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Comunicato n° 437 del 25 luglio 2024

Interpellanza sulle liste d'attesa per esami e visite specialistiche

 

Le liste d'attesa per esami e visite specialistiche sono state al centro di un'interpellanza illustrata dal gruppo Forza Italia nella seduta consiliare del 25 luglio 2024.

«Siamo più volte intervenuti su questo tema, sollecitando anche la riapertura delle liste di galleggiamento - ha spiegato il Consigliere Mauro Baccega -. I valdostani che si trovano confrontati con le interminabili liste d'attesa, restituiscono rimandi indignati, malgrado le risorse impegnate e i continui annunci della Giunta: la sanità pare davvero allo sbando, senza un governo né una programmazione delle urgenze. Noi avevamo individuato nella gestione delle agende e nel monitoraggio dei tempi d'attesa tutta la drammaticità della situazione. L'Assessore ritiene che, così come organizzato ora, il sistema possa funzionare? Che cosa pensate di fare per rimediare a una situazione che, ormai, è diventata una fonte di insofferenza da parte della popolazione valdostana?»

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha evidenziato che «le liste d’attesa sono il problema sanitario principale percepito dalla nostra comunità. La soluzione a questo problema non c’è! C’è una continua e quotidiana battaglia per risolvere il problema delle liste di attesa ma ad oggi, con il numero di soldati che abbiamo in campo, questa battaglia non la si può vincere. Al momento, per vincere questo confronto possiamo solo resistere, sperando che le forze in campo (medici, infermieri, oss) a loro volta resistano, e confidando che un po' alla volta aumentino.».

Ha quindi specificato che «nel 2019 quando il collega Baccega presidiava questo Assessorato e l’emergenza Covid non era ancora comparsa, i tempi di attesa già erano difficili (peraltro, nel 2023, per alcuni settori i tempi sono addirittura migliorati). Questo per ribadire quanto la problematica sia datata e complessa, e non certo risolvibile con soluzioni prese al momento: il problema è infatti legato sostanzialmente alla penuria di medici ed esisterà sino a che a livello nazionale non si individueranno percorsi veramente utili a reperire queste figure. Da anni siamo impegnati a bandire numerosi concorsi, realizzando convenzionamenti e perseguendo collaborazioni con altre realtà regionali. Proprio perché il fenomeno coinvolge pesantemente l’intero territorio italiano, incluse le regioni tradizionalmente più virtuose, il Governo ha emanato il decreto-legge 73/2024 sulle liste di attesa e sulla garanzia delle prestazioni. Decreto che ha generato un forte confronto tra il Governo nazionale e tutte le Regioni, che ritengono che il decreto non intervenga concretamente sulla reale causa a monte del problema, cioè la forte carenza di figure professionali, su cui poco possono le Regioni stesse, ma si limiti ad istituire un Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, con il solo effetto di superare le Regioni dal loro ruolo istituzionale verso le Aziende sanitarie. Come Valle d’Aosta ci si è impegnati, insieme alle altre Regioni, in particolare a quelle autonome, per richiedere apposita clausola di salvaguardia, che è stata accolta.»

«Parallelamente, insieme all’Usl, continuiamo a lavorare su molti fronti - ha proseguito l'Assessore -. L'Azienda consapevole della complessità del fenomeno, sta definendo una nuova modalità di gestione dei codici di priorità delle visite. Stiamo inoltre continuando ad attivare appositi accordi con strutture private accreditate e a ricercare dirigenti medici di altre Asl disponibili alla copertura di turni. Ad oggi, le liste di galleggiamento aperte che registrano le maggiori attese sono quelle di dermatologia, neurologia, gastroenterologia e odontoiatria. Riguardo ai percorsi di tutela, sperimentali ancora su tutto il territorio nazionale ma confermati anche dal decreto-legge 73, l’Azienda Usl continua a garantire l’erogazione delle prestazioni richieste, sia attraverso l’utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria, sia delle prestazioni aggiuntive, sia avvalendosi del sistema del privato accreditato. I percorsi di tutela sono attualmente in fase di riorganizzazione anche in base all'evoluzione della disciplina in materia contenuta nel Dl 73: proprio per questo è corretto e responsabile spiegare ai cittadini che è opportuno, al momento, astenersi dal decidere in autonomia percorsi di visita legati ad aspettative di conseguente rimborso, in assenza di disposizioni che disciplinino le casistiche ammissibili a rimborso e le relative modalità. Come si sa bene, il problema delle liste di attesa esiste da tempo ed è stato poi solo aggravato in conseguenza dell’emergenza sanitaria in tutto il territorio nazionale. A maggior ragione in Valle, dove per il fatto di avere un solo ospedale non possiamo avere vasi comunicanti. Non possiamo, insomma, spostare le truppe da una provincia ad un’altra o da un ospedale ad un altro, perché ne abbiamo uno solo.»

«Questo non è un dibattito tra chi è stato Assessore e chi lo è oggi - ha replicato il Consigliere Baccega -. Noi come Forza Italia abbiamo fatto delle proposte per la gestione delle agende, ma l'Assessore non risponde: ci state lavorando? Allora ditelo in Consiglio. L'Assessore la mette sul politico, ma qui il problema non è la politica, è l'organizzazione del servizio sanitario. Abbiamo caricato di soldi la sanità come non mai, ma le risposte ai cittadini non arrivano. A livello nazionale, il Governo di centro destra sta dando delle risposte: mettiamo in campo tutte le opportunità possibili e cerchiamo di migliorare la situazione, perché i cittadini non ne possono più.»

SC