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Comunicato n° 605 del 7 novembre 2024

Interpellanza sulla differenza di remunerazione delle attività in Lpa

 

La differenza di remunerazione delle attività svolte in Libera prestazione aggiuntiva è stata oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 7 novembre 2024 con un'interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain.

«Il Piano provvisorio 2024 delle Lpa finalizzate allo smaltimento delle liste d'attesa prevede per i servizi di emergenza-urgenza un incremento della tariffa oraria che riconosce, al netto degli oneri riflessi a carico dell'Ausl, 100 euro per il personale dirigente medico e 60 per quello sanitario del comparto sanità - ha riferito il Consigliere Claudio Restano -. Per il restante personale, il compenso, invece, è di 60 euro per la dirigenza e 37 per il comparto. Chiediamo quali siano i motivi alla base di questa scelta che riconosce emolumenti diversi tra l'emergenza-urgenza e gli altri reparti quando, invece, la norma di riferimento permette di procedere con stesse cifre in tutte le strutture. Avete intenzione di adeguare gli importi anche alle altre strutture dove è prevista Lpa finalizzata all'abbattimento delle liste d'attesa?»  

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha ricordato che «la finanziaria del 2023 ha assegnato e trasferito alla Regione, in deroga alle regole dell’autofinanziamento del Servizio sanitario regionale, l’importo complessivo di 588mila euro, di cui 420mila per il personale dirigente e 168mila euro per il personale sanitario per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026. L’Assessorato, l’Azienda Usl e le organizzazioni sindacali hanno quindi concordato sulla necessità di mantenere la Libera professione aziendale per l’emergenza e le internalizzazioni al valore di 100 euro all’ora per i dirigenti medici e di 60 euro all’ora per il personale sanitario del comparto sanità, sino a capienza del budget assegnato. Per tutte le altre fattispecie, si è applicata la norma contrattuale, per i medici nella misura minima pari a 80 euro. Questo accordo si basa su alcune considerazioni. Innanzitutto, il budget per la Lpa è definito e non derogabile: un incremento al valore massimo di tutte le prestazioni avrebbe ridotto significativamente le ore complessivamente erogabili e, di conseguenza, ridotto i servizi ottenibili per i cittadini. In secondo luogo, tutte le ore, anche quelle remunerate al valore minimo di 80 euro, hanno garantito per i medici, un incremento del compenso considerevole (+30% rispetto alla precedente remunerazione a 60 euro all’ora). Inoltre, il decreto legge del 2024 sulle liste di attesa ha previsto, per tutti, uno sconto fiscale sulle ore di Lpa passando ad una tassazione Irpef del 15%, generando in tal modo un incremento del valore netto corrisposto ai lavoratori. Le prestazioni di urgenza, per loro natura, non possono essere ritardate o non erogate e prevedevano già il trattamento di 100 euro all’ora. Le prestazioni legate alle internalizzazioni sono altrettanto prioritarie, anche in ragione delle disposizioni che hanno bloccato la possibilità di rinnovo o di nuovo bando di esternalizzazione dei servizi anche in carenza di organico. Il valore orario portato a 100 euro per i medici ha consentito di mantenere il servizio inalterato passando dai “gettonisti” al personale della struttura di radiologia. Quindi, sono stati gli operatori stessi, per il senso di responsabilità che li contraddistingue, a voler dare alla cifra massima di 100 euro una connotazione di eccezionalità.»

«La norma statale pone dei limiti chiari ed è motivata dalla volontà di ridurre le liste di attesa e il ricorso all'esternalizzazione ma, così come è stata applicata, si ottiene il risultato di ridurre il problema da una parte per aumentarlo dall'altra - ha osservato il Consigliere Restano -. Esistono tipologie di accertamenti che non sono di pertinenza dell'emergenza ma sono ugualmente urgenti e importanti. Bisognerebbe trovare una soluzione diversa: investire ulteriormente sulle libere prestazioni aziendali per evitare l'esternalizzazione e il continuo ricorso da parte dei valdostani ad aziende di fuori Valle che non portano vantaggi all'economia locale, aumentano il traffico veicolare provocando inquinamento ambientale, spese per il paziente, potenziali rischi per l'incolumità personale e possono diventare un problema sociale. Motivazioni più che valide per riconsiderare la questione andando in deroga a quanto fatto fino ad oggi

LT