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Comunicato n° 628 del 12 dicembre 2023

Iniziata la discussione generale sulle leggi di bilancio della Regione 2024-2026

Sono intervenuti i Consiglieri Manfrin, Lavy, Marquis, Erika Guichardaz, Cretier, Baccega, Rollandin, Restano, Chatrian, Minelli

 

Nella seduta mattutina del Consiglio del 12 dicembre 2023 è iniziata la discussione generale sulla legge di stabilità e il bilancio della Regione per il triennio 2024-2026.

Sui disegni di legge sono stati presentati 4 emendamenti e 2 subemendamenti dal gruppo Lega VdA, 5 da Rassemblement Valdôtain, 1 da Progetto Civico Progressista, 1 dal gruppo Misto oltre che 11 emendamenti licenziati dalla seconda Commissione.

Gli ordini del giorno depositati in Aula sono 50, di cui 16 della Lega VdA, 11 di RV, 11 di PCP, 5 di FI e 7 di GM.

La discussione generale

Il Capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha parlato di un «bilancio di Schrödinger che presenta picchi di risorse nel 2024 per toglierle negli anni successivi. Si fa un gran parlare delle tante risorse disponibili ma la differenza sta nel dove le si spende. Per altro, gli aumenti sono dovuti alle extra risorse provenienti in gran parte dal Pnrr - e risultano, come detto, mal disposte: parliamo ad esempio della destinazione di risorse regionali ai servizi per gli immigrati. Come ha rilevato anche la Cgil, si sarebbero potute attingere al Fondo sociale europeo, invece si è deciso di usare i fondi dei valdostani. Dallo studio della Ciga di Mestre risulta che la nostra regione è la peggiore tra quelle che crescono, la terzultima in Italia rispetto a quello del periodo pre Covid: un asfittico +0,2%, a fronte di un aumento nel Nord Ovest del +3,2% e anche a paragone con il Sud che fa segnare un +2,3%. A prescindere dai totali è la qualità della spesa che fa la differenza. Non si rileva, in tutto il testo, una attenzione verso le famiglie in difficoltà, e abbiamo dovuto porre rimedio proponendo di ripristinare il Bon Chauffage, né verso gli operatori sociosanitari, anche questi oggetto di una nostra proposta per estendere anche a loro l’indennità sanitaria. Insomma, un bilancio iniziato male, da parte di una maggioranza traballante che ha coinvolto tardi il Consiglio e che si presenta con 11 auto emendamenti per modificare il testo partorito senza alcun orgoglio politico.»

Per il Vicecapogruppo della Lega VdA, Erik Lavy, «la montagna sta diventando sempre più luogo di divertimento e sempre meno di investimento di vita: molti giovani partono, svuotando i villaggi, perché questa terra non offre opportunità di crescita e malgrado le risorse non c'è un'imprenditoria sana con progetti di sviluppo. Stiamo quindi vivendo una crisi non tanto economica quanto identitaria: oggi, non c'è un prototipo positivo del valdostano e la propria comunità non è più un trampolino quanto una gabbia. Vista la nostra posizione di regione di confine e viste le risorse, si potrebbe pensare ad uno sviluppo imprenditoriale, ma manca una regia regionale che metta insieme tutti gli attori. I trasferimenti statali ed europei sono da maneggiare con cura: ci sono esempi positivi, come i trasferimenti correnti del Repower Eu per sviluppare il settore energetico, ma c'è anche l'esempio negativo del bando borghi, che ha dato tout court 20 milioni di euro senza pensare ai problemi gestionali dei comuni e oggi la Regione deve intervenire.  Altro tema centrale è quello dei trasporti: si dà per scontato che l'elettrico rappresenti il futuro, ma ho dei dubbi e non capisco la ratio di queste scelte. In agricoltura, per troppo tempo sono stati dati contributi a pioggia senza una visione di sviluppo e, oggi, le piccole aziende soffrono il ricambio generazionale. Un bilancio ricco, di metà mandato, che accontenta tanti, ma ci aspettavamo uno slancio in più: non c'è niente di forte, non c'è una visione sostenibile della Valle d'Aosta. C'è da augurarsi che le scelte fatte con questo bilancio non diventino degli enormi buchi nell'acqua.»

