Info Conseil
Comunicato n° 234 del 13 luglio 2006
RELAZIONE SULLA GESTIONE STRAORDINARIA IN LIQUIDAZIONE E SULLE PROBLEMATICHE DELLA GESTIONE DEL CASINO DI SAINT-VINCENT
I lavori del Consiglio regionale sono ripresi oggi, giovedì 13 luglio, con la discussione sulla relazione della IV Commissione consiliare “Sviluppo economico” sulla gestione straordinaria in liquidazione e sulle problematiche connesse all’andamento della gestione del Casinò di Saint-Vincent.
Il Presidente della IV Commissione, Renato Praduroux, ha affermato che “dall’esito delle audizioni e dalla successiva analisi svolta in Commissione, risulta una mancanza di chiarezza nelle procedure di gestione adottate dalla Casa da gioco. Emerge, in sostanza, un quadro confuso per quanto attiene i meccanismi impostati e le azioni di gestione. Ribadisco la convinzione, maturata dalle audizioni e dai documenti ottenuti, circa la difficoltà di interpretare la realtà che ci è stata presentata a causa della contraddittorietà delle diverse versioni.”
Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Dina Squarzino: “Un dossier che nel tempo si è sgonfiato e si è rivelato un insieme di informazioni, di dati e di giudizi parziali che nella maggior parte dei casi sono risultati anche contrastanti. La Commissione ha lavorato bene ed è giunta a cogliere il nodo politico della questione che non è stato riportato nella relazione. Non c’è una valutazione politica sulla finalità del dossier. Non è un dossier conoscitivo, ma politico.”
Il Consigliere Emilio Rini (Union Valdôtaine) ha sottolineato che “Non si possono trarre delle conclusioni circa le responsabilità presunte. L’obiettivo che si pensava di ottenere non è stato centrato. Anzi, si è aggiunta altra confusione. Le campionature sono state casuali e su un limitato periodo di gestione, che non può dare un quadro completo. Non saremo in grado di esprimere giudizi fino alle determinazioni delle diverse autorità. Il nostro compito adesso è quello di prendere coscienza che le entrate del Casinò diminuiscono, cercare le cause per arrivare a strategie in grado di rilanciarlo. Sulla Casa da gioco, negli ultimi tredici anni, non ho mai sentito parlare da parte della maggioranza di una concreta volontà di privatizzazione. Lo stesso Marguerettaz ha sempre difeso la gestione pubblica, salvo cambiare idea a sorpresa adesso. Sarebbe stato più utile pensarci prima. Le dichiarazioni dell’Assessore Marguerettaz mi hanno sconcertato.”
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) “a distanza di anni diverse delle nostre denunce hanno trovato sostanza e quindi un po’ di verità su quello che abbiamo sempre denunciato c’è. La politica cosa fa in questa regione? Chiediamo che la politica dia un segno e decida qualcosa. Il lavoro della Commissione doveva esserci, anche se ancora insufficiente. Non basta avere le motivazioni politiche, occorre arrivare a delle soluzioni. Queste risultanze della Commissione non sono sufficienti. È stato impossibile effettuare un’indagine organica e completa sulle criticità presenti nel dossier. Per questo presentiamo una Risoluzione che impegni la Giunta a incaricare una primaria società di revisione a effettuare un esame approfondito della situazione contabile e gestionale della Gestione straordinaria dal 1997 al 2002.”
Il Vicepresidente del Consiglio Giulio Fiou (Gauche Valdôtaine-DS) ha detto che “non erano chiari gli obiettivi di quell’approfondimento. Sui contenuti, l’analisi del dossier evidenzia metodi di gestione approssimativi, mentre sul merito dei dati contenuti, le audizioni non hanno aiutato a chiarire la sostanza dei problemi. La precarietà delle analisi e delle contestazioni, ci portano a pensare a quale finalità si è posta per una tale iniziativa. Lo strumento usato dall’Assessore non è stato opportuno. Si è fatta un’indagine sommaria anziché fare un’analisi seria da cui predisporre un programma puntuale di riorganizzazione del Casinò. L’attacco alla Gestione straordinaria è stato incredibile, quando la stessa è stata voluta allora dalla stessa forza politica dell’Assessore. Quale finalità si è voluta seguire con il dossier? Il dossier è stato funzionale al cambio della guardia per l’egemonia del Casinò?”
Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha precisato che “la relazione evidenzia diversi aspetti negativi. Riteniamo che la relazione sia una brutta pagina della storia politica della Valle d’Aosta, figlia di un certo momento di tensioni. Evidenzia, inoltre, come sia stato sollevato un grande polverone per nascondere altre problematiche. Diamo un giudizio positivo sulla relazione perché è equilibrata, e ha raggiunto le finalità che si era preposta. Da questo dossier l’augurio è che si possa ripartire per una nuova fase più costruttiva.”
