Info Conseil
Comunicato n° 257 del 28 luglio 2006
APPROVATO ALL’UNANIMITA' IL DISEGNO DI LEGGE SUGLI INTERVENTI PER LO SVILUPPO ALPINISTICO ED ESCURSIONISTICO
I lavori dell’adunanza del Consiglio regionale sono ripresi oggi, venerdì 28 luglio, con la discussione sul disegno di legge “Modificazioni alla legge regionale 20 aprile 2004, n. 4 (Interventi per lo sviluppo alpinistico ed escursionistico e disciplina della professione di gestore di rifugio alpino. Modificazioni alle leggi regionali 26 aprile 1993,
n. 21, e 29 maggio 1996, n. 11).
La normativa è stata approvata all’unanimità.
Nella relazione, la Consigliera Adriana Viérin ha affermato che “la proposta ha l’intento di prevenire il verificarsi di situazioni di grave rischio e pericolo che stanno interessando alcuni rifugi alpini di alta montagna. Si è, infatti, constatato che le rilevanti variazioni che si stanno verificando negli assetti climatici determinano, in taluni casi, profonde modifiche negli assetti idrogeologici di zone in alta quota ove, nel tempo, sono stati realizzati rifugi di valenza strategica per la pratica dell’alpinismo.”
“Tali variazioni – ha proseguito - stanno seriamente compromettendo la staticità dei rifugi interessati e possono determinare oggettive situazioni di pericolo e la conseguente necessità di chiusura dei rifugi stessi. Con la modificazione recata dall’articolo 1 del presente disegno di legge, si prevede, pertanto, la possibilità di incrementare la percentuale di contributo, sino al 95 per cento, allo scopo di finanziare interventi che risultino necessari in presenza di accertate situazioni di dissesto e di pericolo per rischio idrogeologico, al fine di prevenire possibili danni a cose o persone.”
Nel dibattito generale, ha preso la parola il Consigliere Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d’Aoste) per il quale il disegno di legge “dovrebbe essere esteso anche ai bivacchi. Per questo abbiamo presentato un emendamento.”
Per Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) “è una legge condivisibile e utile, così come forse è opportuno estenderla anche ai bivacchi.”
Ha voluto quindi sottolineare la necessità di mantenere la competitività dei rifugi, evitando aumenti ingiustificati, a fronte degli investimenti fatti dalla regione.
“È importante – ha concluso - non vessare i gestori di tali strutture che poi sarebbero costretti a un aumento dei prezzi e quindi a divenire meno competitivi nei confronti di altre strutture presenti fuori valle.”
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n. 21, e 29 maggio 1996, n. 11).
La normativa è stata approvata all’unanimità.
Nella relazione, la Consigliera Adriana Viérin ha affermato che “la proposta ha l’intento di prevenire il verificarsi di situazioni di grave rischio e pericolo che stanno interessando alcuni rifugi alpini di alta montagna. Si è, infatti, constatato che le rilevanti variazioni che si stanno verificando negli assetti climatici determinano, in taluni casi, profonde modifiche negli assetti idrogeologici di zone in alta quota ove, nel tempo, sono stati realizzati rifugi di valenza strategica per la pratica dell’alpinismo.”
“Tali variazioni – ha proseguito - stanno seriamente compromettendo la staticità dei rifugi interessati e possono determinare oggettive situazioni di pericolo e la conseguente necessità di chiusura dei rifugi stessi. Con la modificazione recata dall’articolo 1 del presente disegno di legge, si prevede, pertanto, la possibilità di incrementare la percentuale di contributo, sino al 95 per cento, allo scopo di finanziare interventi che risultino necessari in presenza di accertate situazioni di dissesto e di pericolo per rischio idrogeologico, al fine di prevenire possibili danni a cose o persone.”
Nel dibattito generale, ha preso la parola il Consigliere Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d’Aoste) per il quale il disegno di legge “dovrebbe essere esteso anche ai bivacchi. Per questo abbiamo presentato un emendamento.”
Per Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) “è una legge condivisibile e utile, così come forse è opportuno estenderla anche ai bivacchi.”
Ha voluto quindi sottolineare la necessità di mantenere la competitività dei rifugi, evitando aumenti ingiustificati, a fronte degli investimenti fatti dalla regione.
“È importante – ha concluso - non vessare i gestori di tali strutture che poi sarebbero costretti a un aumento dei prezzi e quindi a divenire meno competitivi nei confronti di altre strutture presenti fuori valle.”