«In questa fase storica non semplice a livello globale, anche la Valle d'Aosta è chiamata a grandi sfide ma non ci sembra che la Regione sia stata in grado di raccoglierle - ha commentato il Capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis -. La pubblica amministrazione, qui, ha un ruolo rilevante più che in altre regioni, ma per gestirla ci vanno coraggio e un approccio innovativo nel metodo e nel merito che non riusciamo a leggere in questo bilancio: manca una visione degli obiettivi che si vogliono perseguire. Abbiamo assistito alla narrazione di un pareggio di bilancio a 1,8 miliardi di euro ma, di fatto, le entrate di competenza ammontano a 19 milioni in più rispetto al 2023: il resto è dato dalla crescita del fondo pluriennale vincolato che è costituito da cifre già impegnate nello scorso esercizio e dalle partite di giro. Rileviamo crescente difficoltà dell'Amministrazione a spendere, con un fondo cassa in crescita che dà la dimensione del problema: nel 2019 avevamo 219 milioni e oggi ce ne sono 770 milioni. Aumentano le difficoltà dei valdostani alle prese con il caro bollette e affitti: non basta più il contributo previsto per le locazioni. Le famiglie si trovano in difficoltà, la povertà è in aumento. Nella sanità sono state messe a disposizione rispetto al 2021 70 milioni in più all’anno senza che si siano apprezzati dai cittadini risultati migliori nel servizio reso. Le categorie che rappresentano le imprese ci hanno detto che i loro iscritti non prevedono piani di investimento che vanno oltre al minimo necessario: significa che non c’è fiducia nel futuro, che non si intravede una politica economica chiara. La maggioranza regionale rinvia al futuro ogni scelta difficile, sappiamo che la sfida non è semplice ma senza affrontarla il risultato sarà molto deludente per i valdostani.»

La Capogruppo di PCP, Erika Guichardaz, ha osservato: «In questo bilancio manca una vera programmazione, non ci sono le risposte ai bisogni dei valdostani e si ipoteca già l'assestamento, sapendo di aver gestito male le risorse e avendo quindi un grosso avanzo. Le risorse disponibili per la spesa aumentano solo dell'1,22%, ridimensionando notevolmente l'incremento annunciato alla stampa, soprattutto se raffrontato al tasso di inflazione; il fondo pluriennale vincolato, meccanismo per reiscrivere a bilancio risorse di anni precedenti, cresce a dismisura per incapacità programmatica; troviamo solo 30 milioni di risorse per gli investimenti nel triennio imponendo di definire gli obiettivi prioritari e di migliorare qualitativamente la spesa del bilancio. La fa da padrone la spesa per il personale, la cui riforma è orma irrimandabile. I rinnovi contrattuali erano dovuti, ma è innegabile che le linee proposte dallo studio Bocconi sono totalmente disattese (mobilità e valorizzazione del personale, taglio dei dirigenti, semplificazione delle procedure) portando a lungo termine all'aumento del tasso di rigidità strutturale del bilancio con una riduzione della possibilità di indirizzare la spesa su obiettivi prioritari e settori maggiormente in difficoltà. Non si intravede la sostenibilità, con poche risorse per la diversificazione energetica e investimenti per il monitoraggio dei ghiacciai mentre li si triturano; le importanti risorse sulla sanità non trovano riscontro nei servizi (altri 70 professionisti nel 2023 si sono licenziati); le politiche sociali non tengono conto del contesto demografico e sociale. Sull'istruzione invece si pensa a costruire nuovi edifici, ma nulla sulla formazione e didattica. Il bilancio peggiore di questa Legislatura.»

