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Comunicato n° 15 del 10 gennaio 2024

Interpellanza sull'uso dei fuochi d'artificio silenziosi

 

L'interpellanza illustrata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta del 10 gennaio 2024 ha nuovamente portato l'attenzione dell'Aula sulla necessità di regolamentare i fuochi artificiali.

«Sappiamo bene che l'impatto sonoro delle attività pirotecniche genera effetti traumatizzanti e spesso anche letali ai danni degli animali d'affezione e della fauna selvatica - ha commentato il Consigliere Luca Distort -. Ogni anno in Italia muoiono circa 5mila animali a causa dei botti di fine anno e sarebbe un evidente segno di civiltà una corretta regolamentazione dell'uso di questi prodotti. Esistono alternative efficaci per non rinunciare ai giochi pirotecnici, come i fuochi d'artificio silenziosi che hanno un impatto sonoro inferiore ma lo stesso effetto scenografico. Interpelliamo il Governo per sapere se condivide l'interesse di disciplinare in modo strutturale una regolamentazione dei fuochi d'artificio

Definendo «interessante l'alternativa meno rumorosa prospettata», il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha specificato che «occorre capire se esiste una competenza in questo senso, dove si colloca e qual è la sua concreta applicabilità, per evitare di ricadere nel caso delle ordinanze comunali che vietano l’impiego dei botti e che poi, sono illegittime e inapplicabili nei fatti. In linea generale, l’uso di fuochi d’artificio è soggetto a normative legate alla sicurezza e tutela dell’incolumità degli utilizzatori che non sono di competenza della Regione, la cui incombenza è, invece, quella di assicurarsi che i Comuni si siano dotati di piani di zonizzazione acustica. Tutti gli enti locali dispongono di questo documento che individua diverse zone del territorio caratterizzate da tipologie di uso diverse con limiti di rumorosità. L’uso dei fuochi d’artificio rientra nella casistica di eventi temporanei per i quali, in occasione di manifestazioni, eventi, concerti o altro, i Comuni possono rilasciare autorizzazioni in deroga, “sforando” i limiti previsti dalla zonizzazione acustica per periodi circoscritti. Le delibere degli enti locali sulle manifestazioni temporanee (ai sensi della dgr 1262/2010) prevedono gli spettacoli pirotecnici con limitazione di durata, di giorni e limiti acustici. Esiste però un’alternativa meno rumorosa e, a una prima analisi, pare che la competenza rimanga in capo ai singoli Comuni per quanto riguarda il rilascio delle deroghe legate all'inquinamento acustico. I Comuni possono avvalersi dell’Arpa per la definizione dei limiti massimi di rumore ammissibili e anche vietare motivatamente l’uso dei fuochi d’artificio. Dal canto suo, la Regione, condividendo le criticità legate alle ricadute negative dei botti sugli animali, potrebbe sensibilizzare gli enti locali sulla scelta dei fuochi silenziosi

«La dichiarazione di intendimento espressa dal Presidente ci lascia soddisfatti - ha commentato il Consigliere Distort -. La linea dei divieti è una via sterile, mentre cercare di ottenere il meglio dalle criticità apre la via a nuove opportunità che possono rivelarsi risolutive. Si potrebbe lavorare anche sui patrocini: ci sono enti che li chiedono per iniziative che comprendono anche spettacoli pirotecnici e si potrebbe pensare di vincolarne la concessione all'utilizzo di fuochi d'artificio silenziosi. Un altro elemento di grande spettacolarità è la pioggia di droni che comporta sicuramente una spesa più elevata rispetto all'acquisto dei botti per un singolo evento ma che viene ammortizzata nel corso del tempo. Abbiamo la tecnologia dalla nostra parte, dobbiamo solo aggiungere intelligenza, volontà e buon senso

 

LT