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Comunicato n° 64 del 29 gennaio 2025
Interpellanza sullo sviluppo dello sport agonistico di montagna
Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 29 gennaio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha puntato l'attenzione sullo sviluppo dello sport agonistico di montagna.
Il Consigliere Claudio Restano, partendo da «notizie di stampa riguardanti la fuga dei talenti dell'atletica» e richiamando «gli importanti risultati agonistici ottenuti dagli atleti valdostani negli sport che caratterizzano maggiormente la nostra regione», ha evidenziato come questi svolgano «un ruolo promozionale per la Valle, così come la preparazione sportiva è tanto formativa quanto portatrice di corretti stili di vita. Chi pratica gli sport individuali e si rivolge fuori regione lo fa per migliorare sé stesso, le proprie prestazioni e va solo elogiato. Dobbiamo interrogarci per sapere se la nostra Regione, politicamente, ha fatto a sufficienza per i suoi atleti, tecnici, società, federazioni e per attrarre atleti di fuori Valle verso le nostre società sportive. Vorremmo quindi sapere se si intendano mettere in campo delle misure per incrementare le pratiche sportive di montagna, con particolare riguardo all'attività agonistica, e quali le proposte politiche future per il loro sviluppo.»
«Le scelte compiute sugli investimenti, sia a valere sulla legge regionale 3/2004 nelle sue varie declinazioni (contributi ordinari, rilievo nazionale, manifestazioni...), sia attraverso contratti di promo-commercializzazione, così come mediante il sostegno a grandi eventi, evidenziano la volontà del sottoscritto e di tutta la maggioranza regionale, di sostenere lo sport in Valle d'Aosta, anche ai fini promozionali - ha riferito l'Assessore allo sport, Giulio Grosjacques -. Nel 2024 sono state, infatti, stanziate ingenti risorse, oltre 1,7 milioni di euro, che hanno consentito la sponsorizzazione di 34 atleti e il supporto all'attività di ben 123 tra associazioni sportive dilettantistiche ed enti sportivi nelle diverse discipline tra cui, ma non solo, quelle caratterizzanti la nostra regione. Allo stesso modo sono state sostenute oltre 40 manifestazioni sportive a carattere nazionale e internazionale.»
«Alcune importanti risposte verranno fornite dal testo novellato della legge regionale 3/2004 - ha proseguito -: la modifica ipotizzata vedrà una valorizzazione del ruolo del Coni, del Comitato italiano paralimpico (Cip) così come della Federachon Esport de Nothra Tera e dell'Asiva. È stato previsto il sostegno al Comitato regionale del Coni anche per l'attuazione in Valle d'Aosta di iniziative rientranti nel progetto "Scuola regionale dello sport" promosso per soddisfare le esigenze formative e informative di tutte le figure e gli operatori che agiscono in ambito sportivo sul territorio. Con l'intento di sviluppare lo sport inclusivo, per il Cip è stata individuata una nuova modalità di erogazione del contributo che risponde maggiormente alle esigenze del Comitato così come delle associazioni affiliate ad una Federazione sportiva nazionale paralimpica. Per quanto concerne gli sport tradizionali, da considerarsi "di montagna" a tutti gli effetti, le modalità di ripartizione delle provvidenze a favore della Fent sono state riviste al fine di destinare una quota maggiore del finanziamento in relazione al suo ruolo di coordinamento svolto. Per l'Asiva, oltre al finanziamento del progetto "Children-Under 23" - sviluppato in collaborazione con gli sci club valdostani con l'obiettivo di una crescita sportiva progressiva dei talenti in erba e per scongiurarne l'abbandono precoce -, sono state ipotizzate provvidenze per l'acquisto di attrezzatura tecnica ad uso individuale per gli atleti inseriti nelle squadre Asiva delle diverse discipline.»
L'Assessore Grosjacques ha poi ricordato «il progetto "Classes de sport" replicato anche questo anno scolastico con l'obiettivo di sostenere gli atleti di tutti gli sport (non solo quelli invernali) nel loro percorso scolastico, coniugando gli obiettivi sportivi con quelli scolastici. Una delle questioni da affrontare con le società di gestione degli impianti a fune concerne la disponibilità di piste di allenamento e gara per le discipline veloci, tenuto conto che riguarda la sicurezza degli atleti e influisce sulla possibilità di ottenere risultati significativi. Stiamo anche lavorando all'individuazione di una soluzione adeguata in tempi ragionevoli per ampliare le possibilità di praticare lo ski roll, attività fondamentale per gli atleti di fondo e biathlon, anche in altre località rispetto a quelle già esistenti. Una importante riflessione è sulla pratica dello sci alpinismo a livello agonistico rispetto alle attuali limitazioni nei comprensori sciistici posti dalla normativa, così come sulla necessità di sviluppare sempre più l'uso dello "snow farming" per garantire piste di fondo aperte prima possibile in apertura di stagione. Insomma, molto è stato fatto, molte cose sono in progetto e saranno operative nel breve periodo, ma il lavoro che rimane è altrettanto grande: è quindi necessario che il dialogo con il mondo sportivo in tutte le sue declinazioni continui ad essere costante e propositivo, per poter dare le risposte che il settore e tutti i suoi appartenenti richiedono.»
Il Consigliere Restano, nella replica, ha preso atto «del notevole interesse per gli sport invernali, ma la Valle d'Aosta non è fatta solo di questi. Mi riferisco all'atletica e ad altri sport individuali ad esempio il tennis. Tra l'altro le "classes de sport" andrebbero completamente rivoluzionate perché non sono di supporto a chi pratica attività agonistica. Altre Regioni hanno compiuto scelte diverse: in Val di Fiemme, per esempio, è nato il Centro federale dello sci nordico, e non è casuale che nasca proprio lì dove ci sono strutture sportive adeguate e si fa ricerca come il Centro per la ricerca sport di montagna di Rovereto. Nella stessa provincia di Trento hanno avviato il progetto "Diventare grandi a Km zero" perché stufi di perdere atleti di alto profilo, grazie alle provvidenze previste dalla legge sullo sport. Progetti innovativi e la ricerca ci permetterebbero di fare importanti passi rispetto a quanto già fatto. Noi abbiamo altre idee in cantiere: le porteremo, forse, in sede di discussione della revisione della legge 3/2004.»
SC