Info Conseil
Comunicato n° 233 del 12 luglio 2006
INTERROGAZIONE E INTERPELLANZA SUL FUTURO DELLO STABILIMENTO TECDIS DI CHATILLON
Adunanza del Consiglio regionale
I Consiglieri Ugo Venturella (Arcobaleno Vallée d’Aoste) ed Enrico Tibaldi (La Casa delle Libertà) hanno presentato rispettivamente un’interrogazione e un’interpellanza sul futuro dello stabilimento e delle maestranze della Tecdis di Châtillon.
Per il Consigliere Tibaldi, nell’illustrare l’iniziativa, “le aspettative sono diventate delusioni. Ci sono famiglie che sono fortemente preoccupate perché hanno confidato nelle parole che avete pronunciato. Il sogno è svanito e ci sono 240 persone fortemente adirate.”
L’Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, ha risposto che “oggi ci troviamo di fronte alla filosofia del privato. La sensazione che avevamo avuto dal Presidente della Nakam, Odagyma, era positiva perché in più occasioni ci aveva manifestato un interesse per gli interessi sociali.”
Ha poi fatto una breve cronistoria della situazione della Tecdis.
“La Nakam, dopo alcuni incontri, ci ha comunicato che il business per loro non c’era e non erano più interessati all’acquisto, ha precisato La Torre. Ci sarà un ulteriore incontro con il Presidente della società per il 28 luglio prossimo per valutare se ci sono altri margini di interesse per i giapponesi in Valle d’Aosta. Per il futuro, intendiamo sollecitare il Ministro Bersani per ottenere un ulteriore altro bando di gara per la Tecdis. Un altro obiettivo è quello di andare a promuovere ulteriormente la Tecdis per avere dei possibili acquirenti. Porteremo poi avanti delle norme legislative più chiare in grado di sostenere le aziende in difficoltà.”
Nella replica, il Consigliere Venturella ha posto l’accento sulla difesa dei diritti dei lavoratori.
“Il problema è che la legge regionale sull’anticipazione prevista in questi casi, ha affermato, non vale per questi lavoratori. Dovremmo occuparci del reddito di cittadinanza, in modo che ai lavoratori sia garantito il loro reddito. Questa potrebbe essere una soluzione.”
Per Tibaldi “avete creato i presupposti affinché non ci fosse un candidato al bando d’asta. Avete creato i presupposti per una turbativa d’asta in questa situazione. Non si può gestire la cosa pubblica in maniera disinvolta e incauta.
“Adesso bisogna spiegare bene i motivi del rifiuto giapponese.”
Il Consiglio riprenderà i lavori domani mattina, giovedì 13 luglio, alle ore 9.00.
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Per il Consigliere Tibaldi, nell’illustrare l’iniziativa, “le aspettative sono diventate delusioni. Ci sono famiglie che sono fortemente preoccupate perché hanno confidato nelle parole che avete pronunciato. Il sogno è svanito e ci sono 240 persone fortemente adirate.”
L’Assessore alle Attività produttive, Leonardo La Torre, ha risposto che “oggi ci troviamo di fronte alla filosofia del privato. La sensazione che avevamo avuto dal Presidente della Nakam, Odagyma, era positiva perché in più occasioni ci aveva manifestato un interesse per gli interessi sociali.”
Ha poi fatto una breve cronistoria della situazione della Tecdis.
“La Nakam, dopo alcuni incontri, ci ha comunicato che il business per loro non c’era e non erano più interessati all’acquisto, ha precisato La Torre. Ci sarà un ulteriore incontro con il Presidente della società per il 28 luglio prossimo per valutare se ci sono altri margini di interesse per i giapponesi in Valle d’Aosta. Per il futuro, intendiamo sollecitare il Ministro Bersani per ottenere un ulteriore altro bando di gara per la Tecdis. Un altro obiettivo è quello di andare a promuovere ulteriormente la Tecdis per avere dei possibili acquirenti. Porteremo poi avanti delle norme legislative più chiare in grado di sostenere le aziende in difficoltà.”
Nella replica, il Consigliere Venturella ha posto l’accento sulla difesa dei diritti dei lavoratori.
“Il problema è che la legge regionale sull’anticipazione prevista in questi casi, ha affermato, non vale per questi lavoratori. Dovremmo occuparci del reddito di cittadinanza, in modo che ai lavoratori sia garantito il loro reddito. Questa potrebbe essere una soluzione.”
Per Tibaldi “avete creato i presupposti affinché non ci fosse un candidato al bando d’asta. Avete creato i presupposti per una turbativa d’asta in questa situazione. Non si può gestire la cosa pubblica in maniera disinvolta e incauta.
“Adesso bisogna spiegare bene i motivi del rifiuto giapponese.”
Il Consiglio riprenderà i lavori domani mattina, giovedì 13 luglio, alle ore 9.00.