Info Conseil

Comunicato n° 233 del 17 aprile 2024

Interpellanza sugli atteggiamenti di stampo fascista nelle scuole

 

Con un'interpellanza, illustrata nella seduta consiliare del 17 aprile 2024, il gruppo Lega Vallée d'Aoste ha portato all'attenzione dell'Aula gli atteggiamenti di stampo fascista che hanno interessato alcune scuole valdostane. 

Il gruppo ha chiesto al Governo come consideri questi atteggiamenti che hanno coinvolto ragazzi delle medie, con svastiche disegnate in classe: rappresentano davvero la spia di una seria minaccia sovversiva di stampo nazifascista? Vi sono dei collegamenti tra questi fatti e altre iniziative di gruppi politici o culturali specifici, come la conferenza del filosofo Julius Evola a Gressoney o il campo estivo dell'associazione Stay Behind a Pré-Saint-Didier? Quali sono gli intendimenti per contrastare questo preoccupante fenomeno tra i ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni?

Il Presidente della Regione ha risposto che l'Amministrazione regionale, non avendo nessuna particolare competenza in questo ambito, non ha conoscenza diretta di dati o rilevanze che ci siano in Valle d’Aosta minacce sovversive di stampo ideologico. Per quanto riguarda gli episodi nelle scuole, per il Presidente si tratta di fenomeni sicuramente da non banalizzare, conseguenze dei tempi in cui viviamo e degli attuali mezzi e modi di comunicazione di massa, oltre che, forse, di un certo lassismo nei confronti di espressioni che per lungo tempo sono state tollerate, perché limitate a pochi "nostalgici", in un Paese dove probabilmente più che in altri Stati non si riesce mai a fare il conto con il passato o a far rispettare le leggi che pure esistono.

Riguardo agli intendimenti per contrastare questi fenomeni, il Presidente ha detto che, intanto, bisognerebbe abbassare i toni, incominciando dalla discussione politica che deve fare attenzione ai messaggi che trasmette, evitando sempre connotazioni razziste, sessiste o comunque prevaricatorie. Quindi, l’unica e la più importante azione da mettere in campo non può che essere quella dell’educazione e dell’informazione: per il Presidente occorre moltiplicare con ogni mezzo e con ogni linguaggio le occasioni per spiegare gli errori e i drammi del passato perché non basta studiare la storia sui testi scolastici per capire che cosa hanno causato il fascismo e il nazismo in Italia - o il comunismo in altre parti del mondo - in termini di dolori e di sofferenze. Un compito, ha detto, tanto più difficile quanto più si perdono i testimoni diretti di quel periodo e non si riesce ad “arrivare” proprio a quella fascia di popolazione che si trova in un momento particolare dello sviluppo, particolarmente esposta a esempi non corretti che però possono risultare affascinanti. Un compito difficile, ha concluso, ma irrinunciabile, in cui la scuola è certamente uno degli attori più importanti, ma che deve vedere l’impegno di tutte le istituzioni e di tutte le forme aggregative che possono essere messe in campo, a partire dalla famiglia.

Il gruppo Lega VdA ha condiviso le parole del Presidente, rilevando che è la narrazione che viene fatta di queste tematiche ad essere distorta. Chi lavora con gli adolescenti, ha detto, sa che vivono un'età particolare, che fanno stupidaggini, ed è sbagliato buttare benzina sul fuoco. Nella scuola occorre ripristinare il rispetto per gli insegnanti, l'insegnamento della disciplina, delle regole e dell'autodisciplina. Per il gruppo vale l'invito ad abbassare i toni: tutti devono farlo utilizzando il buon senso e la razionalità.

SC