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Comunicato n° 17 del 10 gennaio 2024

Interpellanza sulla tutela dei prodotti agroalimentari valdostani

 

Si è parlato nuovamente di tutela della Fontina e dei prodotti agroalimentari valdostani nella seduta del 10 gennaio 2024 con un'interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain.

«Vediamo sui social immagini delle contraffazioni a scopo commerciale di prodotti denominati "Fontina" che nulla hanno a che vedere con la produzione di altissima qualità del nostro formaggio, sottoposta a controlli rigorosi per poter ottenere il marchio di Denominazione di origine protetta - ha evidenziato il Consigliere Dino Planaz -. È di fatto una concorrenza sleale, cui bisogna porre rimedio. Ribadiamo l'importanza di sostenere il lavoro dei produttori valdostani, sollecitando i controlli sulle contraffazioni delle produzioni di qualità, simbolo della nostra regione. Interpelliamo il Governo per sapere se abbia già provveduto a segnalare all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell'agricoltura queste contraffazioni, in difesa del lavoro dei produttori valdostani e dell'immagine della Valle d'Aosta in Italia e nel mondo.»

L'Assessore all'agricoltura, Marco Carrel, ha premesso che «pur non rientrando tra i compiti istituzionali dell'Assessorato la tutela dei prodotti di qualità - che rientra tra gli obblighi che il Ministero dell’agricoltura tramite il proprio l’Ispettorato centrale demanda ai Consorzi di tutela -, c'è grande attenzione sul tema e ci confrontiamo continuamente con il Consorzio produttori e tutele della Fontina. Ricordo che il Consorzio annualmente è tenuto a presentare all’Ispettorato centrale un piano di vigilanza con l’indicazione del numero minimo dei controlli da effettuare sul territorio nazionale e a rendicontare l’effettuazione di tali controlli. A questo fine, il Consorzio Fontina ha stipulato una convenzione con il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano per l’utilizzo reciproco degli agenti vigilatori operanti su tutto il territorio nazionale. Il Consorzio collabora, inoltre, con il Nucleo antifrode e il Nucleo antisofisticazione e sanità dei Carabinieri nello svolgimento delle campagne di controllo antifrode specifiche.»

L'Assessore ha quindi dettagliato i dati nel 2023: «Il Consorzio, che ringrazio per i dati e per il lavoro svolto, ha rilevato 56 irregolarità sul territorio nazionale, di cui 18 diffide immediate, 21 a seguito di verifiche sul web (erano 60 nel 2022), 4 segnalazioni all'Ispettorato centrale, 3 da attività congiunte con i Nas, 8 le sanzioni amministrative notificate dal Consorzio e 2 le denunce penali depositate dal Consorzio. Per gli altri paesi bisogna passare dall'Ispettorato centrale, in virtù degli accordi bilaterali o nell'ambito dell'Unione europea. L'attività del Consorzio è importante così come è fondamentale la sinergia con l'Assessorato che continua a monitorare la situazione per difendere un prodotto che per noi è un'eccellenza che rappresenta la nostra storia e il nostro paesaggio.»

«In un mondo digitale, anche le informazioni tramite social sono utili - ha replicato il Consigliere Planaz -. Anche a livello italiano, a volte le piccole realtà di distribuzione usano il nome Fontina mentre vendono il fontal, che non ha niente a che vedere con il nostro prodotto. È quindi fondamentale mantenere alta l'attenzione su questo tema, controllando non solo le frodi vicine a noi, ma allargando l'orizzonte. La Fontina, con le sue caratteristiche di autenticità e le sue specificità produttive, racconta la storia del nostro territorio in Italia e nel mondo, così come lo fanno tutti i nostri prodotti agroalimentari.»

 

SC