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Comunicato n° 70 dell'8 febbraio 2024

Respinte tre mozioni

 

Nella seduta mattutina dell'8 febbraio 2024, l'Assemblea regionale ha respinto tre mozioni rinviate dall'adunanza del 24 e 25 gennaio.

  • Estensione della riduzione pedaggio autostradale ai veicoli di classe B

Respinta con 19 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA) e 16 voti a favore (Lega VdA, RV, PCP, FI, GM), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva di estendere ai veicoli di classe B immatricolati autovettura e/o uso privato la convenzione che permette una riduzione del pedaggio autostradale a persone fisiche residenti in Valle d'Aosta, possessori dell'apparato di telepass a uso privato, in modo da favorire le famiglie valdostane e il decongestionamento del traffico.

«La convenzione esistente riguarda solo i veicoli di classe A (autovetture e motocicli) - ha ricordato il Capogruppo Andrea Manfrin -. Molte famiglie si sono dotate di pulmini a 8-9 posti che sono auto a tutti gli effetti, ma sono immatricolate in classe B e quindi non possono usufruire della riduzione del 50% delle corse effettuate sulla nostra autostrada. Con la chiusura della ferrovia, la percorrenza sulle strade urbane ed extraurbane è destinata ad aumentare e la nostra iniziativa inciderebbe positivamente anche sul decongestionamento del traffico.»

Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha precisato che «l'argomento è attenzionato da tempo da parte del Governo che ha già sottoposto l'istanza alle società gestrici. Fino ad oggi, le interlocuzioni sul discorso delle agevolazioni tariffarie per le persone fisiche residenti si sono rivelate nel complesso proficue, portando a un graduale aumento dei benefici per gli utenti. Raccogliamo la sollecitazione di questa mozione sottolineando però che il raggiungimento dell'obiettivo richiede un iter complesso al quale lavoreremo come abbiamo fatto fino a questo momento e questa mozione non aggiunge nulla al lavoro che già stiamo portando avanti.»

  • Motorizzazione civile

Respinta, con 28 astensioni (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, RV, PCP, FI, GM) e 7 voti a favore (Lega VdA), una mozione del gruppo Lega Vallée d'Aoste che chiedeva l'installazione di metal detector presso gli uffici della Motorizzazione regionale al fine di prevenire comportamenti illeciti e pericoli.

«La motorizzazione regionale ha registrato ripetuti episodi di soggetti provenienti da altre regioni che si sono presentati agli esami teorici della patente di guida muniti di telecamere e microfoni non visibili per superare le prove preliminari alla prova pratica - ha riferito la Consigliera Raffaella Foudraz -. Si tratta di persone originarie di paesi stranieri che non conoscono bene la lingua italiana e non sono in grado di comprendere e di rispondere compiutamente ai quiz. Un comportamento che, oltre ad essere illecito, può generare anche gravi problemi di incolumità pubblica per gli utenti della strada. Già altri uffici italiani della Motorizzazione hanno installato dei metal detector e sarebbe utile che anche noi procedessimo in tal senso.»

«La problematica sollevata è nota da tempo e periodicamente si ripresenta presso le Motorizzazioni civili italiane - ha specificato l'Assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy -. La Motorizzazione civile regionale è assolutamente attenta a evitare questo genere di truffe grazie ai controlli preventivi che vengono messi in atto e all'ottima collaborazione con le forze dell'ordine che intervengono a supporto per gli opportuni approfondimenti. La nostra Motorizzazione ha un'utenza costituita prevalentemente da cittadini residenti in Valle, con un’incidenza minima di candidati provenienti da altre regioni e questo va tenuto nella giusta considerazione nell’affrontare la proposta presentata con la mozione. Al momento non ci sono indicazioni del Ministero dei trasporti per l'utilizzo di questo strumento e dalle informazioni assunte da chi lo ha acquistato presso altre Motorizzazioni, abbiamo appreso che la sperimentazione non si è rivelata particolarmente proficua. Continueremo a lavorare per migliorare l’efficienza dei controlli e la collaborazione con le forze dell’ordine e ad approfondire la possibilità di investire in progetti che migliorino la qualità dei servizi di controllo.»

  • Concessioni per grandi derivazioni idroelettriche

Il Consiglio ha respinto, con 26 voti di astensione (UV, FP-PD, AV-VdAU, PlA, SA, Lega VdA) e 9 a favore (PCP, RV, FI, GM),  una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista che invitava il Presidente della Commissione competente ad operare per la predisposizione, entro 30 giorni, di un dossier contenente i testi e un'analisi delle leggi regionali approvate in materia di concessioni per grandi derivazioni idroelettriche da fornire al Consiglio Valle; avviare in Commissione i lavori preparatori utili per giungere a una rapida redazione della legge regionale sulle concessioni per grandi derivazioni idroelettriche, non appena sarà varata la norma di attuazione.

La Consigliera Chiara Minelli ha parlato di «situazione anomala se non paradossale: varie Regioni a Statuto ordinario hanno già approvato le leggi regionali per disciplinare le modalità di assegnazione delle concessioni, mentre la nostra Regione, per poterlo fare, è ancora in attesa di una norma di attuazione dello Statuto speciale che preveda la competenza regionale sulle procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche. In itinere da cinque anni, il testo della norma di attuazione è arrivato alla fase conclusiva, anche se forse ci sarà un rallentamento, viste le dimissioni di Rollandin da componente di parte regionale della Commissione paritetica. È importante avviare fin d'ora gli studi e gli approfondimenti, che saranno la base del testo normativo regionale, in modo da fare un lavoro collettivo ed essere pronti nel momento in cui saranno trasferite le competenze attraverso la norma di attuazione. L'analisi delle altre leggi è un punto di partenza e di confronto, non sarà un semplice copia-incolla di altre norme. Quelle che ho ascoltato sono osservazioni pretestuose, ma ciò che è grave è l'atteggiamento debole e rinunciatario della maggioranza sui principi che devono essere contenuti nella norma di attuazione. Pare che si rinunci alla potestà della Regione di prevedere con propria legge anche le riassegnazioni. Bisogna invece fare una battaglia autonomista, per la Valle d'Aosta.»

L'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, nel chiedere il ritiro della mozione, ha detto: «Si tratta di un ambito complesso dove la Valle d'Aosta ha fatto esercizio di autonomia in maniera innovativa, con specificità che sono uniche e che ci caratterizzano sul panorama europeo. L'apertura al mercato e la concorrenza sono pilastri dell'Ue e sono terreno di scontro con le specificità nazionali e locali: noi, invece, abbiamo sempre considerato l'assetto idroelettrico a beneficio del nostro territorio e delle nostre comunità, attraverso uno sfruttamento subordinato alla tutela ambientale. Un dossier sulle norme di altre Regioni avrebbe un valore puramente conoscitivo, poco utile da applicare nella nostra regione, portando anche confusione perché non compatibile con la nostra realtà. Gli uffici dell'Assessorato stanno lavorando alla norma regionale: bisognerà disciplinare le assegnazioni delle concessioni di grande derivazione, secondo le procedure diversificate per valorizzare l'assetto precedente. La norma regionale dovrà quindi muoversi nelle opzioni legislative esistenti di gestione di una gara, individuando delle proposte coerenti con le esigenze del territorio, sotto il profilo economico e ambientale. La Commissione sarà coinvolta nei modi e nei tempi dovuti.»

I lavori riprendono alle ore 15.

 

SC-LT