Info Conseil
Comunicato n° 438 del 25 luglio 2024
Interpellanze sul sistema informativo Trackcare
Nella seduta del 25 luglio 2024, è stata affrontata la questione del funzionamento del sistema informativo Trackcare in uso all'ospedale Parini, con due interpellanze discusse congiuntamente a firma dei gruppi Lega Vallée d'Aoste e Forza Italia.
«Risulta che questo nuovo applicativo del sistema informativo ospedaliero presenti numerose criticità dovute alle difficoltà di inserimento dei dati e di ricevere adeguato supporto tecnico, con conseguente perdita di tempo a discapito dell'attività clinica e amministrativa - ha riferito il Consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA) -. Sono già state avviate azioni per porre rimedio a queste problematiche e quali sono? L'Assessorato o l'Azienda Usl hanno intenzione di avviare azioni per valutare l'esistenza di inadempimenti contrattuali in relazione alla fornitura e gestione di questo prodotto?»
«Questo nuovo software, definito da chi lo sta utilizzando "lento, inadeguato, ridondante, macchinoso, disordinato e poco funzionale" è davvero conforme alle esigenze dell'Ausl e del Parini? - ha aggiunto il Consigliere Mauro Baccega (FI) -. Trackcare rappresenterà un momento di arricchimento del Fascicolo sanitario elettronico con tutte le informazioni sulla salute dei cittadini e con una maggiore facilità di consultazione e di accesso? Sono state prese in considerazione esperienze di altri partner che utilizzano lo stesso software?»
«La versione aggiornata “Trakcare Italy Edition 2023” è installata in vari enti del Servizio sanitario nazionale come il Policlinico Gemelli di Roma, eccellenza a livello mondiale, che recentemente ha ricevuto un prestigioso riconoscimento internazionale per la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria e rappresenta un riferimento rassicurante per l'utilizzo di questo software - ha sottolineato l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi -. Si tratta di un prodotto all'avanguardia certificato presso il Dipartimento per la trasformazione digitale e, quindi, i documenti che genera sono conformi a quanto previsto dalle regole di interoperabilità per il Fascicolo sanitario elettronico. Rispetto alla precedente versione, il progetto permette la gestione di un numero crescente di tipologie di nuovi documenti, presentando quindi tutti i presupposti per arricchire il Fse con tutte le informazioni. L'obiettivo dell'Assessorato è quello di mantenere la gestione del Fse a livello regionale senza per forza dover fare ricorso a servizi e strumenti centralizzati. A questo scopo abbiamo coinvolto Inva nei lavori del Comitato di pilotaggio regionale che intrattiene rapporti e confronti diretti con il Dipartimento nazionale per la trasformazione digitale.»
«Siamo consapevoli che il passaggio al nuovo software sta arrecando disagi, come sempre accade quando cambia un sistema così importante e l’Azienda Usl monitora giornalmente le varie questioni che vengono segnalate, chiedendo al fornitore rapidi interventi - ha commentato Marzi -. Allo stabilizzarsi delle segnalazioni sarà avviata una fase di ulteriore adattamento del sistema che, grazie alla collaborazione del personale sanitario coinvolto, sarà reso pienamente conforme. Inoltre, l’Ausl ha predisposto specifiche azioni per ridurre e far fronte a eventi inattesi, rilevando le segnalazioni attraverso specifici incontri di coordinamento con i referenti dei vari percorsi clinici e potenziando le attività di assistenza, anche con lo svolgimento di riunioni giornaliere nelle quali le segnalazioni sono analizzate insieme al fornitore, per la definizione delle priorità e tempistiche di intervento. Sono stati strutturati dei percorsi di formazione del personale con presenza di operatori di supporto in loco e, ora, è in corso una formazione a distanza, partita nel 2021, per migliorare l’utilizzo del software, evidenziandone i vantaggi e illustrandone le potenzialità come dispositivo medicale. È stata poi anche rafforzata la collaborazione tra l'Azienda sanitaria e la società Inva nell’assistenza sul Sistema informativo ospedaliero, attraverso l’incremento del personale. Per potenziare le attività di presidio e assistenza nella gestione delle richieste di intervento, è inoltre in corso l’incremento di personale, e si svolgono verifiche sulla corretta configurazione del centralino di smistamento delle chiamate e l’analisi del corretto dimensionamento dei flussi.»
Sul rispetto degli adempimenti contrattuali, l'Assessore alla sanità ha informato che «l’Ausl sta procedendo con le opportune verifiche. Il monitoraggio sulla fornitura del servizio viene effettuato dalle strutture e dai responsabili competenti secondo la normativa per l'esecuzione degli appalti. Si tratta di un'attività complessa che prevede il coinvolgimento del Direttore operativo, del Direttore esecuzione contratto e del Responsabile unico di progetto. A seguito delle segnalazioni ricevute, in particolare con riferimento ai temi della formazione e della gestione delle chiamate, i responsabili hanno avviato richiesta formale al fornitore per avere evidenza che le azioni intraprese siano coerenti con gli adempimenti contrattuali.»
Il Consigliere Sammaritani, soddisfatto solo in parte dalla risposta, ha evidenziato che «se si compra un prodotto di questa importanza, con una spesa di oltre 5 milioni di euro, bisogna sapere che cosa si sta acquistando e come utilizzare il prodotto. Certo, sulla carta il sistema promette tanto ma non si può pensare di demandare la sperimentazione al personale. Il prodotto deve essere acquistato "chiavi in mano", funzionante e pronto all'utilizzo, in modo da non compromettere e ritardare l'azione del personale ospedaliero nello svolgimento dei suoi veri compiti e che, invece oggi, deve passare molto e troppo tempo al computer. E allora non possiamo che domandarci: di chi è la responsabilità di questa situazione? Di chi ha voluto questo prodotto, di chi ha deciso di farlo partire troppo in fretta? I risultati sono sotto gli occhi di tutti e qualcuno deve dare le risposte alle domande che tutti si stanno facendo.»
Il Consigliere Baccega ha sottolineato che le risposte date ai suoi quesiti non sono sufficienti: «La preoccupazione è forte sia in ambito ospedaliero che sul territorio. Il nuovo Trackcare non funziona e sta mettendo fortemente in difficoltà tutto il sistema sanitario: le liste di attesa e le vecchie cartelle cliniche dei pazienti non si vedono, lo stesso vale per le terapie mediche e la lista sarebbe ancora lunga. Questo investimento è un vero insuccesso.»
LT