sociali, che impegna il Governo regionale a mettere in campo ogni azione utile per organizzare, nel 2025, la Conferenza della famiglia e a individuare il percorso amministrativo e di concertazione necessario alla costituzione del Tavolo interistituzionale sulle politiche familiari.
«Il calo delle nascite è più forte in Valle d'Aosta rispetto alla media nazionale, per questo, come Lega, abbiamo proposto il Fattore Famiglia e misure come il Naître Valdôtain, per sostenere le nuove nascite e supportare le famiglie esistenti - ha esordito il Capogruppo Andrea Manfrin -. I rappresentanti del Forum delle associazioni familiari regionali hanno evidenziato la mancanza dell'Osservatorio regionale della famiglia - di cui si parla nella legge 44/1998 ma che presenta delle lacune - e il fatto che la Conferenza della famiglia non si riunisce più da molti anni. Ecco perché la necessità di organizzare la Conferenza e costituire un punto di incontro per i nuclei della regione.»
«Per portare la famiglia ad essere protagonista, al centro della politica, superando strumenti datati e una logica ancillare, stiamo già lavorando all’organizzazione della Conferenza della famiglia che si terrà nel corso del 2025 - ha evidenziato l'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi -. Le iniziative a favore delle famiglie hanno proseguito sia nelle progettualità che nelle misure già concretizzate. Inoltre, il Centro per le famiglie, che include anche il Forum delle associazioni, e che ora ha raggiunto oltre un anno di nuova operatività, può contribuire fattivamente all’organizzazione della Conferenza. Per quanto concerne l’Osservatorio regionale della famiglia, la legge 44/98 prevede che l'Assessorato competente in materia di politiche sociali svolga funzioni di osservatorio permanente. Esistendo quindi già l’Osservatorio economico e sociale regionale, riteniamo più utile attivare un Tavolo interistituzionale. I suoi componenti potrebbero infatti garantire un'analisi costante della situazione, sulla base dei dati regionali disponibili dell’Osservatorio, che tra le proprie funzioni ha quella di curare le sperimentazioni finalizzate alla definizione di metodologie e indicatori relativi alla misurazione dei fenomeni economici e sociali, favorendo la collaborazione tra i vari enti nel promuovere iniziative efficaci a supporto delle famiglie.»
- Solidarietà al popolo curdo
L'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione depositata in Aula dal Presidente del Consiglio e da tutti i Capigruppo consiliari, che esprime solidarietà al popolo curdo, riaffermando la necessità di garantire il rispetto dell'esistenza di tutte le minoranze presenti in quell'area e la tutela dei diritti umani dei suoi esponenti. Inoltre, manifesta la ferma condanna nei confronti di qualsiasi azione militare in violazione delle norme di diritto internazionale, dei diritti umani, civili e politici e di tutela delle minoranze. Invita anche il Governo italiano ad operarsi con le autorità iraniane affinché la condanna a morte di Pakshan Azizi - operatrice umanitaria e attivista curda - non venga eseguita e impegna il Governo regionale a mettere a conoscenza della risoluzione le autorità italiane ed europee interessate.
«Il popolo curdo, da sempre diviso tra Turchia, Siria, Iraq e Iran, merita tutta l'attenzione e la solidarietà del nostro Consiglio, che da sempre sostiene la necessità di salvaguardare le minoranze e l'affermazione dei propri diritti - ha evidenziato il Presidente del Consiglio, Alberto Bertin, illustrando il testo -. La vicenda di Pakhshan Azizi, detenuta nella prigione di Evin a Teheran e cui la Corte suprema iraniana ha recentemente confermato la condanna a morte sulla base dell'accusa di affiliazione a gruppi armati curdi fuorilegge, testimonia la condizione di grave incertezza in cui versano le donne e in generale gli esponenti curdi sotto il profilo del rispetto dei propri diritti umani Inoltre, la recente caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria ha riacutizzato gli scontri armati nel nord del territorio siriano tra forze curde e fazioni sostenute dalla Turchia, che hanno causato diverse vittime, compresi i civili.»
Iniziative respinte
- Indennità di bilinguismo
Respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (RV, Lega VdA, PCP, FI,) la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che sollecitava il Governo ad attivare ogni procedura utile per conseguire l'adeguamento dell'indennità di bilinguismo a favore dei dipendenti del comparto unico regionale e dell'Ausl, come già avvenuto per altre categorie.
