Info Conseil

Comunicato n° 693 del 19 dicembre 2024

Interrogazione sulla presenza di una falda acquifera sotto l'ospedale Parini

 

Nella seduta consiliare del 19 dicembre 2024 il gruppo Rassemblement Valdôtain ha presentato un'interrogazione sulla presenza di un torrente sotto l'ospedale Parini.  

«Apprendiamo da fonti stampa che sotto l'ospedale Parini passa un torrente che sarà sfruttato per produrre energia - ha dichiarato il Consigliere Diego Lucianaz -. Non abbiamo ricevuto nessuna informazione in merito né dall'Assessorato né dall'Ausl e quindi chiediamo di sapere: quale ente ha realizzato il progetto di riscaldamento, quale sarà l'effettiva produzione in termini di energia termica e con quali costi; da quanto tempo Regione e Ausl sono a conoscenza dell'esistenza di questa falda acquifera e se il suo sfruttamento sia già stato integralmente recepito nel progetto esecutivo dell'ampliamento dell'ospedale Parini; quale sarà il percorso progettuale considerate le evidenti interferenze con il probabile ritrovamento del cerchio lapideo e la realizzazione del cantiere del 4°  lotto della fase 3 recentemente approvato dalla Giunta regionale e con la realizzazione della Centrale tecnologica G3, i cui lavori sono già stati affidati il 19 dicembre dell'anno scorso ma, ad oggi, non sono praticamente ancora iniziati

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha informato che «lo scorso mese di novembre è stato rilasciato il permesso a costruire e la Siv potrà ora predisporre gli atti di gara per l'affido dei lavori. Il progetto relativo al IV lotto della fase 3 dell'ospedale (corpi K, L e P) è stato redatto dal Gruppo di progettazione (Cspe srl) incaricato dalla società Siv e prevede, tra l’altro, l’installazione di una pompa di calore all’interno del corpo G3, completamente interrato, dedicato alle nuove centrali tecnologiche. La pompa di calore, dal costo stimato di 300mila euro circa oltre alla spesa per la realizzazione del pozzo di emungimento, sfruttando l’energia dell’acqua di falda, contribuirà sia al riscaldamento che al raffrescamento del nuovo corpo K (nuovo ospedale), situato ad est di viale Ginevra. Si tratta di una soluzione altamente efficiente che utilizza energia rinnovabile, con altissimi indici di rendimento e, pertanto, di risparmio energetico. L’intera piana di Aosta, compresa l'area ospedaliera, registra la presenza, nel sottosuolo, di una falda acquifera dinamica che viene alimentata e drenata in continuo dal reticolo idrografico dando luogo a una circolazione sotterranea. L'installazione di una pompa di calore all'interno del nuovo corpo dedicato alle centrali tecnologiche è già contemplata nell'attuale progettazione che ha integrato la presenza della falda acquifera e non evidenzia il sussistere di nessuna interferenza né con il cerchio lapideo, né con i lavori del IV lotto della fase 3.»

«Non ci è stato detto dove e in che circostanza sarà realizzato il pozzo che dovrebbe attingere alla falda acquifera - ha replicato il Consigliere Lucianaz -. Avrebbero dovuto iniziare esattamente un anno fa i lavori per la centrale G3 ma, ancora, non è stato dato neanche un colpo di piccone e mancano circa 200 giorni per realizzarlo completamente e mi chiedo se l'amministrazione abbia le idee chiare su dove sarà posizionato questo pozzo. Dal rendering piuttosto abbozzato presumiamo che l'opera dovrebbe essere realizzata sulla strada di accesso alla zona delle centrali tecnologiche. Sarebbe stato utile poter visionare il progetto ma non ci è mai stato mostrato. Non ci è neanche stato detto quando è stata scoperta la falda acquifera. Nella penultima validazione del progetto esecutivo, avvenuta nel 2013, non se ne faceva cenno. Sarebbe altresì interessante capire cosa avviene nel sottosuolo di Aosta e se vi è la possibilità di sfruttare questa fonte di energia anche da parte della cittadinanza.»

LT