Il Capogruppo di FP-PD, Paolo Cretier, ha rilevato che «l’economia valdostana è in crescita in vari settori, in particolare nell’edilizia, grazie anche al vituperato 110%, ai fondi Pnrr e agli interventi regionali messi in campo in questi anni con la concessione di mutui. Questo bilancio prevede sostegni mirati con investimenti in tecnologie e formazione; la copertura di organici del comparto unico, il sostegno all’efficienza degli enti, anche attraverso la formazione continua. Stiamo completando la copertura del territorio con la rete tecnologica che porterà al collegamento delle residenze con ricadute positive sullo smartworking, aumentando anche l’attrattività locale per i giovani e i professionisti dei vari settori e, in particolare, della sanità. Migliorare i servizi sanitari, scolastici e sociali significa rendere vivibile la montagna e recuperare il grande patrimonio urbanistico esistente sia per usi residenziali che per dare ospitalità ai lavoratori stagionali con la conseguente fidelizzazione, non solo del lavoratore, ma anche del turista. Questo Bilancio racchiude una serie di azioni positive che sono chiaramente leggibili, se vi è la volontà di farlo. Queste saranno tradotte in azioni per il raggiungimento di obiettivi sostenibili, come è nelle intenzioni di questa maggioranza autonomista-progressista. “La perfezione si raggiunge non quando non c'è più niente da aggiungere, ma quando non vi è più niente da togliere.” Nessuna legge è perfetta ma noi ci stiamo provando con una legge di bilancio concreta.»

Per il Consigliere Mauro Baccega (FI), «il lungo elenco messo in campo nel bilancio, con risorse distribuite a pioggia a tanti fruitori evidenzia la volontà di dare un po' a tutti, ma non ci fa vedere un disegno di rilancio e di prospettiva per la Valle. La presenza di tanti gruppi di lavoro e task force sottolinea le oggettive difficoltà per raggiungere gli obiettivi in tempi ragionevoli. C'è una forte preoccupazione legata ai fondi del Pnrr: la nostra attenzione è alta e l'auspicio è che si arrivi a buon fine. In sanità, l'organizzazione è fondamentale, soprattutto in ospedale: vi sono 473 milioni di euro, con una spesa pro capite di 3834 euro, la più alta d'Italia, ma le criticità sono ancora tante, soprattutto al pronto soccorso, anche se apprezziamo che, su nostro suggerimento, abbiate agito sull'admission room. L'Atto aziendale dell'Usl è stato approvato, ma ci vorrà un anno per metterlo in campo; il Piano salute e benessere sociale contiene delle novità - come gli ospedali e le case di comunità - ma non si conosce ancora il cronoprogramma degli interventi. La morosità incolpevole è stata finanziata con 1 milione di euro, a fronte di 100mila euro spesi nel 2023: c'era davvero la necessità? Non era meglio mettere risorse per intervenire nella ristrutturazione di alloggi Erp? Speravamo di avere un nuovo progetto didattico per la nuova Università, ma di questo non se ne parla. Volevamo una nuova visione sui progetti di ricerca, che non intravediamo, così come manca un piano triennale sull'innovazione e l'agenda digitale.»

Il Capogruppo di PlA, Augusto Rollandin, ha sottolineato «l'esigenza di arrivare a una soluzione graduale che consenta di raggiungere gli obiettivi previsti dal documento di bilancio. Il punto nodale della questione non è quello di lavorare sulla teoria: bisogna intervenire con azioni concrete finalizzate a portare beneficio a tutta la comunità valdostana nel più breve tempo possibile. Il bilancio affronta dei problemi reali e attuali che devono trovare soluzione immediata e su cui bisogna lavorare da oggi in avanti.»

