Info Conseil

Comunicato n° 433 del 24 luglio 2024

Interpellanza sul divieto di transito alla mobilità pesante sulla tratta autostradale Ivrea/Santhià

 

Nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, il gruppo Forza Italia ha presentato un'interpellanza sul divieto di transito a determinate tipologie di veicoli, in vigore dal 17 gennaio scorso fino al 31 luglio, sulla tratta autostradale Ivrea/Santhià.

«Siamo già intervenuti con iniziative consiliari sulla decisione di vietare il transito ai mezzi con massa superiore a 3.5t, autobus e veicoli con larghezza superiore a 2.40m su questo tratto autostradale - ha ricordato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Oltre a creare un significativo pregiudizio per la mobilità pesante e per gli autobus da e per la nostra regione, allungando di molto i tempi di viaggio, le ditte di autotrasporti valdostane che utilizzano questa linea per lavoro stanno subendo un pesante danno economico. Pare che la situazione andrà per le lunghe: si parla addirittura di vari anni. Anche le società partecipate stanno subendo delle perdite: da gennaio a fine maggio, i pedaggi del tunnel del Monte Bianco sono calati di 20mila e 700 passaggi di mezzi pesanti. A questo si aggiungano i mancati proventi di Rav e Sav e l'indotto collegato come quello dei distributori di carburante, dei ristoranti e delle altre attività economiche. Ricordo che la controllante della società concessionaria della bretella di Santhià è la stessa della società che gestisce il traforo del Fréjus: il traffico viene dunque spostato verso questa direttrice senza danni per l'azionista. Interpelliamo il Governo per sapere se, a partire dal 1° agosto, sia prevista la riammissione alla circolazione dei mezzi interdetti e se si stia valutando la possibilità di riconoscere dei ristori agli autotrasportatori

«Il tunnel del Monte bianco è forse quello più gravato dal mancato passaggio di automezzi pesanti e ci siamo già confrontati con la società per avviare delle iniziative - ha commentato il Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Sicuramente il Fréjus si vede destinatario del passaggio di più mezzi con un conseguente guadagno economico ma deve anche scontare le esternalità negative legate all'aumento del traffico, che si ripercuotono sul territorio e su tutta la sua popolazione. L'ordinanza del 19 luglio scorso di Ativa, che non era stata comunicata direttamente alla Regione, prolunga le limitazioni del percorso almeno fino a fine anno. Con l'Assessore Bertschy abbiamo già programmato per la prossima settimana un incontro con il Presidente di Ativa per verificare la situazione e avere informazioni più puntuali

Il Capogruppo Marquis ha definito la situazione «preoccupante e complessa: si parla di rifare entrambi i viadotti e, ad oggi, non c'è un progetto di variante della strada per la viabilità alternativa che consenta di dismettere un viadotto per volta. È sicuramente importante avere le informazioni sotto il profilo tecnico ma non bisogna neanche sottovalutare la condizione di disagio che stanno vivendo gli operatori economici della regione che va calcolato e ristorato in qualche maniera. Stiamo parlando di decine di milioni di danni che non riguardano solo gli autotrasporti ma anche l'indotto turistico. Con simili difficoltà logistiche, molti turisti che arrivano con gli autobus potrebbero decidere di rivolgersi a località più accessibili, a sfavore della Valle. Una situazione di estrema emergenza che deve essere affrontata con tempestività e attenzione

LT