Info Conseil
Comunicato n° 54 del 28 gennaio 2025
Interpellanza sull'istituzione di zone produttive speciali e zone franche montane
Con un'interpellanza, presentata nella seduta consiliare del 28 gennaio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha voluto conoscere le azioni messe in campo a sostegno della proposta di legge statale e della norma di attuazione dello Statuto speciale per l'istituzione di zone produttive speciali e zone franche montane all'interno del territorio regionale.
Il Capogruppo Stefano Aggravi ha richiamato la proposta di legge statale approvata dal Consiglio l'11 luglio 2024, «che è stata assegnata alla Camera dei Deputati il 10 settembre e al Senato il 26 settembre, ma il cui esame non è ancora formalmente iniziato. Sullo stesso tema, il Governo regionale si è impegnato ad approfondire il quadro normativo in essere sulle zone franche e ha elaborato una bozza di norma di attuazione dello Statuto di contenuto similare alla proposta di legge statale. Bozza che è stata trasmessa, previa condivisione in prima Commissione consiliare, alla Commissione paritetica. Si tratta di due percorsi paralleli, differenti ma con una comune finalità: avviare finalmente un dibattito tra la Regione e lo Stato centrale per identificare la "via moderna" di attuazione delle previsioni dell'articolo 14 dello Statuto speciale. Vorremmo quindi sapere se vi siano state interlocuzioni con il Governo italiano sul percorso per l'approvazione da parte del Parlamento della proposta di legge statale e se vi siano novità riguardo alla proposta di norma di attuazione. Vorremmo anche conoscere lo stato dell'arte della bozza di revisione degli Statuti speciali consegnata dai Presidenti delle Regioni e Province autonome al Presidente del Consiglio dei Ministri in occasione della seconda edizione del Festival delle Regioni, ospitato a Torino a inizio ottobre 2023.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha informato che «la proposta di legge statale approvata da questo Consiglio a luglio scorso è stata “incardinata” sia al Senato che alla Camera e assegnata alle Commissioni competenti e quindi seguirà il suo iter. Prima di avere delle interlocuzioni con gli esponenti del Governo nazionale è dunque necessario che l'atto venga iscritto all'ordine del giorno. Con il Deputato Manes abbiamo cercato di sollecitare una calendarizzazione dell’analisi della proposta nella competente Commissione, con l'intenzione di essere auditi per esplicitare le nostre possibilità di sostenere questo tipo di percorso a livello locale e attivare eventuali interlocuzioni con il Governo per perorare il progetto della proposta normativa. Sulla questione della norma di attuazione, ci siamo attivati presso il Presidente della Commissione paritetica e con i componenti di parte regionale per sollecitare la discussione sulla norma e per il rilascio dei pareri dei competenti Ministeri, così come già peraltro comunicato nel corso di una recente audizione da parte del Presidente della Commissione paritetica. Infine, per quanto riguarda la bozza di revisione degli Statuti speciali la situazione non ha subìto avanzamenti. Ho avuto la sensazione che, dopo l'incontro dell'autunno scorso, ci sia stato un raffreddamento da parte del Ministero nella volontà di affrontare la situazione delle Regioni a Statuto speciale. Questo, a seguito della sentenza della Corte costituzionale sull'autonomia differenziata che ha ridimensionato il percorso dell'autonomia differenziata, ribadendo invece le caratteristiche e le peculiarità delle Regioni a Statuto speciale.»
«Sicuramente l'attendismo di Calderoli era funzionale a comprendere l'ordine delle cose su cui ragionare: il passaggio della sentenza della Corte costituzionale è tutt'altro che banale perché, così come scritta, la norma sull'autonomia differenziata, pareva creare una situazione più vantaggiosa per le Regioni a Statuto ordinario rispetto a quella delle Speciali - ha osservato il Capogruppo Aggravi -. Sulle altre questioni è necessario tenere l'attenzione alta e faccio un appello ai nostri rappresentanti a Roma affinché, al di là delle differenze partitiche, operino in maniera sinergica per l'interesse della nostra Regione. Ci auguriamo che la proposta di legge statale possa vedere l'inizio già in questa fine di Legislatura e trovare un terreno pronto per il suo prosieguo. La partita più complessa riguarda i passaggi legislativi tributari, estremamente complessi, e sarà fondamentale comprendere se vi siano spazi di trattativa con il Governo nazionale su questo punto. Ognuno dovrà mettere sul tavolo una quota di budget per la sua attuazione, sia da piazza Deffeyes che da Palazzo Chigi, e qui sta la parte più complessa.»
LT