Info Conseil
Comunicato n° 600 del 7 novembre 2024
Interrogazione sulla verifica dei dispositivi medici
Con un'interrogazione presentata nella seduta consiliare del 6 novembre 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato l'attenzione dell'Aula sulla verifica post acquisto della qualità dei dispositivi medici.
«Ci sono giunte varie segnalazioni sulla scarsa qualità di alcuni dispositivi medici (articoli sanitari, soprattutto) in uso presso le strutture dell'Ausl - ha specificato il Consigliere Paolo Sammaritani -. Chiediamo quale sia stata la spesa media degli ultimi cinque anni per l'acquisto del materiale sanitario di consumo da parte dell'Azienda sanitaria; quale la procedura e quali gli organi coinvolti nel procedimento di scelta e acquisto del materiale in questione; come vengono effettuate le procedure di verifica della qualità del materiale acquistato.»
L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha riferito che «nel periodo 2019- 2023, la spesa media per l'acquisto di materiale sanitario di consumo è stata di circa 8 milioni 900mila euro (8,3 milioni nel 2019; 8,9 milioni nel 2020; 8,4 milioni nel 2021; 8,7 milioni nel 2022; 10,3 milioni nel 2023). Le procedure di acquisto sono disciplinate dal Codice dei contratti e dai Dpcm 24 dicembre 2025 e 11 luglio 2018 che individuano e integrano le categorie merceologiche di beni e di servizi per le quali gli enti del Servizio sanitario nazionale sono tenuti a ricorrere a Consip o alle centrali uniche di committenza. Quindi l'Ausl utilizza procedure codificate di acquisto che interessano trasversalmente tutte le Strutture amministrative e sanitarie. L'azienda sanitaria è strettamente coadiuvata da Inva e da altre centrali di committenza nazionali, tramite l'adesione ad Accordi quadro, modalità contrattuali codificate per l'ottimizzazione degli acquisti. Le strutture titolari delle procedure di acquisto si interfacciano regolarmente con le strutture sanitarie che utilizzano i dispositivi medici acquistati. Ogni situazione di discrepanza tra la qualità del bene acquistato e quello ricevuto viene segnalata alla struttura acquirente. Questo determina l'attivazione di un confronto tra la struttura acquirente e la ditta fornitrice finalizzato alla risoluzione dell'eventuale non conformità del prodotto. Questa fase può determinare, in alcuni casi, anche una sostituzione del prodotto non rispondente alle aspettative con un altro prodotto e, se necessario e previsto dalla normativa contrattuale, anche la sostituzione con un prodotto di un altro fornitore. Le strutture utilizzatrici dei dispositivi medici intrattengono un dialogo costante con i pazienti e le associazioni dei pazienti il cui parere, in quanto diretti utilizzatori dei dispositivi viene tenuto in considerazione per quanto possibile. Inoltre, l'attenzione sulla qualità, funzionalità e sicurezza dei dispositivi medici è anche garantita dall'attività della rete per la dispositivo-vigilanza, che vede impegnati l'Assessorato, l'Ausl e i referenti competenti del Ministero della salute in continue interlocuzioni, confronti e scambi di informazioni, sempre a tutela dei pazienti e a garanzia delle cure.»
«Gli acquisti in ambito sanitario rappresentano un tema articolato che comporta una spesa davvero rilevante per la comunità - ha osservato il Consigliere Sammaritani -. Il problema sostanziale è quello del controllo post acquisto che dovrebbe rilevare le eventuali criticità e non ci pare che ci sia un'interazione così immediata come quella descritta dall'Assessore. Non credo che sia così facile interfacciarsi con le ditte fornitrici se, ad esempio, sono di Taiwan, così come è successo in alcuni casi e i prodotti forniti non erano proprio della qualità promessa. Credo ci siano dei margini per migliorare questa procedura.»
LT