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Comunicato n° 49 del 28 gennaio 2025
Approvato un disegno di legge in materia di beni e attività culturali
Il Consiglio Valle, nella seduta mattutina del 28 gennaio 2025, ha approvato - con 24 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA, RV) e 11 astensioni (Lega VdA, FI, PCP) - un disegno di legge che contiene disposizioni in materia di beni e attività culturali.
Il provvedimento, presentato dalla Giunta il 18 dicembre 2024 è stato esaminato dalla quinta Commissione "Servizi sociali" e si compone di 18 articoli divisi in quattro capi volti a modificare una serie di leggi di settore.
Il Consigliere Andrea Padovani (FP-PD) ne ha illustrato i contenuti all'Aula: «Il disegno di legge ha l'obiettivo di semplificare il procedimento amministrativo e definire le modalità di erogazione dei contributi destinati a soggetti che operano sul territorio regionale per la promozione e la diffusione della cultura. La disciplina vigente in materia di contributi è datata e necessita, quindi, di modifiche mirate a garantire un'azione più coordinata e un'assegnazione più efficace, incentivando iniziative di valore scientifico e culturale e migliorando gli standard tecnico-qualitativi.»
«In particolare - ha proseguito il Consigliere -, vi è la necessità di coordinare la legge regionale n. 56 del 1983 (misure urgenti per la tutela dei beni culturali) con le numerose norme statali che hanno poi portato all'approvazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio e sue disposizioni attuative. Per quanto riguarda l'erogazione dei contributi per la promozione della cultura, la ragione delle modificazioni proposte è quella di semplificare il percorso che gli enti e le associazioni devono svolgere per l'ottenimento del sostegno a essi destinato, strutturando al contempo il processo istruttorio di competenza degli uffici, i tempi amministrativi e gli ulteriori aspetti procedimentali attualmente non disciplinati. Sono interessate da queste modifiche le leggi regionali riguardanti i contributi alle associazioni culturali valdostane (n. 79/1981), all'Università della terza età (n. 15/1984), per l'attività delle bande musicali e i corsi di orientamento musicale di tipo corale, strumentale e bandistico (n. 5/1986), per l’Alliance française en Vallée d’Aoste e il Centre mondial d’information pour l’éducation bilingue (n. 66/1993), per iniziative a carattere culturale e scientifico (n. 69/1993), per la Fondation Emile Chanoux (n. 36/1994), per l'attività teatrale locale (n. 45/1997), per la Fondazione Clément Fillietroz (n. 24/2002), per la Film Commission Vallée d'Aoste (n. 36/2010), per la valorizzazione degli ideali di libertà, democrazia, pace e integrazione tra i popoli (n. 6/2012).»
L'Assessore ai beni e attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, si è soffermato «sull'importanza della cultura nella nostra regione che ci permette di custodire le nostre radici, tramandarle alle generazioni future e guardare al mondo con apertura e innovazione. Il patrimonio valdostano - che va dai beni storici e paesaggistici, ai festival musicali, al teatro e alla letteratura, fino alle arti visive e alle nuove forme di espressione culturale - lo rende unico nel suo genere. Sostenere la cultura significa investire, non solo nel nostro patrimonio materiale e immateriale ma anche nel benessere della comunità, nella coesione sociale, nello sviluppo puntando su benessere e sviluppo. Il testo, da un lato, agevola i processi istruttori per l'erogazione dei contributi e, dall'altro, armonizza il sistema con le normative nazionali e europee. Rendere più efficiente la collaborazione tra enti, associazioni culturali e amministrazione garantisce trasparenza. Questo è un primo passo che vuole abbracciare tutte le dimensioni culturali del mondo valdostano e che traccia la direzione di un sistema culturale più moderno e inclusivo, capace di valorizzare al meglio le risorse e chi opera nel nostro territorio.»
I lavori sono sospesi e riprendono alle 15.
SC-LT