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Comunicato n° 500 del 19 settembre 2024

Interpellanza sul patrocinio della Consigliera di parità a eventi dell'Aosta Pride

 

Il supporto e il patrocinio riconosciuti dalla Consigliera di parità a eventi organizzati nell'ambito dell'Aosta Pride è stato oggetto di dibattito nella seduta consiliare del 19 settembre 2024 con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Le azioni del Consigliere di parità veicolano l'immagine della Regione - ha premesso il Capogruppo Andrea Manfrin -. Rileviamo che le locandine che pubblicizzano gli eventi dell'Aosta Pride indicano che sono stati realizzati anche con il sostegno e il contributo di questa figura istituzionale e dell'UniVdA. Chiediamo quindi che ci venga spiegato in cosa consiste il "supporto" fornito alle varie iniziative e se il Governo regionale condivida gli eventi supportati e patrocinati dal Consigliere di parità e dall'Università della Valle d'Aosta. Vorremmo anche capire se il supporto e il patrocinio ad attività politicamente orientate o a personalità che, fra le altre cose, hanno sviluppato un preciso stile musicale definendolo “Porn Groove” con collaborazioni con siti pornografici, rientri nella mission istituzionale dei soggetti che lo hanno concesso.»

L'Assessore al lavoro, Luigi Bertschy, ricordando che «la Consigliera di Parità ha una sua autonomia funzionale e decisionale», ha letto quanto da lei riportato sul patrocinio di eventi in programma durante l'Aosta Pride: «Questa manifestazione è espressione di apprezzamento per iniziative di sicuro interesse generale di tipo musicale, artistico, cinematografico e teatrale nonché per una serie di conferenze volte a promuovere la cultura dell'inclusione sociale e a sensibilizzare la comunità locale sui temi della lotta alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale, sull'identità e sull'espressione di genere degli individui e del riconoscimento dei diritti fondamentali di tutti gli individui al fine di garantire il loro pieno sviluppo della personalità. Come Consigliera di parità ho ritenuto che l'iniziativa "Aosta Pride" deve essere qualificata come attività di inclusione sociale e di promozione culturale del rifiuto di ogni discriminazione, per cui il patrocinio si rivela coerente con le mie finalità istituzionali e in particolare con l'attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro e la diffusione della conoscenza di buone prassi e attività di informazione culturale su problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni. L'attività di sostegno fornita consiste nel sostenere, a livello di promozione attraverso canali social, alcune iniziative e nel supportare il Comitato organizzazione per alcuni eventi attraverso la società che gestisce servizi di comunicazione

«Non compete al Governo fornire giudizi di valore sull'agire dell'Università della Valle d'Aosta e della Consigliera di parità - ha aggiunto Bertschy -. Condividiamo comunque le decisioni che vengono assunte a favore della libertà di espressione e a contrasto di ogni discriminazione. È possibile per il Consiglio regionale avviare un confronto con la Consigliera di parità che, come previsto dal regolamento è tenuta alla stesura di una relazione sulle attività svolte in corso d'anno che sarà sicuramente presentata anche alle Commissioni consiliari competenti.»

Il Capogruppo Manfrin ha ribadito che «si tratta di appuntamenti - è il caso di dirlo - "travestiti" da eventi culturali che di fatto, invece sono l'occasione per fare propaganda politica come quello di una drag queen che, in associazione proprio con un partito politico, ha lanciato il "DragTivism Tour Italia" per raccontare l'importanza dell'attivismo drag, oppure l'ennesimo appuntamento con letture di fiabe per bambini dai 6 ai 10 anni per veicolare l'ideologia gender. Particolarmente riprovevole è l'evento con tale Immanuel Casto, che vanta canzoni in cui si promuove la pedofilia, è ideatore di giochi da tavolo censurati perfino da senatori del Pd e autore della canzone che esalta il nazismo intitolata "Amore Ariano". Il patrocinio non è una cosa da nulla, non vuol dire solo mettere un logo su un manifesto e sarebbe interessante capire se sono dati anche dei soldi. La mission della Consigliera di parità riguarda il settore del lavoro e la sua azione dovrebbe essere limitata a questo ambito. Che cosa c'entrano le favole rivisitate in chiave drag o le canzoni strabordanti di doppi sensi di cattivo gusto quando non esplicitamente volgari? Il regolamento regionale sulle concessioni di patrocini prevede che possano essere revocate in caso di eventi che possono pregiudicare il decoro della Regione

«Già una volta abbiamo portato all'attenzione del Consiglio la questione del film "Anni amari" su Mario Mieli, prodotto con soldi pubblici di altre Regioni e proiettato anche alla Cittadella dei giovani di Aosta - ha aggiunto il Consigliere Simone Perron -. Chi si prende la responsabilità di spalancare le porte a un clima di sessualizzazione dei minori si rende implicitamente responsabile della veicolazione di una mentalità sotterranea molto pericolosa

LT