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Comunicato n° 267 dell'8 maggio 2024

Interrogazione sul sistema idrico integrato

 

La mappatura del sistema idrico integrato è stata al centro di un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain trattata nella seduta consiliare dell'8 maggio 2024.

Ricordando la complessa trasformazione in atto che porterà 74 gestioni comunali a un'unica regionale, il gruppo ha voluto sapere se ad oggi esista una completa mappatura della rete del sistema idrico integrato a livello regionale o di singolo ambito di riferimento; se la Regione sia a conoscenza del numero di impianti di produzione di energia da caduta operanti nell'ambito della rete idrica valdostana; se, al di là dello sviluppo di impianti fotovoltaici sulle strutture facenti parte del sistema idrico integrato, sia stata considerata la possibilità di realizzare impianti idroelettrici per il recupero energetico nelle reti idriche valdostane e se vi sono state delle interlocuzioni con il Bim.

L'Assessore alle opere pubbliche ha ripercorso le attività di mappatura dei Comuni e delle Unités des Communes a partire dal 2011 con il “Censimento di primo livello” finanziato con fondi Bim, i cui dati sono oggi disponibili sul "geoportale Sistema delle conoscenze territoriali (Sct)", nella sezione riservata alle pubbliche amministrazioni. Nel 2022 l'Ente di governo dell'ambito ha predisposto un Progetto di fattibilità tecnico economica (Pfte) per la digitalizzazione, distrettualizzazione e monitoraggio delle reti, presentato nell’ambito dell’avviso del Pnrr che sarà caricato sul sistema Stc e aggiornato con i progetti eseguiti dai Comuni. Infine, nel 2023 il Consorzio ha approvato il “Piano triennale per l’informatica e la transizione digitale 2023-2025” che prevede la realizzazione di un sistema informativo del servizio idrico integrato il cui servizio di progettazione è stato affidato alla società Inva.

L'Assessore ha poi riferito che a fine dicembre 2023 le concessioni di derivazione d’acqua a uso idroelettrico con impianti realizzati su dorsali di acquedotti frazionali, comunali e intercomunali erano 52 per una potenza complessiva pari a circa 4500 kW: di queste, 41 sono quelle attive per una potenza complessiva di circa 3.926 kW.  Sulla possibilità di realizzare impianti idroelettrici su acquedotti, l'Assessore ha espresso alcune perplessità supportate dal fatto che questi impianti, per funzionare al meglio, hanno necessità di essere alimentati con un regime di portata il più costante possibile, cosa che non sempre si verifica nei piccoli acquedotti. Per sopperire a questo problema si dovrebbe garantire un’alimentazione continua dell’impianto (anche minimale) prelevando un eccesso di portata rispetto alla richiesta delle utenze allacciate all’acquedotto. Una pratica che non sarebbe compatibile con un utilizzo sostenibile delle risorse idriche, che prediligono un utilizzo dell’acqua commisurato alle effettive esigenze. Comunque, per l'Assessore l'opzione è stata sempre ben presente e, quando ritenuta possibile, è stata realizzata.

Il gruppo RV ha valutato positivamente la presenza di molti impianti per sfruttare l'energia derivante dall'idroelettrico sottolineando l'importanza di questa risorsa per la Valle d'Aosta e i suoi abitanti.

LT