Info Conseil

Comunicato n° 525 del 2 ottobre 2024

Interpellanza sulle norme di pubblica sicurezza applicate alla Polizia locale

 

Con un'interpellanza presentata nella seduta consiliare del 2 ottobre 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha segnalato la necessità di adottare una linea comune su tutto il territorio regionale in materia di pubblica sicurezza rispetto al personale di polizia locale.

«L'associazione professionale della polizia locale d'Italia ha inviato una lettera al Comune di Courmayeur con cui mette in mora il Comune affinché provveda a dotare la Polizia locale di arma da sparo, così come anche richiesto dal Comando stesso che ha evidenziato episodi in cui è stata posta a serio rischio l'incolumità degli operatori di Pl - ha riferito il Consigliere Claudio Restano -. Courmayeur è un comune fortemente turistico, con una popolazione fluttuante che raggiunge anche le 30mila presenze, oltre a essere una zona strategica di transito verso la Francia e, unitamente al fatto che anche nella nostra regione è stato rilevato un aumento generale delle denunce di reati, è necessario riflettere approfonditamente sulle esigenze manifestate dalla Polizia locale, estendendo il ragionamento a tutto il territorio valdostano. Il consigliere evidenzia come la giurisprudenza amministrativa ha affermato che la dotazione dell'arma di servizio ad un agente delle P.L. sia un diritto soggettivo e la sua violazione è lesiva in modo rilevante. Chiediamo quindi al Presidente-Prefetto se intende adottare e promuovere una linea comune sull'intero territorio regionale, relativamente alla sicurezza pubblica e alle funzioni del personale di Polizia locale in possesso della qualifica di Agente di pubblica sicurezza; se intende rilasciare il porto d'armi al personale di Pl di Courmayeur

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha precisato che «le attribuzioni prefettizie attinenti all’ordine e alla sicurezza pubblica sono estranee alla competenza degli organi regionali, ivi compresa quella richiamata dall’interpellanza. Non spetta dunque al Presidente della Regione il seguito di quanto previsto dal Regolamento sull'armamento della Polizia locale (decreto n. 145/1987) e peraltro non risulta nemmeno che ci siano, ad oggi, evidenze dei “motivi particolari di sicurezza” o di “indici locali di criminalità” previsti dalla norma. L'istanza riguardante la Polizia locale di Courmayeur è stata giustamente rivolta al Comune, visto che il Sindaco è allo stesso tempo l’autorità di pubblica sicurezza sul territorio e il datore di lavoro del personale di Pl. Nel mese di dicembre 2023 il Consiglio comunale di Courmayeur ha deliberato sulla dotazione di armamento della polizia, inserendo le bombolette di spray urticante. Questa modifica è stata ritenuta adeguata dal Comune, in ragione: dei limitati interventi svolti sul territorio nel 2023, di cui solo un paio riferiti all’ordine pubblico; del fatto che sul territorio non risultano esservi particolari attività criminali e/o malavitose e non sono stati riscontrati episodi di aggressione o episodi di particolare violenza. Inoltre, la presenza del Traforo fa sì che a Courmayeur siano presenti la Polizia di frontiera, la Stradale, la Guardia di Finanza e, da qualche anno, anche l’Esercito per presidiare la via di traffico internazionale del Monte Bianco, oltre alla stazione dei Carabinieri che sono operativi ogni giorno dell’anno e nell’arco delle 24 ore e non limitatamente all’orario diurno che caratterizza il normale servizio della Polizia locale. I reati di particolare rilievo denunciati, quali violenze, lesioni dolose, furti e rapine, avvengono e sono avvenuti principalmente in fascia serale e notturna, pur intervenendo i militari anche in fascia diurna, ad esempio sui sinistri stradali

Il Consigliere Restano ha replicato che contrariamente a quanto sostenuto dal Presidente «è capitato che la Polizia locale di Courmayeur sia stata chiamata a intervenire su richiesta delle forze dell'ordine: ciò significa che c'è la necessità del loro intervento in qualità di agenti di pubblica sicurezza. Rispetto alla dotazione dell'armamento, in Valle d'Aosta ci sono più pesi e più misure con Comuni con le stesse caratteristiche di quello ai piedi del monte Bianco che hanno optato per dotare di arma da fuoco il personale di Pl. Per Courmauyeur il rischio rimane latente: il Presidente della Regione è informato della situazione e, in caso di incidenti, avrà la sua parte di responsabilità, visto che non ha ritenuto opportuno dotare gli operatori di un adeguato presidio di sicurezza. Lo spray urticante non ci pare sufficiente e, per altro, la Polizia locale non l'ha ancora ricevuto. Più che un palliativo, si tratta di una presa in giro.»

LT