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Comunicato n° 542 del 3 ottobre 2024
Interpellanza sulla legge sull'edilizia residenziale pubblica
Con quali tempistiche sarà modificata la legge sull'edilizia residenziale pubblica? È quanto ha chiesto il gruppo Forza Italia con un'interpellanza illustrata nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024.
«La Giunta ha istituito un tavolo di lavoro ad hoc, assegnando all'Università della Valle d'Aosta gli indirizzi per la redazione delle modifiche alla legge regionale n. 3/2013 - ha ricordato il Consigliere Mauro Baccega -. Indirizzi che, nonostante le nostre numerose sollecitazioni, non sono mai stati resi noti. Chiediamo quindi di conoscere quante riunioni del tavolo di lavoro si sono tenute tra il 2023 e il 2024, quali gli indirizzi assegnati all'UniVdA, quando sarà presentata al Consiglio Valle la nuova legge.»
L'Assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha specificato che «la revisione della legge è stata strutturata in modo da analizzare e comprendere la complessità del disagio socio abitativo che investe persone e famiglie nel complesso della loro vita. La nuova norma disciplinerà tanti aspetti come l'emergenza abitativa, il sostegno alla locazione, l'edilizia convenzionata, i mutui, la morosità incolpevole, i supporti e i servizi dell'abitare. Il tavolo misto tecnico-politico che svolge principalmente un ruolo di indirizzo per la revisione della legge si è riunito ad aprile 2023 e a febbraio 2024 e il prossimo incontro è previsto per la fine di questo mese di ottobre in modo da poter disporre della prima sintesi di parte del lavoro di ricerca svolto dall'università della Valle d'Aosta. Seguirà quindi la presentazione del documento, entro l'autunno, in quinta Commissione. Oltre agli incontri del tavolo si sono susseguiti anche numerosi incontri tra i tecnici, le strutture regionali, l'università e Arer e di confronto con altre realtà territoriali.»
«La ricerca dell'Università riguarda lo studio e l'analisi del fenomeno del disagio abitativo in Valle d'Aosta e si sviluppa su due fasi principali - ha chiarito l'Assessore - La prima fase è focalizzata alla raccolta e all'analisi dei dati relativi al disagio socio abitativo con l'obiettivo di fornire un quadro aggiornato della situazione da cui partire per analizzare in maniera puntuale i bisogni e per individuare i punti di forza e di debolezza delle misure di intervento regionale già esistenti. Inoltre, l'analisi comparativa con modelli di intervento adottati in altri territori consente di valutare l'efficacia delle politiche e interventi attuati in contesti esterni. Nella seconda fase il progetto entrerà in una modalità più operativa elaborando indicazioni e soluzioni per la ridefinizione delle misure di contrasto al disagio abitativo. Questa parte del progetto include anche una prima valutazione di impatto finanziario e sociale delle proposte politiche sviluppate. Il progetto, della durata di un anno, mira a fornire un supporto scientifico e giuridico delle attività legislative della Regione, inclusa la predisposizione di una bozza di revisione della legge regionale 3/2013. La ricerca è svolta in collaborazione con le istituzioni territoriali pubbliche, con il Dipartimento politiche sociali e con l'Arer. Produrremo un rapporto tecnico in modo da condividere le informazioni raccolte che saranno propedeutiche all’aggiornamento della normativa e che fornirà un'analisi dettagliata e aggiornata della situazione abitativa della regione e sarà fondamentale per definire le politiche future, migliorare l'efficacia degli interventi esistenti.»
«Abbiamo 542 nuclei in graduatoria Erp e 77 in mobilità e speriamo che questo approccio multidisciplinare sia opportunamente sviluppato consentendo di costruire il meglio del "progetto casa Valle d'Aosta" - ha replicato il Consigliere Baccega -. Attualmente, non si riesce a trovare in locazione un alloggio sul mercato privato: se non costruiamo alloggi di edilizia residenziale pubblica avremo gente che dorme in auto. L'edilizia convenzionata ha canoni di locazione improbi per la fascia di utenza a cui è destinata. Speriamo che questa norma giunga prima della fine di questa Legislatura e attendiamo gli atti e i documenti che ci serviranno per portare avanti gli opportuni approfondimenti in Commissione.»
LT