Info Conseil
Comunicato n° 327 del 6 dicembre 2003
MARILENA PESARESI HA VINTO IL PREMIO INTERNAZIONALE “LA DONNA DELL’ANNO” 2003
Nel corso della cerimonia che si è tenuta nel Salone Gran Paradiso del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent
L’italiana Marilena Pesaresi è stata premiata quale “Donna dell’anno” 2003.
Il Premio internazionale le è stato consegnato dal Presidente del Consiglio regionale Ego Perron e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia durante la cerimonia che si è svolta nella serata di ieri, venerdì 5 dicembre, nel Salone Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent.
“Al “Leone che sa”, a colei che ha saputo prendersi cura degli ultimi come se fossero i primi, alla sua immensa forza che ha permesso a tanti bambini, donne e uomini di ritrovare la speranza di una vita perduta” è la motivazione del riconoscimento attribuitole dalla Giuria.
Marilena Pesaresi dal 1963 ha rivolto la sua attenzione ai problemi africani, raggiungendo la missione di Chirudu, in una zona di confine dello Zimbawe. Da allora ha svolto la sua straordinaria attività in diversi luoghi di quel paese africano, e in particolare nell’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko, in cui si è adoperata totalmente a favore della popolazione. Durante la sua quotidiana opera si prende cura di ogni malato, tanto che la popolazione del luogo la chiama “La donna dal cuore grande” e “Il leone che sa”. Il suo ultimo progetto è un reparto per i malati terminali di Aids.
Oltre alla vincitrice, sono state premiate Suor Maria Grazia Faccioli, una missionaria che per 23 anni si è prodigata instancabilmente e con totale dedizione al servizio degli ammalati delle aree più emarginate dell’Ecuador, “A colei che a bordo di una piccola canoa a saputo raggiungere i margini del mondo per essere medico, ostetrica, anestesista e all’occasione anche architetto e muratore. Alla forza e al coraggio di un’instancabile missionaria di Dio”, e Suor Nirmala che dal 1958 è entrata nelle Missionarie della Carità di Calcutta dove ha seguito l’opera di Madre Teresa di Calcutta, di cui ha raccolto l’eredità spirituale, succedendole anche nella carica di Superiora delle Missionarie della carità, “Per la sua dedizione ai poveri e ai bisognosi, perché ad essi possa far rivivere ogni giorno le parole che Madre Teresa disse dopo l’annuncio della sua nomina alla guida delle Missionarie della Carità: “Adesso sono felice” .
Nel corso della serata sono poi stati assegnati il Premio Soroptimist Club Valle d’Aosta ad Alessandra Tramontano per la sua opera con i “Médecins sans Frontières”, mentre delle menzioni speciali sono andate ad Annalena Tonelli, una missionaria che ha dedicato la sua vita all’Africa ed è stata uccisa nella Somalia meridionale, all’uzbeka Habiba Abduraimova che da vent’anni presta gratuitamente le sue cure a tutti i bisognosi del suo paese e alla valdostana Nadia Bérard per l’umiltà con la quale si dedica dietro le quinte a supportare le donne nel momento della malattia e nel loro reinserimento nella vita.
Una sintesi della cerimonia sarà trasmessa domani, domenica 7 dicembre, dalle ore 9.45 alle ore 10.45 su Raitre negli spazi di RaiVd’A.
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Il Premio internazionale le è stato consegnato dal Presidente del Consiglio regionale Ego Perron e dalla Principessa Maria Gabriella di Savoia durante la cerimonia che si è svolta nella serata di ieri, venerdì 5 dicembre, nel Salone Gran Paradiso del Grand Hôtel Billia di Saint-Vincent.
“Al “Leone che sa”, a colei che ha saputo prendersi cura degli ultimi come se fossero i primi, alla sua immensa forza che ha permesso a tanti bambini, donne e uomini di ritrovare la speranza di una vita perduta” è la motivazione del riconoscimento attribuitole dalla Giuria.
Marilena Pesaresi dal 1963 ha rivolto la sua attenzione ai problemi africani, raggiungendo la missione di Chirudu, in una zona di confine dello Zimbawe. Da allora ha svolto la sua straordinaria attività in diversi luoghi di quel paese africano, e in particolare nell’ospedale Luisa Guidotti di Mutoko, in cui si è adoperata totalmente a favore della popolazione. Durante la sua quotidiana opera si prende cura di ogni malato, tanto che la popolazione del luogo la chiama “La donna dal cuore grande” e “Il leone che sa”. Il suo ultimo progetto è un reparto per i malati terminali di Aids.
Oltre alla vincitrice, sono state premiate Suor Maria Grazia Faccioli, una missionaria che per 23 anni si è prodigata instancabilmente e con totale dedizione al servizio degli ammalati delle aree più emarginate dell’Ecuador, “A colei che a bordo di una piccola canoa a saputo raggiungere i margini del mondo per essere medico, ostetrica, anestesista e all’occasione anche architetto e muratore. Alla forza e al coraggio di un’instancabile missionaria di Dio”, e Suor Nirmala che dal 1958 è entrata nelle Missionarie della Carità di Calcutta dove ha seguito l’opera di Madre Teresa di Calcutta, di cui ha raccolto l’eredità spirituale, succedendole anche nella carica di Superiora delle Missionarie della carità, “Per la sua dedizione ai poveri e ai bisognosi, perché ad essi possa far rivivere ogni giorno le parole che Madre Teresa disse dopo l’annuncio della sua nomina alla guida delle Missionarie della Carità: “Adesso sono felice” .
Nel corso della serata sono poi stati assegnati il Premio Soroptimist Club Valle d’Aosta ad Alessandra Tramontano per la sua opera con i “Médecins sans Frontières”, mentre delle menzioni speciali sono andate ad Annalena Tonelli, una missionaria che ha dedicato la sua vita all’Africa ed è stata uccisa nella Somalia meridionale, all’uzbeka Habiba Abduraimova che da vent’anni presta gratuitamente le sue cure a tutti i bisognosi del suo paese e alla valdostana Nadia Bérard per l’umiltà con la quale si dedica dietro le quinte a supportare le donne nel momento della malattia e nel loro reinserimento nella vita.
Una sintesi della cerimonia sarà trasmessa domani, domenica 7 dicembre, dalle ore 9.45 alle ore 10.45 su Raitre negli spazi di RaiVd’A.