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Comunicato n° 102 del 22 febbraio 2024

Interpellanza sulla struttura terapeutica di regione Talapé

Si è parlato della struttura residenziale terapeutica di Regione Talapé, ad Aosta, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 22 febbraio 2024.

«Ci sono giunte delle segnalazioni di pazienti allontanati da questa struttura, che accoglie utenti con problematiche legate a dipendenze, perché considerati ingestibili - ha dichiarato la Consigliera Raffaella Foudraz -. Queste persone sono quindi obbligate a rimanere fuori dal centro per giorni senza avere un luogo dove potersi rifugiare. Chiediamo di sapere se questo corrisponda al vero; se la Regione sia a conoscenza di questa gravissima problematica; se esista un protocollo di intervento da parte dei gestori del servizio e cosa preveda in caso di pazienti considerati ingestibili; quali azioni si intendono adottare

L'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, ha precisato che «la sospensione temporanea del percorso con l’allontanamento del paziente avviene solo in caso di ripetute trasgressioni ed è sempre e comunque previsto e concordato il rientro in struttura. Non ha scopo punitivo, ma è finalizzata alla rimotivazione alla cura. Il Servizio per le dipendenze dell'Ausl e le cooperative convenzionate hanno sempre risposto alle esigenze di cura e sociali di un'utenza fragile. Tutti i percorsi residenziali per le dipendenze patologiche e per i disturbi di interesse psichiatrico sono avviati esclusivamente su base volontaria: l’utente in ingresso accetta quindi il programma terapeutico proposto, le attività e i controlli connessi, compreso il regolamento interno che è a tutela del percorso trattamentale dell’utente e delle altre persone presenti in struttura. Si chiede agli ospiti di tenere un comportamento adeguato ed è vietata l'assunzione di sostanze stupefacenti o alcool o la loro introduzione nel centro. Quando vengono verificate trasgressioni al regolamento o positività ai test tossicologici, l’utente non viene mai allontanato immediatamente ma le situazioni sono approfondite in più incontri tra gli operatori e confronti con gli operatori del Serd. Solo in caso di ripetute trasgressioni, la struttura mette in atto una sospensione temporanea del percorso con allontanamento dell’utente e suo rientro concordato. Nel corso del 2023 sono stati allontanati dalla struttura quattro utenti ed è stata sempre posta attenzione affinché potessero avere delle alternative residenziali certe in attesa del rientro in struttura

«Non sono pienamente soddisfatta della risposta - ha replicato la Consigliera Foudraz -. Le segnalazioni che abbiamo ricevuto non parlano assolutamente di "sospensioni concordate". Anche la questione delle "sistemazioni alternative" non rispecchia quanto a noi riferito. Ci risulta, invece, che uno degli utenti abbia trascorso il periodo di allontanamento in una casa abbandonata. Un fatto che fa riflettere, vista la fragilità di queste persone. Qualcuno ha fatto delle verifiche in questo senso? Le strutture accreditate a livello regionale devono garantire il possesso dei requisiti per l'esercizio di questo genere di attività. Auspico che la Regione svolga gli opportuni controlli per evitare che si ripetano situazioni come quelle di cui siamo a conoscenza. Il recupero della persona non passa certo lasciandola da sola

 

LT