«Nel 2022 è stata aggiornata l'indennità di bilinguismo per il personale dell'Amministrazione dello Stato operante in Valle, e per gli insegnanti con un incremento mensile che va dai 15 ai 18 euro a seconda delle categorie di docenti - ha segnalato il Consigliere Claudio Restano -. Non altrettanto è stato fatto per il personale dell'Ausl e del comparto unico regionale: per noi è importante parificare tutti i trattamenti evitando discriminazioni di sorta. Sul trattamento riservato al comparto unico regionale si è espresso il collega Aggravi, mentre, per quanto attiene alla sanità stiamo assistendo a una situazione paradossale in cui si fa un gran parlare di benessere aziendale e di valorizzazione del personale, ma la realtà dei fatti è ben diversa: l'indennità sanitaria è stata ridotta, l'indennità di bilinguismo non è stata aggiornata, mancano i corsi di laurea delle professioni sanitarie sul territorio, gli operatori socio-sanitari che hanno chiesto mobilità e che sono prescritte, si vedranno passare davanti qualcun altro, la libera prestazione aziendale è disincentivata penalizzando chi ha voglia di impegnarsi in favore dell'ente pubblico e valorizzando i gettonisti. Questa è la situazione attuale, la mancata votazione della mozione aggraverà una situazione a dir poco difficile e di certo non migliorerà l'attrattività del personale.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha spiegato che «nel momento in cui è stata istituita, l'indennità di bilinguismo è stata assimilata all'indennità tabellare mensile riconociuta come base ai dipendenti del comparto unico. La scelta in origine fu dettata dal fatto di inserire questa indennità nel calcolo del regime retributivo, facendola rientrare nel meccanismo pensionistico. Oggi questo aspetto è diventato indifferente in quanto il conteggio pensionistico è passato dal retributivo al contributivo, invece non è cambiato il fatto che rende indifferente per i dipendenti del comparto unico avere un aumento dello stipendio tabellare piuttosto che dell'indennità di bilinguismo. Negli ultimi anni il valore tabellare è sempre cresciuto e nulla toglie per il futuro di andare a ripartire gli aumenti contrattuali sulle due voci anche se questo non cambierebbe in realtà assolutamente niete per le tasche dei dipendenti. L'Amministrazione regionale, sensibile ad una adeguata remunerazione dei propri dipendenti, ha sempre prestato particolare attenzione a questo aspetto, tanto che nell'ultimo adeguamento contrattuale del 2022-2024 lo stipendio tabellare salirà, a seconda delle categorie dai 2.314 a 5.663 euro all'anno, decisione che va a dare la giusta dignità e il giusto interesse al lavoro nel comparto unico.»
- Monitoraggio acque potabili
Respinta con 25 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA, Lega VdA) e 10 voti a favore (PCP, RV, FI), la mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che sollecitava la Regione a prevedere una comunicazione periodica degli esiti del monitoraggio della contaminazione delle acque da Pfas e chiedeva di intervenire, attraverso i Parlamentari valdostani, sul Parlamento per stimolare le istituzioni europee a definire limiti più severi alla presenza di Pfas nelle acque potabili, allineando le soglie a quelle vigenti in altre nazioni (come la Danimarca).
«La campagna "Acque senza veleni" di Greenpeace ha monitorato la presenza di Pfas nelle acque oltre che i livelli di contaminazione da composti ultracorti, come il Tfa, una sostanza indistruttibile che non può essere rimossa con i più comuni trattamenti di potabilizzazione - ha affermato la Consigliera Chiara Minelli -. Nel 2026 entrerà in vigore la direttiva europea 2020/2184 che impone dei limiti normativi ai livelli di Pfas che, ormai, son stati superati dalle recenti evidenze scientifiche, tando che l'Agenzia europea per l'ambiente ha dichiarato che i limiti in via di adozione rischiano di essere inadeguati a proteggere la salute umana. Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Spagna, Svezia e le Fiandre hanno adottato limiti più bassi ed è necessario che anche l'Italia si adoperi in tal senso.»