«Da sempre la Regione ci ha abituati ad avanzi importanti - ha detto il Consigliere Claudio Restano (GM) -, ma un bilancio di previsione fatto di dati certi non dovrebbe avere scarti di 800 milioni di euro con i successivi assestamenti, così come successo negli anni scorsi. La crisi di governo che ha coinvolto la maggioranza ne ha compromesso le capacità operative: l'invito di oggi è quello di non continuare sulla stessa strada, lasciando voci a zero nel bilancio di previsione per riempirle in sede di assestamento. È una strategia, ma non è corretta nei confronti della popolazione, che deve avere contezza degli indirizzi che si vogliono imprimere. La II Commissione poteva caratterizzare meglio questo bilancio, recependo le suggestioni ricevute, ma c'è la tendenza ad ascoltare poco, i Consiglieri di maggioranza non caratterizzano la loro presenza, inoltre non è stato dato quell'indirizzo di sinistra evidenziato dal Capogruppo del PD lasciando spazio all'area autonomista di centro/centrodestra che rappresento. La sanità percepita, a fronte di tante risorse, non è delle migliori: io mi auguro che con questo bilancio si possano mettere in campo i correttivi dovuti. Certo le risorse economiche non sono le sole che possono risolvere i problemi: cercate di dare gambe al Piano socio-sanitario e agli obiettivi che vi siete prefissati. Così come potremmo raggiungere obiettivi più ambiziosi nel turismo, ma guardando ai numeri, questo settore ha un peso specifico irrilevante, 1,56% del bilancio assestato, mentre lo sviluppo economico ha avuto un aumento del 100% rispetto alle previsioni: ci sono pesi e misure diverse in Giunta. Noi vogliamo investire maggiormente nel turismo e con i nostri ordini del giorno vogliamo dare una mano.»

Le Chef de groupe de AV-VdAU, Albert Chatrian, a parlé d'un «budget montagnard qui essaye de garantir la bonne qualité de la vie de nos concitoyens en donnant la possibilité aux familles, aux entreprises, aux artisans, de bâtir leur futur, leur garantissant une bonne et agréable qualité de la vie. Notre culture fédéraliste inspire notre vision et notre action et nous abordons avec confiance le défi de construire un système renouvelé pour notre pays. Questo bilancio darà l'opportunità ai valdostani di dare corso ai propri sogni. Abbiamo introdotto novità importanti che faranno la differenza come gli interventi su mutui per la prima e seconda casa e il potenziamento dell'edilizia scolastica. Quasi il 40% del bilancio è dedicato alle due missioni principali: salute e diritto allo studio. Abbiamo affrontato anche il tema della mobilità con una serie di novità che saranno sviluppate nelle future delibere applicative. La nostra attenzione all'emergenza è costante e, tra le altre cose, abbiamo avviato l'elisoccorso: realtà concreta, in itinere. Abbiamo affrontato la questione dell'ampliamento dell'ospedale Parini e abbiamo dato certezze ai nostri enti locali in materia di politiche del lavoro attraverso il rinnovo contrattuale. Rimane costante l'attenzione al turismo, autentica vocazione della nostra regione che sarà potenziato anche attraverso la garanzia di buoni servizi, sanità e infrastrutture. Questo è un bilancio fatto su misura per rispondere alle esigenze dei valdostani che guarda all'oggi ma traguarda il domani.»

La Consigliera Chiara Minelli (PCP) ha considerato che «questa manovra è partita male, essendo stata presentata agli organi di stampa prima che ai Consiglieri, quando ancora si discuteva del Defr. Viene definito un bilancio progressista, ma così non è perché qualcuno non ha avuto incidenza in tal senso, perché ha abdicato completamente al suo ruolo di rappresentare quest'area: cercheremo in parte di farlo noi con gli ordini del giorno che abbiamo presentato. L'anima del bilancio secondo il Presidente è la sostenibilità in senso lato, il che getta del fumo negli occhi riguardo alla vera sostenibilità. La montagna non è solo quella alta, ma anche quella media, con professioni turistiche che devono lavorare tutto l'anno, ma che non sono sufficientemente considerate. Gli ordini del giorno e gli emendamenti ci metteranno di fronte ad una serie di scelte di campo; noi voteremo alcuni articoli di questa legge, ma sulle questioni di fondo, sui grandi investimenti considerati strategici, c'è una forte differenza di vedute e di impostazione e non potremo quindi votare il bilancio nella sua interezza.»

I lavori sono sospesi; riprendono alle ore 15.

 

SC-LT