Info Conseil
Comunicato n° 65 del 29 gennaio 2025
Conclusi i lavori dell'adunanza. Respinte due mozioni
Nella seduta pomeridiana del 29 gennaio 2025, in conclusione delle due giornate di lavori consiliari, l'Assemblea regionale ha respinto due mozioni.
- Corsi abilitazione insegnanti
Respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, PlA, SA) e 15 voti a favore (Lega VdA, RV, FI, PCP) la mozione con cui il gruppo Lega Vallée d'Aoste chiedeva al Governo di predisporre, insieme all'Università della Valle d'Aosta, ogni azione utile all'organizzazione dei corsi necessari all'abilitazione degli insegnanti valdostani.
«I percorsi abilitanti per l'insegnamento per i docenti valdostani sono erogati da strutture fuori Valle con tutti i disagi del caso legati al dispendio di tempo e di denaro per le trasferte - ha segnalato il Consigliere Simone Perron -. Abbiamo segnalato più volte questa criticità e chiesto una risposta politica a questa Giunta e, ora, anche i sindacati della scuola hanno fatto una petizione, che ha già raccolto un buon numero di firme, per chiedere che questa formazione venga somministrata in Valle, tramite l'UniVdA. Una richiesta sensata a cui la Regione dovrebbe doverosamente dare seguito.»
«La continua e repentina evoluzione normativa rende complessa l'organizzazione dei corsi abilitanti, la cui struttura e attivazione dipendono da più di un Ministero, rendendo di fatto impossibile una programmazione stabile da parte del nostro ateneo - ha sottolineato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. È molto più facile organizzare un corso di laurea che non questo tipo di formazione e, infatti, quasi nessuna università italiana ha attivato questi percorsi in autonomia preferendo soluzioni consorziate. Per supportare le esigenze degli insegnanti, la Sovrintendenza agli studi ha stipulato un contratto integrativo che riconosce 150 ore di permesso per chi partecipa ai corsi abilitanti e la possibilità di frequentare la formazione senza richiedere aspettative non retribuite, come invece avveniva in precedenza. Inoltre, dal 1° marzo prossimo, l'UniVdA accoglierà una docente dell'Università di Torino, ateneo con cui la Valle d'Aosta si è accordata per la totale erogazione dei Cfa. La docente, esperta in didattica di pedagogia speciale, assumerà un ruolo nel coordinamento dei corsi abilitanti. Per i percorsi da 60 Cfu, l'UniVdA ha strutturato l'offerta formativa in modo da massimizzare le attività in loco e garantire la massima fruibilità per i docenti valdostani, riducendo al minimo gli spostamenti necessari.»
- Percorso tutela
Respinta con 19 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA) e 14 a favore (Lega VdA, RV, FI, PCP), la mozione con cui il gruppo Lega Vallée d'Aoste sollecitava il Governo, per mezzo dell'Ausl, a comunicare a tutti gli utenti in attesa di prestazioni specialistiche, la possibilità di fare ricorso al "percorso tutela", facilitando e accelerando le procedure di accesso, predisponendo anche una campagna di informazione mirata per far conoscere le potenzialità di questo percorso a tutti i potenziali fruitori.
«Il principio base di questo percorso è quello di garantire i tempi di attesa per le prestazioni specialistiche includendo non solo le strutture pubbliche ma anche quelle private - ha osservato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Dal 2020 a oggi non risulta che questa opzione sia stata molto utilizzata anche a causa della mancanza di informazione nei confronti dei potenziali utenti, i quali non ne conoscono l'esistenza o l'iter da seguire. Dai dati reperiti sul sito dell'Usl risulta che nei primi mesi del 2023, su circa 357mila prestazioni, le domande di accesso al percorso tutela erano solamente 751, di cui 349 sono state accolte. Noi crediamo quindi che ci sia davvero la necessità di fare comunicazione su questi percorsi che potrebbero assorbire una parte delle prestazioni sanitarie in attesa. Se questa informazione viene negata, significa che c'è qualcosa da nascondere: l'Assessore se ne assumerà le responsabilità.»
«I percorsi di tutela sono stati aggiornati nella seconda metà del 2024 e sono ancora oggetto di modifiche legislative nazionali - ha detto l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Hanno copertura finanziaria e abbiamo già fatto gli adeguamenti per rendere più semplici e immediate le procedure di richiesta per i percorsi di tutela. Restiamo in attesa delle prossime modifiche già previste a livello nazionale, che rendono ad oggi non opportuno dare informazioni parziali. È però importante anche fornire i dati ormai definitivi delle prestazioni che nel 2023 la sanità valdostana ha fornito alla comunità: 700mila visite, più 2 milioni di prestazioni di laboratorio per una popolazione di poco più di 120mila abitanti. Ecco quindi che anche sui percorsi di tutela, per non creare false aspettative e per renderli adeguati alle motivazioni eccezionali per i quali possono essere richiesti per le prime prestazioni e visite, bisogna essere seri e chiari anche nelle informazioni che si trasmettono.»
Il Consiglio si riunirà nuovamente mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio 2025.
SC-LT