Info Conseil
Comunicato n° 238 del 13 luglio 2006
APPROVATA UNA RISOLUZIONE SULLA SITUAZIONE DELLE “INDUSTRIE PLASTICHE S.R.L.” DI ISSOGNE
Nel corso della discussione sulle mozioni, sono state ritirate quelle relative all’impegno alla razionalizzazione delle risorse umane all’interno dell’USL e l’impegno a diminuire il ricorso al parto con taglio cesareo, presentate dal gruppo Arcobaleno Vallée d’Aoste, mentre è stata respinta la mozione dello stesso gruppo sulla moratoria delle concessioni di derivazione delle acque per uso industriale e idroelettrico e provvedimenti per il risparmio energetico (3 voti favorevoli, 1 astenuto e 20 contrari).
L’Assemblea legislativa ha quindi approvato all’unanimità una risoluzione riguardante la situazione della “Industrie Plastiche s.r.l.” di Issogne.
Risoluzione
“Visto l'atto di "pirateria aziendale" con il quale il titolare della "Industrie Plastiche" s.r.l. di Issogne ha abbandonato i lavoratori dipendenti e lo stabilimento, rendendosi per il momento irreperibile; Constatato che i lavoratori dell'azienda, oltre a perdere il posto di lavoro, probabilmente non riusciranno a percepire il salario degli ultimi mesi, né le spettanze relative a ferie non godute, né l'indennità fine rapporto di lavoro, né la tredicesima mensilità; Verificato che, data l'attività dell'azienda di recupero e rigenerazione di rifiuti di materie plastiche, a seguito della cessazione dell'attività, si sono accumulati nel piazzale notevoli quantitativi di rifiuti che non vengono più trattati, con grave pericolo per la salute dei cittadini e col rischio ambientale che le acque di ristagno percolino in falda; Constatato che la chiusura di questa azienda va ad aggravare la crisi occupazionale regionale, con l'ulteriore aggravante che i lavoratori perdono il posto di lavoro senza poter usufruire degli ammortizzatori sociali (Cassa Integrazione guadagni);
Il Consiglio regionale
Nell'esprimere la solidarietà ai lavoratori
Impegna
la Giunta Regionale, l'Assessore alle Attività Produttive, l'Assessore alla Sanità
·a studiare interventi per il sostegno al reddito agli stessi, anche con strumenti legislativi nuovi;
· a predisporre nel più breve tempo possibile il risanamento dell'area;
· a verificare con le organizzazioni sindacali e i lavoratori la possibilità di ripresa dell' attività;
· a verificare la possibilità di bloccare la garanzia finanziaria richiesta all'azienda nel momento dell' autorizzazione all'avvio dell' attività.”
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L’Assemblea legislativa ha quindi approvato all’unanimità una risoluzione riguardante la situazione della “Industrie Plastiche s.r.l.” di Issogne.
Risoluzione
“Visto l'atto di "pirateria aziendale" con il quale il titolare della "Industrie Plastiche" s.r.l. di Issogne ha abbandonato i lavoratori dipendenti e lo stabilimento, rendendosi per il momento irreperibile; Constatato che i lavoratori dell'azienda, oltre a perdere il posto di lavoro, probabilmente non riusciranno a percepire il salario degli ultimi mesi, né le spettanze relative a ferie non godute, né l'indennità fine rapporto di lavoro, né la tredicesima mensilità; Verificato che, data l'attività dell'azienda di recupero e rigenerazione di rifiuti di materie plastiche, a seguito della cessazione dell'attività, si sono accumulati nel piazzale notevoli quantitativi di rifiuti che non vengono più trattati, con grave pericolo per la salute dei cittadini e col rischio ambientale che le acque di ristagno percolino in falda; Constatato che la chiusura di questa azienda va ad aggravare la crisi occupazionale regionale, con l'ulteriore aggravante che i lavoratori perdono il posto di lavoro senza poter usufruire degli ammortizzatori sociali (Cassa Integrazione guadagni);
Il Consiglio regionale
Nell'esprimere la solidarietà ai lavoratori
Impegna
la Giunta Regionale, l'Assessore alle Attività Produttive, l'Assessore alla Sanità
·a studiare interventi per il sostegno al reddito agli stessi, anche con strumenti legislativi nuovi;
· a predisporre nel più breve tempo possibile il risanamento dell'area;
· a verificare con le organizzazioni sindacali e i lavoratori la possibilità di ripresa dell' attività;
· a verificare la possibilità di bloccare la garanzia finanziaria richiesta all'azienda nel momento dell' autorizzazione all'avvio dell' attività.”