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Comunicato n° 424 del 24 luglio 2024
Interrogazione sulle acquisizioni di Cva Spa
Interrogazione sulle acquisizioni di Cva Spa
Con un'interrogazione del gruppo Progetto Civico Progressista, trattata nella seduta consiliare del 24 luglio 2024, è stato affrontato il tema dell'acquisizione delle società Eos Monte Rughe e Ven.sar da parte di Cva Eos.
In particolare, la Consigliera Chiara Minelli ha voluto conoscere «i vari passaggi attraverso i quali Cva Eos ha acquisito Eos Monte Rughe, società originariamente di proprietà della Ven.sar; se corrisponde al vero che, come riferito da "L'Unione Sarda" l'8 febbraio 2024, Cva Eos ha acquisito il 19% del capitale sociale di Ven.sar srl ad un prezzo di 3 milioni 990mila euro; quanto sono costate finora alla Società valdostana, interamente di proprietà della Regione, queste operazioni di acquisizione e se siano state completate; quali osservazioni sono state depositate sul progetto di campo eolico della Eos Monte Rughe nel corso della procedura di Valutazione di impatto ambientale al Ministero dell'ambiente.»
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha risposto che «Cva opera in un contesto altamente concorrenziale, oltre al fatto che come noto non è soggetta a direzione e coordinamento dell’Amministrazione regionale, per cui alcune informazioni possono riguardare patti di riservatezza con parti terze e la loro divulgazione potrebbe favorire dei concorrenti e arrecare danno a Cva stessa. Anche perché, ogni informazione fornita in questa Aula favorisce articoli di stampa. CVA si rende fin da subito disponibile ad affrontare l’argomento nella Commissione consiliare competente al fine di fornire in modo riservato tutte le informazioni necessarie a fugare qualsiasi dubbio o perplessità sulla questione, fermo restando che se qualcuno nutre dei dubbi sulla legittimità dell’operato della società è opportuno e doveroso che si rivolga alle autorità competenti.»
La Consigliera Minelli ha replicato: «Sui rapporti Regione-Cva, il Presidente continua ad insistere su di una tesi che non sta in piedi e di conseguenza non risponde alle domande: Cva non è una società privata, è una società pubblica, di proprietà al 100% della Regione tramite Finaosta. Che la Regione non eserciti il suo compito di indirizzo e di controllo, è ormai un fatto acquisito - come dimostra nelle sue dichiarazioni - ed è anche autolesionista perché così si priva la comunità valdostana di uno strumento fondamentale per la politica energetica e la transizione ecologica in Valle d'Aosta. A inizio luglio, il Consiglio regionale sardo ha varato una legge di moratoria di 18 mesi su tutti gli impianti che non sono stati ancora autorizzati: un'azione forte che produrrà delle resistenze, ma sarebbe il caso che la Regione Valle d'Aosta desse a Cva indicazioni di abbandonare un progetto che non è parte della sua mission e che sta portando avanti, in modo poco opportuno, in Sardegna, Regione autonoma come la nostra.»
SC