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Comunicato n° 252 del 27 luglio 2006

APPROVATA LA PROPOSTA DI LEGGE DI MODIFICA DELL’ARTICOLO 50 DELLO STATUTO DI AUTONOMIA

I lavori del Consiglio regionale, dopo la discussione sulle interpellanze, sono proseguiti nella mattinata di oggi, giovedì 27 luglio, con la ricomposizione dell’Ufficio di Presidenza a seguito della nomina del Consigliere Laurent Viérin alla carica di Assessore all’Istruzione e Cultura.

Il Consiglio ha quindi nominato Gabriele Maquignaz nuovo Consigliere segretario, con 21 schede favorevoli, 3 bianche, 1 nulla e 6 voti sono andati alla Consigliera Charles. Alla votazione non hanno partecipato i Consiglieri Teresa Charles, Massimo Lattanzi, Giovanni Sandri e Ugo Venturella.

Successivamente, il dibattito è proseguito con i disegni di legge iscritti all’ordine del giorno.

L’Assemblea ha discusso e approvato la proposta di legge costituzionale relativa alla “Modificazione all’articolo 50, comma terzo, della legge costituzionale n. 4 del febbraio del 1948 (Statuto speciale per la Valle d’Aosta).”

L’esito della votazione è stato: 26 voti favorevoli e 6 astenuti (Arcobaleno Vallée d’Aoste e La Casa delle Libertà).

La normativa vuole assicurare il pieno rispetto del principio pattizio, e per questo si è proceduto a un’inversione dei termini della pronuncia regionale, passando quindi dall’espressione di un diniego a quella di un significativo assenso.
Dopo l’intervento del Presidente della Regione, Luciano Caveri, che ha illustrato la proposta di legge attraverso il percorso storico del principio dell’intesa, ha preso la parola la Consigliera Dina Squarzino (Arcobaleno Vallée d’Aoste), per la quale “è fondamentale che nella norma ci sia la forma del consenso. Ci deve essere un modo paritario di operare con il Governo.”

Il Presidente della I Commissione “Istituzioni e autonomia”, Guido Cesal, ha detto che “l’augurio è che nel futuro prossimo ci si possa confrontare anche su altri temi di tipo costituzionale che interessano la nostra regione. Il nostro Statuto è precedente alla Costituzione e questo garantisce che qualunque modifica ad esso deve essere assolutamente concordata con la Regione. È basilare il fondamento patrizio dell’autonomia della Regione.”

Il capogruppo della Stella Alpina, Marco Viérin, ha quindi affermato che “è necessario l’inserimento del principio dell’intesa. Il comma in questione dà più peso al Consiglio regionale e alla nostra Regione, soprattutto là dove si dice che le Camere non possono adottare la legge costituzionale senza l’assenso espresso dal Consiglio.”

Il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) ha sottolineato che “non si comprende il significato di questa iniziativa. Non capiamo se questa azione si inserisce nell’ambito di un contesto preciso di riforma, o è soltanto una forma di schizofrenia.”

Per il capogruppo della Gauche Valdôtaine, Giovanni Sandri, “questa proposta pone all’attenzione del Parlamento italiano una questione fondamentale per una regione a Statuto speciale come la nostra. È necessario, però, che tutti si muovano nella stessa direzione anche per le future modifiche statutarie. È stata scelta, con questa proposta, una via intermedia che in qualche modo risolve vecchie problematiche.”

Ha preso poi la parola il Consigliere Francesco Salzone (Fédération autonomiste), che ha espresso “soddisfazione per la stesura del testo che è il più moderno che si potesse fare.”

Il Consigliere Eddy Ottoz ha affermato che “è molto importante che la Regione abbia presentato una sua proposta ed è utile anche nei confronti del Parlamento perché costituisce un segnale forte per un riconoscimento giuridico stabile.”

La leggerezza di questo documento non può consentire di parlare di un progetto, ha affermato il Consigliere della Casa delle Libertà, Massimo Lattanzi. Oggi si ripropone un articolo che i Parlamentari valdostani avevano bocciato solo perché era stato un argomento seguito dal nostro gruppo a livello nazionale e votato dal Governo Berlusconi. Adesso viene riproposto con la stessa forma di allora.”