Info Conseil

Comunicato n° 538 del 3 ottobre 2024

Interpellanza sull'organizzazione scolastica

 

L'avvio dell'anno scolastico 2024-2025 è tornato all'attenzione del Consiglio con un'interpellanza illustrata dal gruppo Progetto Civico Progressista nella seduta consiliare del 3 ottobre 2024.

In particolare, la Capogruppo Erika Guichardaz ha voluto conoscere «la motivazione e l'indicazione fornita dalla Sovraintendenza agli studi rispetto all'abbandono del "periodo unico" (che prevede la soppressione della valutazione degli studenti tri/quadrimestrale); le motivazioni dei decreti di rettifica riguardanti la "mobilità docenti" rispetto alle utilizzazioni ottenute senza essere presenti nell'elenco dei convocati. E ancora: perché l’Università della Valle d’Aosta non ha attivato alcun corso per i docenti per il conseguimento dell'abilitazione?»

L'Assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha specificato che «il disegno di legge in materia di valutazione degli studenti, approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati a fine settembre, precisa che la valutazione dovrà essere periodica e finale (primo e secondo periodo). Le modalità di valutazione saranno definite da specifica ordinanza ministeriale, che dovrebbe essere emanata a breve. Nel frattempo, i Collegi dei docenti, nell'ambito della loro autonomia organizzativa, amministrativa e didattica, non hanno più adottato la sperimentazione del "periodo unico", deliberando la scansione temporale più rispondente alla realtà degli studenti (ad es. quadrimestre, trimestre...).»

In merito alla "mobilità docenti", l'Assessore ha fatto presente che i decreti di rettifica «fanno riferimento a due casi completamente diversi: nel primo caso, vi è stato un errore nell'indirizzo di ricezione della domanda; nel secondo, che riguarda un posto di sostegno, al termine della procedura, su un posto rimasto disponibile, si è ritenuto opportuno confermare nell'utilizzazione il precedente docente.»

Sulla formazione dei docenti, l'Assessore ha ricordato che «a ottobre 2023, a fronte della complessità organizzativa dei percorsi e delle risorse a disposizione, l'Università della Valle d'Aosta ha valutato quale unica soluzione percorribile per contribuire alle nuove modalità di formazione degli insegnanti la costituzione di un centro per l’erogazione dei percorsi in forma aggregata. A novembre 2023, è stato costituito il Centro interregionale per la formazione degli insegnanti secondari (Cifis), cui aderiscono, oltre all'UniVdA, diversi atenei piemontesi. Ad aprile 2024, il Ministero dell'università ha adottato i decreti di autorizzazione dei posti. A maggio, è stato emanato dall’Università di Torino, in qualità di Istituzione capofila, il bando per l’ammissione dei candidati ai percorsi del Cifis, ma per ragioni di complessità dell'iter di attivazione dei nuovi percorsi, non è stato possibile prevedere una riserva di posti a favore di candidati residenti in Valle per l'anno accademico 2023-2024. Per il 2024-2025, il Ministero non ha ancora fornito indicazioni in merito all'attivazione di percorsi di formazione, ma si assicura l'impegno dell'UniVdA a richiedere una riserva di posti a favore di candidati residenti in Valle nell'ambito dei percorsi Cifis nonché a valutare l'eventuale erogazione di parte delle attività formative presso l'ateneo.»

«Siamo più realisti del re e più a destra del Ministro Valditara - ha commentato la Capogruppo Erika Guichardaz -: prima ancora che ci fosse il decreto e l'ordinanza circa la definizione di nuove indicazioni, abbiamo già dato le linee da intraprendere. Ha senso smantellare un sistema che da due anni avevamo messo in piedi in via sperimentale senza neanche verificare se abbia funzionato o meno? Sui percorsi di formazione, capiamo le difficoltà dell'Università nel metterli in piedi, ma ci auguriamo che per il prossimo anno scolastico ci sia una presa di coscienza per permettere ai docenti di lavorare in tranquillità. Sui due casi riguardanti i decreti di rettifica, torneremo e invitiamo l'Assessore ad approfondire perché quanto è avvenuto è gravissimo. Docenti che hanno sbagliato indirizzo mail o che addirittura non hanno compilato la domanda hanno ottenuto l'utilizzazione. Nel tempo gli errori si sono pagati con la cancellazione dalle graduatorie o lo spostamento dalla propria sede. Questo precedente è grave e se si invoca la continuità didattica, questa dovrà essere per tutti gli insegnanti e non solo per alcuni. Faremo ulteriori approfondimenti.»

SC