Per la Consigliere Adriana Viérin (Union Valdôtaine) “Condivido la quasi totalità dell’intervento del Consigliere Rini. Per diversi anni si è perso tempo a cercare i colpevoli. L’Assessore è responsabile di tutte le scelte effettuate. Ho più volte chiesto in questa legislatura di fare il punto sulla situazione della maggioranza e del gruppo dell’Union Valdôtaine, senza alcun risultato. Sulla privatizzazione, la scelta non è mai stata presa in considerazione, salvo poi ascoltare l’Assessore Marguerettaz nell’ultimo congresso del Movimento che si è dichiarato a favore di tale soluzione. Quando ci si occuperà seriamente di questo argomento? Aspettiamo delle soluzioni concrete.”
Il capogruppo della Casa delle Libertà, Dario Frassy, ha quindi ribadito che “alcune e ulteriori riflessioni oltre a quelle contenute nella relazione, devono essere fatte. Il Casinò rappresenta una questione vitale per la Valle d’Aosta, considerati gli interessi che si muovono intorno. La vicenda del Casinò non può essere ricondotta a una vicenda di un partito. Tutti i dati devono essere oggetto di riflessioni profonde perché manca la chiarezza. Si vuole fare chiarezza? Abbiamo gli strumenti e i percorsi adatti come la revisione contabile.”
Nella replica, l’Assessore alle Partecipazioni regionali Marguerettaz, ha ribadito che l’indagine sui conti è stata fatta a tappeto e non a campione e ha risposto alle diverse dichiarazioni dei Consiglieri intervenuti nel dibattito.
“Il dossier Bo ha sollevato una serie di questioni che poco hanno a che vedere con la sostanza. Il lavoro fatto ha permesso di far cessare una serie di anomalie e oggi siamo nella condizione di ripartire.”
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) ha detto che la relazione “è indegna di questo Consiglio” e che “i fatti interni all’Union Valdôtaine non possono entrare in Consiglio e tenere in ostaggio la Valle d’Aosta”. Ha quindi criticato il comportamento del gruppo Gauche Valdôtaine-DS che “oggi critica scelte che quando era in maggioranza ha sempre avvallato.”
Dopo l’intervento del Presidente della Regione Caveri, che ha ribadito “che nessun rallentamento o omissione sono avvenuti”, sono state respinte le Risoluzioni della Casa delle Libertà e dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste.
Il Consiglio riprenderà i suoi lavori nel pomeriggio alle ore 15.30.
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Il Presidente della IV Commissione, Renato Praduroux, ha affermato che “dall’esito delle audizioni e dalla successiva analisi svolta in Commissione, risulta una mancanza di chiarezza nelle procedure di gestione adottate dalla Casa da gioco. Emerge, in sostanza, un quadro confuso per quanto attiene i meccanismi impostati e le azioni di gestione. Ribadisco la convinzione, maturata dalle audizioni e dai documenti ottenuti, circa la difficoltà di interpretare la realtà che ci è stata presentata a causa della contraddittorietà delle diverse versioni.”
Il capogruppo dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste, Dina Squarzino: “Un dossier che nel tempo si è sgonfiato e si è rivelato un insieme di informazioni, di dati e di giudizi parziali che nella maggior parte dei casi sono risultati anche contrastanti. La Commissione ha lavorato bene ed è giunta a cogliere il nodo politico della questione che non è stato riportato nella relazione. Non c’è una valutazione politica sulla finalità del dossier. Non è un dossier conoscitivo, ma politico.”
Il Consigliere Emilio Rini (Union Valdôtaine) ha sottolineato che “Non si possono trarre delle conclusioni circa le responsabilità presunte. L’obiettivo che si pensava di ottenere non è stato centrato. Anzi, si è aggiunta altra confusione. Le campionature sono state casuali e su un limitato periodo di gestione, che non può dare un quadro completo. Non saremo in grado di esprimere giudizi fino alle determinazioni delle diverse autorità. Il nostro compito adesso è quello di prendere coscienza che le entrate del Casinò diminuiscono, cercare le cause per arrivare a strategie in grado di rilanciarlo. Sulla Casa da gioco, negli ultimi tredici anni, non ho mai sentito parlare da parte della maggioranza di una concreta volontà di privatizzazione. Lo stesso Marguerettaz ha sempre difeso la gestione pubblica, salvo cambiare idea a sorpresa adesso. Sarebbe stato più utile pensarci prima. Le dichiarazioni dell’Assessore Marguerettaz mi hanno sconcertato.”
