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Comunicato n° 133 del 7 marzo 2024

Interrogazione sulla comunità energetica diocesana di Treviso

 

Nella seduta consiliare del 7 marzo 2024 il gruppo Progetto Civico Progressista ha presentato un'interrogazione sull'applicabilità alla realtà valdostana del modello della comunità energetica diocesana di Treviso.

La Consigliera Chiara Minelli ha ricordato che «a Treviso è stata realizzata la prima comunità energetica diocesana d'Italia, che si configura giuridicamente come una fondazione di partecipazione, con una unica Cer articolata in vari sottogruppi. Le dimensioni contenute della Valle d'Aosta consentirebbero la creazione di un'unica comunità di energia rinnovabile: chiediamo quindi se il Dipartimento energia dell'Assessorato dello sviluppo economico e il Centro osservazione e attività sull'energia abbiano preso in considerazione e ritenuto applicabile alla nostra realtà tale modello di Cer.»

L'Assessore allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha riferito che «il modello di Treviso è stato visionato dalle strutture e contatteremo direttamente i soggetti per un ulteriore approfondimento. La Diocesi di Treviso si estende su un territorio di un milione di abitanti e conta 265 parrocchie. La forma giuridica della Cer è la fondazione di partecipazione, che rispetta il modello diocesi. Questa Cer si basa quindi su un solo soggetto giuridico a cui fanno riferimento 23 configurazioni. La fondazione si metterà al servizio di parrocchie, aziende, persone fisiche, e anche Comuni, per la gestione amministrativa, fiscale e tecnologica della comunità energetica. Il regolamento è in fase di redazione e sarà unico per tutte le configurazioni: servirà a definire l’utilizzo degli incentivi sull’energia condivisa e, oltre al mantenimento della struttura tramite la copertura dei costi di gestione, servirà a remunerare i produttori e i consumatori. Lo stesso prevede che gran parte degli incentivi sia impiegata per il sostegno delle famiglie bisognose che si recano presso i centri di ascolto Caritas: scopo principale è quindi il contrasto alla povertà energetica.»

«Il modello che prevede la realizzazione di un’unica Cer con al suo interno una serie di configurazioni di cabina primaria può essere vantaggioso sotto diversi punti di vista - ha proseguito l'Assessore -: è infatti possibile efficientare i processi di costituzione e di gestione garantendo un risparmio di risorse sia nella fase iniziale sia a regime in fase di gestione. Tuttavia tale modello potrebbe non essere idoneo a rappresentare i singoli territori coinvolti e a valorizzarne i bisogni specifici. I nodi da sciogliere sono ancora molti. Continuiamo quindi con l'esplorazione del modello di Treviso, ma allo stesso tempo proseguiamo il percorso di approfondimento delle varie tematiche per fornire tutte le informazioni possibili in particolare agli enti locali che giocheranno un ruolo significativo per la costituzione delle Cer in Valle d'Aosta. Saranno importanti il convegno del 22 marzo organizzato dal Coa energia e l'incontro con il Consiglio permanente degli enti locali di fine marzo.»

«Apprezziamo la volontà di approfondire l'architettura della Cer di Treviso che ha una forma giuridica particolare, diversa da quella della maggioranza delle Cer fino ad ora istituite in Italia - ha replicato la Consigliera Minelli -. È vero che ci sono molti nodi da sciogliere rispetto a questa realtà, ma per noi sarebbe anche importante capire, in un lavoro di questo tipo, se ci sono delle interlocuzioni con la nostra Diocesi, che è il primo soggetto in Valle d'Aosta ad aver fatto una riflessione sulla costituzione delle Cer. La nostra proposta di creare un'unica Cer in Valle servirebbe soprattutto per ottimizzare le risorse pubbliche e per semplificare l'avvio delle Cer locali. Noi crediamo che la nostra regione possa costituire un vero e proprio laboratorio delle Cer ma per questo ci vuole una regia che deve avvenire innanzitutto dalla Regione. Al di là e prima di varare la legge regionale, è indispensabile una riflessione sull'architettura delle Cer.»

I lavori sono sospesi e riprendono alle ore 15.

SC