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Comunicato n° 650 del 26 novembre 2024
III Commissione: parere favorevole sull'aggiornamento tecnico del volume IV del Piano regionale dei rifiuti
Respinta anche una richiesta di indagine conoscitiva sul progetto "The Stone"
Nella seduta di oggi, martedì 26 novembre 2024, la terza Commissione "Assetto del territorio" ha espresso parere favorevole, in sede consultiva, con l'astensione dei gruppi Lega VdA e RV e il voto contrario di PCP, sull'aggiornamento tecnico del volume IV del Piano regionale di gestione dei rifiuti per il quinquennio 2022-2026, approvato dal Consiglio Valle nel 2022. Ora l'atto sarà trasmesso alla Giunta regionale per la sua approvazione definitiva.
«È con soddisfazione che portiamo a compimento un lungo percorso di confronto in Commissione su questa proposta di aggiornamento che riguarda in particolare i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di trattamento di recupero dei rifiuti - spiega il Presidente della Commissione, Albert Chatrian (UV) -. Le modifiche che sono state apportate al testo originale recepiscono quanto formulato dal Consiglio permanente degli enti locali. La proposta di modifiche tecniche nasce dall'esperienza di questi due anni di applicazione del Piano regionale dei rifiuti, in coerenza con i principi dell'economia circolare, ed è volta a rendere più facile ed efficiente il processo autorizzativo per imprese e professionisti che operano sul territorio principalmente nel settore del recupero dei rifiuti, garantendo al contempo gli aspetti ambientali, paesaggistici e di salute pubblica.»
«Il gruppo PCP - motiva la Consigliera Chiara Minelli - ha votato contro la proposta di delibera innanzitutto perché si modifica il volume IV del Piano rifiuti approvato con legge nel 2022 con una semplice delibera di Giunta e senza una procedura di Valutazione ambientale strategica, nonostante i cambiamenti significativi. Inoltre, tra le nuove regole emerge che la ricollocazione di un impianto è ritenuta una modifica non sostanziale ai fini dell'autorizzazione dello stesso, mentre noi riteniamo che ogni nuovo sito, sede di impianto, necessiti di una valutazione completa delle implicazioni ambientali, urbanistiche e sanitarie, nonché un processo autorizzativo trasparente e pubblico. Per i rinnovi delle concessioni i criteri che prima erano considerati "escludenti" vengono ora declassati a "fattori di attenzione": noi crediamo che tanto per le nuove concessioni quanto per i rinnovi sia necessario applicare criteri stringenti per garantire protezione ambientale, tutela della salute e responsabilità sociale. Infine, il cambio di titolarità del concessionario di un impianto non verrà ora considerato una modifica sostanziale: secondo noi, invece, è corretto che tale modifica comporti la cessazione della concessione originale e l'avvio di un nuovo iter autorizzativo. Solo così si garantisce il rispetto della normativa e la tutela dell'interesse pubblico.»
La Commissione, sempre nella riunione di oggi, ha anche respinto a maggioranza (con il voto di astensione dei gruppi UV, FP-PD e RV) una richiesta di attivazione di indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento interno del Consiglio, sulla realizzazione del progetto "The Stone" a Breuil-Cervinia. La richiesta era stata formulata dai Consiglieri Luca Distort (Lega VdA) e Chiara Minelli (PCP).
«Non abbiamo accolto la richiesta - spiega il Presidente Chatrian - poiché la Sovraintendenza ai beni culturali ha autorizzato il nuovo progetto, ritenendolo coerente con il contesto di Breuil-Cervinia. Inoltre, l'Assessore Sapinet ha confermato che il Comune non ha mai richiesto supporto tecnico alla struttura regionale competente in materia urbanistica. Riteniamo, quindi, che avviare un’indagine conoscitiva rappresenti un’ingerenza della Regione nelle competenze del Comune, contravvenendo al principio di rispetto dell’autonomia comunale e del suo ruolo istituzionale.»
«Un Comitato di residenti e di frequentatori della località ha commissionato la redazione di pareri sulla legittimità di applicazione della "legge Casa", nel caso in questione, rilevando evidenti criticità - dice il Consigliere Luca Distort -. Affidare alla sola Amministrazione comunale di Valtournenche la valutazione degli elementi interpretativi emersi dalle perizie non è un atto di rispetto della competenza comunale (motivazione principale del diniego), ma un atto di abbandono di una parte del territorio e un'astensione nel ruolo ispettivo degli organi consiliari.»
La Consigliera Minelli, nel condividere le argomentazioni del collega Distort, sottolinea «l'esigenza di conoscere la documentazione richiesta. Infatti, la Commissione si occupa di Assetto del territorio e una conoscenza degli atti legati al caso "The Stone" è doveroso per chi ne fa parte. Non c'è alcuna ingerenza verso il Comune, ma al contrario c'è una volontà di collaborare con l'ente locale nell'interesse comune della buona gestione del territorio.»
Entrambi i Consiglieri hanno richiesto di ottenere le copie delle perizie commissionate dal Comitato di cittadini e residenti, impegnandosi «a depositarle alla terza Commissione, per riproporne gli approfondimenti.»
SC