Per il Consigliere segretario Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) “a distanza di anni diverse delle nostre denunce hanno trovato sostanza e quindi un po’ di verità su quello che abbiamo sempre denunciato c’è. La politica cosa fa in questa regione? Chiediamo che la politica dia un segno e decida qualcosa. Il lavoro della Commissione doveva esserci, anche se ancora insufficiente. Non basta avere le motivazioni politiche, occorre arrivare a delle soluzioni. Queste risultanze della Commissione non sono sufficienti. È stato impossibile effettuare un’indagine organica e completa sulle criticità presenti nel dossier. Per questo presentiamo una Risoluzione che impegni la Giunta a incaricare una primaria società di revisione a effettuare un esame approfondito della situazione contabile e gestionale della Gestione straordinaria dal 1997 al 2002.”
Il Vicepresidente del Consiglio Giulio Fiou (Gauche Valdôtaine-DS) ha detto che “non erano chiari gli obiettivi di quell’approfondimento. Sui contenuti, l’analisi del dossier evidenzia metodi di gestione approssimativi, mentre sul merito dei dati contenuti, le audizioni non hanno aiutato a chiarire la sostanza dei problemi. La precarietà delle analisi e delle contestazioni, ci portano a pensare a quale finalità si è posta per una tale iniziativa. Lo strumento usato dall’Assessore non è stato opportuno. Si è fatta un’indagine sommaria anziché fare un’analisi seria da cui predisporre un programma puntuale di riorganizzazione del Casinò. L’attacco alla Gestione straordinaria è stato incredibile, quando la stessa è stata voluta allora dalla stessa forza politica dell’Assessore. Quale finalità si è voluta seguire con il dossier? Il dossier è stato funzionale al cambio della guardia per l’egemonia del Casinò?”
Il capogruppo della Fédération Autonomiste, Claudio Lavoyer, ha precisato che “la relazione evidenzia diversi aspetti negativi. Riteniamo che la relazione sia una brutta pagina della storia politica della Valle d’Aosta, figlia di un certo momento di tensioni. Evidenzia, inoltre, come sia stato sollevato un grande polverone per nascondere altre problematiche. Diamo un giudizio positivo sulla relazione perché è equilibrata, e ha raggiunto le finalità che si era preposta. Da questo dossier l’augurio è che si possa ripartire per una nuova fase più costruttiva.”
Per la Consigliere Adriana Viérin (Union Valdôtaine) “Condivido la quasi totalità dell’intervento del Consigliere Rini. Per diversi anni si è perso tempo a cercare i colpevoli. L’Assessore è responsabile di tutte le scelte effettuate. Ho più volte chiesto in questa legislatura di fare il punto sulla situazione della maggioranza e del gruppo dell’Union Valdôtaine, senza alcun risultato. Sulla privatizzazione, la scelta non è mai stata presa in considerazione, salvo poi ascoltare l’Assessore Marguerettaz nell’ultimo congresso del Movimento che si è dichiarato a favore di tale soluzione. Quando ci si occuperà seriamente di questo argomento? Aspettiamo delle soluzioni concrete.”
Il capogruppo della Casa delle Libertà, Dario Frassy, ha quindi ribadito che “alcune e ulteriori riflessioni oltre a quelle contenute nella relazione, devono essere fatte. Il Casinò rappresenta una questione vitale per la Valle d’Aosta, considerati gli interessi che si muovono intorno. La vicenda del Casinò non può essere ricondotta a una vicenda di un partito. Tutti i dati devono essere oggetto di riflessioni profonde perché manca la chiarezza. Si vuole fare chiarezza? Abbiamo gli strumenti e i percorsi adatti come la revisione contabile.”
Nella replica, l’Assessore alle Partecipazioni regionali Marguerettaz, ha ribadito che l’indagine sui conti è stata fatta a tappeto e non a campione e ha risposto alle diverse dichiarazioni dei Consiglieri intervenuti nel dibattito.
“Il dossier Bo ha sollevato una serie di questioni che poco hanno a che vedere con la sostanza. Il lavoro fatto ha permesso di far cessare una serie di anomalie e oggi siamo nella condizione di ripartire.”
Il Consigliere Massimo Lattanzi (La Casa delle Libertà) ha detto che la relazione “è indegna di questo Consiglio” e che “i fatti interni all’Union Valdôtaine non possono entrare in Consiglio e tenere in ostaggio la Valle d’Aosta”. Ha quindi criticato il comportamento del gruppo Gauche Valdôtaine-DS che “oggi critica scelte che quando era in maggioranza ha sempre avvallato.”
Dopo l’intervento del Presidente della Regione Caveri, che ha ribadito “che nessun rallentamento o omissione sono avvenuti”, sono state respinte le Risoluzioni della Casa delle Libertà e dell’Arcobaleno Vallée d’Aoste.
Il Consiglio riprenderà i suoi lavori nel pomeriggio alle ore 15.30.