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Comunicato n° 76 del 9 febbraio 2024

Interpellanza sull'abusivismo nelle professioni di montagna

 

Nella seduta consiliare del 9 febbraio 2024, il gruppo Rassemblement Valdôtain ha portato l'attenzione dell'Aula sull'abusivismo nelle professioni di montagna.

«È un problema che riguarda anche il nostro territorio - ha denunciato il Vicecapogruppo Dennis Brunod -. L'abusivismo è sinonimo di mancata preparazione e può arrecare un serio pregiudizio alla sicurezza delle persone che si rivolgono ai finti professionisti della montagna. Il Governo è a conoscenza della presenza di questa problematica? Cosa è stato fatto per risolvere questa criticità? E ancora, vi è l'intenzione di portare avanti delle possibili iniziative, con che modalità e tempistiche, che permettano una maggior tutela di tutti i professionisti regolari?»

«Siamo a conoscenza del fatto che ci sono professioni e realtà commerciali, soprattutto estere, che in virtù di una scarsa conoscenza delle norme o forse di un'interpretazione molto flessibile delle stesse, svolgono attività varie in Valle d'Aosta - ha risposto l'Assessore al turismo e sport, Giulio Grosjacques -. Come Assessorato non abbiamo alcuna competenza di tipo sanzionatorio: in caso di esercizio abusivo della professione devono infatti intervenire le forze dell'ordine (alle quali l'Assessorato fornisce supporto in caso di richiesta di informazioni e documentazione) per l'identificazione del presunto trasgressore, le contestazioni del caso e la trasmissione della documentazione all'autorità giudiziaria. Non è in ogni caso immaginabile che le forze dell'ordine possano presidiare l'intero territorio: è quindi fondamentale il ruolo dell'Unione valdostana guide di alta montagna nel sensibilizzare il territorio rispetto alla lotta all'abusivismo e nel creare una rete con i diversi attori (forze dell'ordine, enti locali, gestori dei rifugi, albergatori, Office régional du tourisme…) per la segnalazione tempestiva di situazioni dubbie. Di certo l'utilizzo delle divise da parte degli accompagnatori di media montagna valdostani e delle guide alpine, così come previsto dalle leggi regionali di riferimento, consentirà una loro pressoché immediata riconoscibilità e agevolerà l'azione di monitoraggio. Sarà altresì funzionale un'attività di informazione con la collaborazione del settore dell'accoglienza nei confronti degli ospiti rispetto all'importanza, in un'ottica di sicurezza, di rivolgersi a professionisti abilitati, in possesso di idonea formazione allo svolgimento dell'attività sul territorio.»

Il Vicecapogruppo Brunod ha accolto con favore la risposta dell'Assessore: «Le azioni da mettere in campo vanno nella direzione giusta per fare maggiore rete tra gli operatori del settore oltre che per fornire la giusta informazione ai nostri ospiti. Sono iniziative che potranno contrastare l'abusivismo, che non fa bene all'immagine qualitativa della Valle d'Aosta e che porta a condizioni di rischio maggiori per chi frequenta la montagna. Attraverso queste azioni sinergiche riusciremo a valorizzare sempre più le professioni della montagna.»

 

SC