L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha fatto presente che «dal 2018 l'Arpa ricerca il Pfas nelle acque sotterranee delle principali falde acquifere regionali e in quelle superficiali e nel 2024 ha effettuato una più ampia campagna di ricerca, rilevando un un'unica positività nella piana di Aosta. Le informazioni sono già disponibili nel rendiconto annuale pubblicato sul sito dell'Arpa. L'argomento è anche attenzionato dal tavolo di lavoro dedicato alla sicurezza idrica, istituito nel 2023 con lo scopo di valutare le strategie di controllo e monitoraggio da attivare e sarà all'interno di questo tavolo che saranno decise eventuali ulteriori azioni. Inoltre, l'Osservatorio sulla crisi idrica è stato appositamente integrato con una componente sanitaria dedicata a verificare gli aspetti legati alla potabilità delle acque. Una pubblicazione semestrale dello stato delle acque non modifica sostanzialmente il quadro conoscitivo della situazione. La questione dei limiti delle Pfas è seguita dalle competenti direzioni del Ministero dell'ambiente e salute e attenzionata dai Parlmentari valdostani e, in particolare, dal Deputato Manes in quanto componente della Commissione ambiente.»
- Rapporti tra Regione, Anas e Comuni
La risoluzione con cui il gruppo Forza Italia voleva impegnare la Giunta regionale a presentarsi nella Commissione competente per approfondire la questione dei rapporti tra Regione, Anas e Comuni, è stata respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 voti a favore (FI, Lega VdA, RV, PCP).
«Serve un confronto concreto con le Commissioni su questi rapporti - ha evidenziato il Vicecapogruppo Mauro Baccega -. La Statale n. 26 presenta una serie di problematiche che segnaliamo da tempo e che riguardano: la rotatoria di Nus, con problemi di sicurezza, e quella de La Grenade a Sarre, che è in ritardo di realizzazione; la mancata progettazione e realizzazione del tratto di strada tra Quart e Aosta; la rotatoria all'ex Fera di Saint-Vincent. Vi è poi anche la viariante della Statale n. 27 tra Etroubles e Saint-Oyen. Sono tre anni che presentiamo iniziative su queste questioni, senza constatare reali cambiamenti in meglio: è necessario e urgente fare il punto della situazione insieme a tutti i soggetti interessati per garantire maggiore sicurezza alle persone.»
«Sono tanti i progetti e gli interventi in corso di realizzazione sulle Statali n. 26 e 27: alcuni sono più lineari e altri, come ad esempio quello dell'ingresso est di Aosta, necessitano di un puntuale confronto che è ancora in via di svolgimento - ha affermato l'Assessore ai lavori pubblici, Davide Sapinet -. Le linee di indirizzo del progetto sono oggetto di analisi e condivisione: stiamo lavorando con i Comuni coinvolti e con Anas per trovare la corretta sintesi tra esigenze progettuali e istanze del territorio. A Nus vi è la necessità di aumentare la sicurezza nel tratto stradale interessato dalla rotatoria, rispettando le norme imposte da Anas. Stiamo cercando di trovare la migliore soluzione da attuare nel più breve tempo possibile e abbiamo voluto dare priorità alla ripartenza del cantiere per evitare anche la perdita dei fondi già stanziati. Abbiamo molti altri interventi attualmente in corso sulle infrastrutture viarie volti a migliorare la sicurezza stradale, come ad esempio sulla Mongiovetta e nei comuni di Villeneuve e Arvier. Abbiamo più volte sottolineato che, per la convocazione in Commissione, basta farne puntuale richiesta al Presidente di Commissione e non attraverso una risoluzione. Garantisco, comunque, fin da ora la mia disponibilità a illustrare in tempi ragionevoli le questioni sollecitate.»
Mozioni ritirate
È stata ritirata la mozione del gruppo Rassemblement Valdôtain che chiedeva di dotare i magazzini stradali regionali di servizi igienici per garantire ai cantonieri regionali condizioni lavorative più confortevoli, dopo che l'Assessore alle opere pubbliche ha riferito che la tematica è attenzionata e che sono in corso una serie di attività.
Ritirata anche una mozione del gruppo Lega VdA riguardante le affermazioni sulle interferenze nei consultori.
Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio 2025.
SC-LT