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Comunicato n° 539 del 3 ottobre 2024

Interpellanza sul bonus docenti

 

Con un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024, l'Aula ha nuovamente affrontato la questione del bonus docenti da 500 euro per la formazione.

«In Valle non si utilizza lo stesso sistema del resto del Paese, ma è stata attivata una piattaforma regionale da utilizzare per la procedura di rendicontazione - ha ricordato la Consigliera Chiara Minelli -. Più volte sono stati evidenziati i limiti e le criticità di questo strumento che continua a dimostrare una scarsa efficienza, con tempi interminabili di inserimento dei dati degli scontrini e di altri giustificativi di spesa. Viste le continue e diffuse segnalazioni da parte di docenti e personale esasperati, chiediamo se vi sia l'intenzione di affrontare in modo più incisivo la problematica per assicurare agli insegnanti valdostani le stesse condizioni e opportunità che sul territorio nazionale hanno i loro colleghi per la fruizione del bonus docenti

«A livello regionale il problema riguarda solo un aspetto legato alla rendicontazione mentre, a livello nazionale, “le condizioni e opportunità” dei docenti che fruiscono del bonus sono sicuramente più critiche, visto che la Carta non è accessibile ai precari (mentre noi l’abbiamo estesa anche a loro) e l’importo di 500 euro potrebbe subire una decurtazione a causa della riduzione dello stanziamento di fondi operato dallo Stato nell’intento di recuperare risorse per altri usi - ha sottolineato l'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz -. Le specificità introdotte dalla legge regionale n. 18/2016 di armonizzazione della norma nazionale con il nostro ordinamento scolastico hanno consentito di attivare una modalità di fruizione diversa rispetto a quella messa in atto dal Ministero dell’istruzione. Si è ritenuto, infatti, che, a livello regionale, dovesse essere reso disponibile un applicativo online che consentisse ai docenti non solo di operare presso gli esercizi registrati (ad esempio attraverso l’utilizzo della tessera sanitaria), ma anche di caricare la documentazione contabile proveniente da esercizi situati al di fuori del territorio regionale e soprattutto all’estero. Segnalo che questa è una peculiarità della nostra regione e una precisa scelta politica. Negli anni, le segnalazioni da parte di docenti sulla complessità della procedura da seguire per la rendicontazione sono diminuite in modo significativo e le dichiarazioni rese correttamente si attestano intorno al 90% circa. Proprio quest'anno sono state apportate ulteriori modifiche di comunicazione e di “allerte”, per supportare i docenti nelle varie fasi di caricamento dei giustificativi e di rendicontazione. Se il rendiconto è privo di giustificativi (cosa che accade se il docente vuole cumulare l’intero importo rinviandolo all’anno scolastico successivo) il sistema presenta, all’atto dell’inserimento di un rendiconto vuoto, un messaggio di allerta. Questo è stato ideato come “rappel” per chi caricava i giustificativi nella sezione non opportuna. Per i docenti supplenti (al 30 giugno e 31 agosto), che non possono cumulare alcun importo, ma che abbiamo deciso in Valle d’Aosta abbiano diritto al bonus annuale, compare un messaggio nella rendicontazione che ricorda questa disposizione. Inoltre, ai docenti che avevano commesso degli errori nel caricamento delle spese e che avevano già confermato la chiusura dell’operazione prima del 31 agosto, è stata data la possibilità di riaprire la pratica per sanare l’errore, qualora le operazioni di controllo da parte delle segreterie scolastiche e/o dei revisori dei conti non fossero già state effettuate. Un’ulteriore attenzione per i docenti nella convinzione che possibilmente tutti debbano poter usufruire del bonus docenti, che, ricordo, è un beneficio che si riverbera positivamente sugli studenti

La Consigliera Minelli si è detta sconfortata «nell'ascoltare quanto ci è già stato risposto più volte e in più occasioni. Non neghiamo che la Regione si sia attivata per la soluzione delle criticità legate all'aspetto comunicativo. Il problema però è un altro: è legato alla procedura, esageratamente lenta, lunga e farraginosa. Non servono a molto in questo senso i tutorial - e ci sarà un motivo se durano dieci minuti l'uno!  Bisogna rivedere l'intero sistema: è quello che non funziona. Prendete atto che questa piattaforma non va bene; la Regione ha fatto un errore con la legge 18/2016? Sì! E allora si deve rimediare. Ma perché perseverare su questa via?»

LT