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Comunicato n° 99 del 21 febbraio 2024

Interpellanza sulle spese di riscaldamento degli alloggi Erp

Nella seduta consiliare del 21 febbraio 2024, il gruppo Forza Italia ha interpellato il Governo sulle spese condominiali di riscaldamento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

«Solo una parte degli appartamenti Erp, ubicati in condomini, sono amministrati direttamente dall'Agenzia regionale di edilizia residenziale, che si occupa anche della riscossione delle spese di riscaldamento, e quasi tutte queste unità immobiliari sono collegate alla rete di teleriscaldamento della città di Aosta, i cui costi sono aumentati significativamente negli ultimi anni - ha ricordato il Capogruppo Pierluigi Marquis -. Vorremmo quindi fare il punto della situazione: quanti sono gli appartamenti Erp assegnati nella città di Aosta al 31 dicembre 2023 di cui l’Arer gestisce le spese condominiali e quanti di questi sono collegati alla rete di riscaldamento? A quanto ammonta la spesa media pro-appartamento sostenuta per il riscaldamento nella stagione 2022-2023? E, infine, vogliamo conoscere il giudizio del Governo sul costo medio sostenuto in rapporto ad altre modalità di riscaldamento e sui casi invece che manifestano la spesa più elevata, e se intenda intervenire in merito

«Complessivamente Arer gestisce, nella città di Aosta, le spese condominiali di 880 alloggi, di cui 851 con riscaldamento centralizzato allacciato alla rete del teleriscaldamento - ha precisato l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. La spesa media pro appartamento per il riscaldamento di questi 851 alloggi per la stagione 2022-2023 ammonta a 967 euro. Per i 29 alloggi di Aosta con riscaldamento centralizzato alimentato da combustibile tradizionale (metano, gpl e gasolio), la spesa media è di circa 1.210 euro, mentre per le 301 unità immobiliari fuori Aosta (site prevalentemente in bassa Valle, con temperature generalmente più miti) la spesa media è di 1.087 euro.  Non risultano evidenze di costi superiori del teleriscaldamento rispetto alle alimentazioni con combustibili tradizionali, né potrebbe essere diversamente in forza del contratto stipulato con Telcha, rispetto al quale eventuali costi superiori rispetto alle forniture tradizionali vengono rimborsati, fermo restando che il costo di riferimento è relativo al costo di produzione dell’energia termica

«I consumi più elevati si riferiscono generalmente ad alloggi con metrature grandi (superiori ai 100 metri quadri), che quindi scontano sia una maggiore spesa sulla quota millesimale di consumo involontario, sia un maggior consumo legato ai volumi da scaldare - ha proseguito Sapinet -. Esistono poi casi di eccesso nei consumi o per ragioni sanitarie (soggetti allettati o con limitata capacità motoria) o per ragioni legate ad abitudini o, infine, per scarsa capacità o volontà di gestire e regolare i caloriferi. La spesa per il riscaldamento si situa in una fascia tra i 2.600 e i 140 euro per la stagione 2022-2023 e, nel caso di anomalie segnalate, l'Arer provvede alle verifiche del caso con propri tecnici. Con l’obiettivo di limitare i consumi e, conseguentemente, le spese a carico degli assegnatari, l’Azienda ha avviato, a partire dall’inizio del 2023, un importante intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici di proprietà, anche a valere sulle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus 110%: questo in attuazione e coerenza con la legge regionale 8/2022 approvata da questo Consiglio. Voglio ricordare la situazione precedente agli interventi, anche dal punto di vista della sicurezza, che hanno riguardato lo stato delle caldaie, dei sistemi di areazione, delle canne fumarie e quanto il risparmio, se considerato al netto delle fluttuazioni e delle speculazioni sui prezzi dell’energia, sia stato importante. È stato fatto un grande sforzo per ridurre le spese per il riscaldamento, fermo restando l’impegno di tutti a poter ancora intervenire su eventuali specifiche situazioni che risultassero ancora da migliorare

Il Capogruppo Marquis si è detto soddisfatto della risposta: «Il teleriscaldamento è un'ottima opportunità perché influisce positivamente sulla qualità dell'aria e consente la diminuzione delle spese di investimento per le singole utenze. Devono però essere affrontate le situazioni specifiche che evidenziano spese di riscaldamento significativamente più alte rispetto alla media. Sono una ventina di casi con importi di spesa che vanno da 2.100 e 2.600 euro. Si tratta di appartamenti grandi che sono però in uso a un'utenza con particolari fragilità che va accompagnata nell'utilizzo del teleriscaldamento. L'Arer dovrebbe farsi carico di verificare queste specifiche situazioni e, se del caso, dare le indicazioni per la corretta gestione del riscaldamento, per evitare brutte sorprese al ricevimento delle bollette. L'ente dovrebbe fare un'azione proattiva, anziché aspettare le segnalazioni a posteriori: l'obiettivo è quello di far spendere il meno possibile gli utenti

I lavori sono sospesi. Riprendono domani, giovedì 22 febbraio, alle ore 9.

 

LT