Info Conseil
Comunicato n° 232 del 12 luglio 2006
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZA SULL’OPERATIVITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CASINO DI SAINT-VINCENT
Il Consiglio di Amministrazione della Casa da gioco di Saint-Vincent e le problematiche a esso connesse, sono stati oggetto di due interrogazioni, della Consigliera Squarzino (Arcobaleno Vallée d’Aoste) e del Consigliere segretario Tibaldi (La Casa delle Libertà) , e di una interpellanza del Consigliere Bortot (Arcobaleno Vallée d’Aoste).
Il Consigliere Bortot nel presentare l’iniziativa, ha affermato che “i problemi che sono emersi nell’audizione in Commissione del Consiglio di amministrazione, sono molto preoccupanti. Sarebbe opportuno in questa situazione, anziché acquisire il Billia, prevedere altre forme di sostegno dei lavoratori e che il Billia lo rivalutino gli attuali proprietari. Chiediamo, per questo, la sospensione dell’acquisto della struttura.”
L’Assessore alle Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, nel rispondere a Squarzino, ha detto di non conoscere i motivi di dissenso all’interno del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.A..
“Il clima di conflittualità non è un problema, è preoccupante l’atteggiamento che viene tenuto da parte dei Consiglieri di amministrazione. Per quello che riguarda le eventuali azioni, abbiamo previsto un incontro con i rappresentanti del Consiglio di amministrazione per avere un confronto.”
“Per rispondere a Tibaldi, ha proseguito Marguerettaz, come Giunta riteniamo che non sia positivo un clima conflittuale, e cercheremo di capire in un prossimo incontro quali possono essere gli intendimenti e le soluzioni.”
Nel rivolgersi a Bortot, l’Assessore Marguerettaz ha quindi affermato che “Il Consiglio di Amministrazione è in carica da circa 5 mesi e mentre a livello comportamentale avrei delle forti riserve su alcuni atteggiamenti individuali, sulla bontà delle strategie chiederei più pacatezza nel dare giudizi stroncanti. Ci deve essere la necessità di avere un periodo più lungo per poter emettere sentenze. Questo Consiglio di Amministrazione ha delle forti competenze e professionalità e può fare un buon lavoro. Per l’acquisto del Billia, ritengo che sia indispensabile per tutta una serie di progetti e attività. Per la cifra di acquisto, mi attengo alle perizie. Il Grand Hotel Billia non in funzione, porterebbe a un decremento dei proventi molto importante.”
Nella replica, Squarzino ha detto che “il problema è grande e grave ed è dimostrato dalla riunione che la Giunta ha previsto con il Consiglio di Amministrazione.”
Il Consigliere Tibaldi ha quindi sottolineato che “l’aspetto comico della situazione è che l’Assessore rappresenta anche il socio di maggioranza della Casinò S.p.A.. Dalla riunione della Commissione è emerso chiaro che non c’è uniformità di vedute. Ora, quale è la linea di azione che volete dare al Consiglio di Amministrazione? Avete aspettato tutti questi mesi per sapere cosa succede?”
Per Bortot, “non siamo pregiudizialmente contrari all’acquisto del Billia, ma chiediamo di aspettare anziché comprarlo a quelle cifre. Non si regalano 58 milioni di euro con il rischio di un contenzioso che bloccherà la struttura. I problemi di rilancio del Casinò, poi, sono tutti interni alla gestione stessa della Casa da gioco.”
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Il Consigliere Bortot nel presentare l’iniziativa, ha affermato che “i problemi che sono emersi nell’audizione in Commissione del Consiglio di amministrazione, sono molto preoccupanti. Sarebbe opportuno in questa situazione, anziché acquisire il Billia, prevedere altre forme di sostegno dei lavoratori e che il Billia lo rivalutino gli attuali proprietari. Chiediamo, per questo, la sospensione dell’acquisto della struttura.”
L’Assessore alle Partecipazioni regionali, Aurelio Marguerettaz, nel rispondere a Squarzino, ha detto di non conoscere i motivi di dissenso all’interno del Consiglio di Amministrazione della Casinò S.p.A..
“Il clima di conflittualità non è un problema, è preoccupante l’atteggiamento che viene tenuto da parte dei Consiglieri di amministrazione. Per quello che riguarda le eventuali azioni, abbiamo previsto un incontro con i rappresentanti del Consiglio di amministrazione per avere un confronto.”
“Per rispondere a Tibaldi, ha proseguito Marguerettaz, come Giunta riteniamo che non sia positivo un clima conflittuale, e cercheremo di capire in un prossimo incontro quali possono essere gli intendimenti e le soluzioni.”
Nel rivolgersi a Bortot, l’Assessore Marguerettaz ha quindi affermato che “Il Consiglio di Amministrazione è in carica da circa 5 mesi e mentre a livello comportamentale avrei delle forti riserve su alcuni atteggiamenti individuali, sulla bontà delle strategie chiederei più pacatezza nel dare giudizi stroncanti. Ci deve essere la necessità di avere un periodo più lungo per poter emettere sentenze. Questo Consiglio di Amministrazione ha delle forti competenze e professionalità e può fare un buon lavoro. Per l’acquisto del Billia, ritengo che sia indispensabile per tutta una serie di progetti e attività. Per la cifra di acquisto, mi attengo alle perizie. Il Grand Hotel Billia non in funzione, porterebbe a un decremento dei proventi molto importante.”
Nella replica, Squarzino ha detto che “il problema è grande e grave ed è dimostrato dalla riunione che la Giunta ha previsto con il Consiglio di Amministrazione.”
Il Consigliere Tibaldi ha quindi sottolineato che “l’aspetto comico della situazione è che l’Assessore rappresenta anche il socio di maggioranza della Casinò S.p.A.. Dalla riunione della Commissione è emerso chiaro che non c’è uniformità di vedute. Ora, quale è la linea di azione che volete dare al Consiglio di Amministrazione? Avete aspettato tutti questi mesi per sapere cosa succede?”
Per Bortot, “non siamo pregiudizialmente contrari all’acquisto del Billia, ma chiediamo di aspettare anziché comprarlo a quelle cifre. Non si regalano 58 milioni di euro con il rischio di un contenzioso che bloccherà la struttura. I problemi di rilancio del Casinò, poi, sono tutti interni alla gestione stessa della Casa da gioco.”