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Comunicato n° 132 del 7 marzo 2024

Interrogazione sulla valorizzazione della filiera alimentare locale

Con un'interrogazione del gruppo Rassemblement Valdôtain presentata nella seduta consiliare del 7 marzo 2024 si è parlato della filiera alimentare locale.

Il Consigliere Dino Planaz ha evidenziato il «crollo nel settore dell'allevamento bovino e in particolare quello delle razze autoctone che si riverbera negativamente sui piccoli allevamenti a conduzione familiare. Gli allevamenti intensivi dei Paesi extra-Ue, con le loro economie di scala offrono delle carni a prezzi irrisori, ma ottenute con tecniche di allevamento, macellazione conservazione delle carni che necessitano di poche risorse economiche e non corrispondono agli standard eurounitari. Questi prodotti vengono immessi sul mercato in modo poco controllato. Chiediamo di sapere quanta carne viene importata da paesi Ue ed extracomunitari e inserita nei prodotti Igp, Dop, Pat o altre certificazioni di denominazione controllate valdostane; quali azioni sono state intraprese per valorizzare la filiera locale e per contrastare la concorrenza sleale creata dall'immissioni di prodotti provenienti da paesi terzi nel nostro territorio, nell'ottica di creare un canale prioritario del prodotto locale

«Nei prodotti Dop regionali, Valle d’Aosta Jambon de Bosses e Valle d’Aosta Lardo d’Arnad, e nei Prodotti agroalimentari tradizionali Motzetta, Saouseusse non è presente carne proveniente da paesi extra Ue, poiché vietato dai rispettivi disciplinari o schede identificative, mentre per il Pat Mocetta non vi sono indicazioni sulla provenienza della carne - ha riferito l'Assessore all'agricoltura Marco Carrel -. Il dato complessivo non è a disposizione ma la percentuale di carni provenienti da paesi terzi rispetto al totale è pari a circa il 50% sul totale della carne utilizzata. Nel Jambon de Bosses e Lard d’Arnad, è presente esclusivamente carne proveniente dalle regioni italiane identificate dai disciplinari (Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte, Friuli, Veneto, Emilia-Romagna). Per le Dop che utilizzano carni suine, nel 2023, l’Organismo di certificazione ha certificato rispettivamente: 201.500 kg di carne per il Lard d’Arnad e 32.700 per il Jambon de Bosses. Nei Pat Motzetta e Saouseusse è presente solo carne regionale. La consapevolezza del consumatore sulla provenienza e le qualità merceologiche dei prodotti, per noi, è importante, nonostante la legislazione europea nel settore della carne non preveda un obbligo specifico di etichettatura per i prodotti trasformati ma solo per la carne fresca, refrigerata e congelata. La partita si gioca quindi sull'adeguata informazione del consumatore e l’Assessorato si impegna da anni nel promuovere il consumo dei prodotti locali a filiera corta, provenienti dai nostri allevamenti locali che essendo di tipo estensivo sono decisamente più sostenibili dal punto di vista ambientale, sia per una bassa concentrazione di animali, sia per un utilizzo ridotto di mangimi e il ricorso al pascolamento. La nuova strategia di sviluppo locale del Gal, approvata dalla Giunta vuole valorizzare le filiere corte e le risorse destinate dalla Pac al Gal saranno impiegate a questo scopo. I prodotti afferenti alla carne e a base di carne, possono costituire un’entrata economica aggiuntiva rispetto a quella principale della vendita del latte. Inoltre, in un momento di messa al bando mediatica dei prodotti a base di carne e degli allevamenti intensivi, della sostituzione del cibo “naturale” con il cibo sintetico, è determinante informare il consumatore sulle caratteristiche peculiari della nostra carne di montagna. I trasformatori locali delle carni utilizzano, ormai da anni, un'etichettatura che evidenzia in maniera univoca i prodotti locali rispetto a quelli ottenuti con altre carni.»

«Per la carne fresca non oggetto di trasformazione, Arev da tempo promuove il consumo della carne valdostana con un disciplinare di etichettatura volontaria che coinvolge allevatori e macellatori locali - ha aggiunto Carrel -. Quindi la dicitura “carne valdostana” identifica un prodotto che viene indubbiamente dalla nostra regione e può essere definito sostenibile e a filiera corta. Abbiamo avviato anche la collaborazione che l'Arev ha stretto con il Valais, nell’ambito di un progetto Interreg Italia-Svizzera per la valorizzazione della carne prodotta in Valle d’Aosta dalle razze autoctone dei territori di montagna. L’Arev gestisce il disciplinare tramite convenzioni con i macelli, i sezionamenti e i punti vendita, garantendo la tracciabilità della filiera e la veridicità delle informazioni contenute. Quando in etichetta troviamo la dicitura e il logo dell’Arev siamo sicuri che la carne è di razza valdostana. Il circuito della carne valdostana sta diventando interessante con numeri già significativi: 2300 capi macellati e commercializzati nel circuito Arev di cui circa 900 sono capi sotto i 24 mesi (carne da banco) e 1400 bovini oltre i 24 mesi (carne in parte destinata alla ristorazione e, per il resto, a prodotti a base di carne). La filiera carne valdostana ha delle potenzialità da valorizzare in un confronto che tra i produttori primari e i trasformatori che stiamo mettendo in campo, partendo da un primo incontro che si è tenuto con gli allevatori e le loro associazioni. Gli spunti sono stati interessanti e ci siamo ripromessi di incontrarci nuovamente a breve con tutti i soggetti coinvolti nella filiera, compresi i trasformatori.»

«È importante poter dare la garanzia che i prodotti del nostro territorio siano realmente valdostani. Il regolamento europeo che non prevede l'obbligatorietà di indicare la provenienza per i prodotti derivati è davvero pericoloso - ha osservato Planaz -. Infatti questi, pur non ottenendo il riconoscimento Dop o Igp, possono utilizzare dei nomi che richiamano gli "originali" valdostani traendo in inganno il consumatore. La nostra filiera ha delle regole di produzione ben diverse da quella delle carni extra Ue. La tematica della valorizzazione dei prodotti valdostani è delicata e importante: bisogna trovare una soluzione che dia più garanzie al consumatore su ciò che acquista, garantendo tracciabilità, originalità e genuinità dei prodotti

 

LT