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Comunicato n° 20 del 14 gennaio 2025

Interrogazione sulle opere di mitigazione del rischio della frana del Mont de La Saxe

 

Con un'interrogazione, presentata nella seduta consiliare del 14 gennaio 2025, il gruppo Rassemblement Valdôtain è tornato sulla questione del movimento franoso del Mont de La Saxe e sulla realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico.

In particolare, il Capogruppo Stefano Aggravi ha chiesto di conoscere l'avanzamento delle attività propedeutiche alla realizzazione della galleria di bypass, a seguito della gara per l'affido della progettazione di fattibilità tecnica ed economica dell'infrastruttura, nonché lo stato di messa in opera del vallo di contenimento del rischio idrogeologico realizzato a ridosso degli abitati di Entrèves e La Palud.

«La frana ha un volume di circa 8,3 milioni di metri cubi e nel 2014 è stato approvato dal Capo Dipartimento della protezione civile il Piano degli interventi che si articola su tre linee: potenziamento del sistema di monitoraggio, realizzazione di opere di drenaggio dal corpo di frana e realizzazione di un vallo di protezione dell’abitato di Entrèves e di La Palud - ha ricordato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Per assicurare il regolare deflusso della Dora di Ferret nella zona di La Palud e Entrèves si sono studiate diverse soluzioni nel corso degli anni, per arrivare, nel 2020, a decidere di procedere con la realizzazione di una galleria di bypass con funzione drenante che consente di deviare in sicurezza la Dora nel caso di un collasso franoso che ostruisca il corso d’acqua e di svolgere una funzione secondaria di drenaggio profondo del corpo di frana, contribuendo a ridurre la sua velocità di spostamento. Il progetto, consegnato nel mese di novembre 2024, prevede la realizzazione di una galleria di bypass idraulico con lunghezza di 1.183 metri e con sezione circolare del diametro netto interno di 4,7 metri con un costo stimato di circa 52 milioni di euro. L’opera consentirebbe di deviare le acque della Dora in caso di ostruzione dell’alveo e di drenare le acque profonde del versante. Si tratta, per altro, di acque di ottima qualità chimico-fisica potrebbero essere captate per rifornire l’acquedotto del Comune di Courmayeur. Le valutazioni sui costi, impatti e potenzialità del progetto, magari ulteriormente migliorato, sono appena iniziate e proseguiranno nei prossimi mesi anche con un confronto con l’Amministrazione comunale di Courmayeur. Il vallo, invece, è pienamente operativo e la sua costruzione è stata ultimata da tempo. Della manutenzione ordinaria e dello sfalcio si occupa il Comune di Courmayeur che sta seguendo anche gli aspetti legati al raccordo dei piani comunali (di protezione civile e di individuazione degli ambiti inedificabili). L’opera pur essendo monitorata è relativamente recente, per tale tipologia di costruzione, e non richiede al momento interventi importanti di manutenzione straordinaria

«È necessario avere un sistema drenante e realizzare il bypass sperando di non doverlo mai utilizzare - ha commentato il Capogruppo Aggravi -. Per ora, più che l'opera, stanno crescendo i numeri del finanziamento. Ai tempi dell'Assessore Borrello si parlava di 10 milioni di euro, poi siamo passati ai 20 dell'Assessore Marzi e ora siamo saliti a 52. Una cifra importante che fa riflettere e non so se dopo la realizzazione di questo progetto si potrà dare corso a qualcos'altro: servirà fare una valutazione di costo/opportunità attingendo a finanziamenti di provenienza terza rispetto a quelli regionali

LT