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Comunicato n° 626 dell'11 dicembre 2023

Leggi di bilancio: l'intervento del Presidente della Regione, Renzo Testolin

In chiusura della seduta pomeridiana dell'11 dicembre 2023, dedicata all'illustrazione delle leggi di bilancio 2024-2026, ha preso la parola il Presidente della Regione, Renzo Testolin, che ha anche la delega alle finanze.

«Il tema strategico alla base di questo bilancio è la sostenibilità a medio e a lungo termine - ha detto il Presidente -: una tematica che orienta trasversalmente l’intera programmazione triennale e che si concretizza negli obiettivi specifici di settore. Mi riferisco alle politiche del lavoro, allo sviluppo economico, alla mobilità sostenibile, allo sviluppo energetico, alla tutela e al presidio del territorio, ma anche ai servizi alla persona, alla salute e al benessere, al sostegno alle fasce più deboli, ai disabili e ai meno fortunati, e inoltre all’attenzione al mondo del volontariato, alla promozione dello studio e della crescita professionale. Questi obiettivi potranno attuarsi grazie alle risorse previste in questo bilancio sia attraverso interventi diretti, sia attraverso la programmazione di interventi finalizzati a creare le condizioni per poter affrontare le situazioni con le quali ci confrontiamo in questo periodo.»

Il Presidente ha ribadito che la sanità (con 473 milioni di euro) e il diritto allo studio (con 213 milioni) rappresentano il 38% del bilancio: «L’incremento della spesa sanitaria è pari a 9,3 milioni di euro: la spesa sanitaria corrente vale 333,3 milioni di euro nel 2024, quando nel 2023 era pari a 324. La spesa sanitaria per investimenti è pari a 6,750 milioni, oltre a vedere ricompresi i 120 milioni di euro che sono stanziati per il complesso ospedaliero Umberto Parini di Aosta. L’avvio delle opere di realizzazione del nuovo Ospedale regionale costituisce peraltro la condizione necessaria per la riorganizzazione complessiva della sanità valdostana, sotto i profili della qualità dei servizi resi alla popolazione, delle risorse, delle strutture, della valorizzazione del personale e della riqualificazione degli ambienti di lavoro, oltre che la base per la ridefinizione della sanità territoriale e degli interventi di investimento da attuare oltre che delle iniziative di riorganizzazione logistico-amministrativa e quindi anche la ridefinizione territoriale dei servizi sanitari offerti alla popolazione.»

«Le voci di spesa più rilevanti per il diritto allo studio sono costituite dal personale dirigente e docente delle scuole, per l’importo complessivo di 125,7 milioni annui, ma anche i trasferimenti correnti a: Università della Valle d’Aosta per 8,2 milioni annui; servizio di assistenza e sostegno agli studenti disabili frequentanti le scuole regionali e paritarie (6,6 milioni di euro), che evidenzia l’attenzione per queste situazioni; Institut agricole régional per 5.350.000 euro su ciascuna annualità; istituzioni scolastiche paritarie per 4,2 milioni su ogni anno; Comuni e alle Unités des Communes valdôtaines per la spesa del personale ausiliario delle istituzioni scolastiche di base per circa 4,3 milioni annui; l'edilizia scolastica per circa 33 milioni complessivi sul triennio, di cui quali 10 milioni nel 2024; Fondazione per la formazione professionale turistica per 4 milioni annui e Conservatoire de la Vallée d'Aoste per 2,76 milioni annui; Istituto Don Bosco di Châtillon per l'accoglienza, in regime convittuale, per l’istruzione e la formazione di studenti e giovani adulti per 2,7 milioni di euro. Da qui emerge chiaramente la scelta dell’Amministrazione di proseguire e rafforzare il sostegno a tutte quelle realtà che rappresentano un variegato e naturale incubatore per le generazioni future al fine di consentire a tutti di seguire e coltivare le proprie aspirazioni.»

Il Presidente ha anche declinato le varie missioni: «Per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali sono allocati quasi 46 milioni di euro nel 2024, oltre 43 milioni nel 2025 e oltre 38 milioni nel 2026. Le voci di spesa più rilevanti sono costituite da interventi per il recupero del patrimonio immobiliare di interesse culturale, storico e artistico, per complessivi 25,5 milioni nel triennio, e dalle spese per i servizi ausiliari per la valorizzazione e la custodia dei beni culturali nonché per le attività culturali per l’importo di circa 4,97 milioni annui, trasferiti a Società di Servizi per la gestione dei siti. Alle politiche giovanili, allo sport e tempo libero vanno risorse per circa 16,6 milioni nel 2024, al turismo oltre 22 milioni di stanziamenti per il 2024, confermati per oltre 20 milioni per ciascuno dei due anni successivi: da evidenziare un incremento di 400.000 euro nella spesa corrente e 1,6 milioni negli investimenti dovuti ai maggiori contributi per interventi, arredi e attrezzature relativi a rifugi, bivacchi e dortoirs, al fine di riqualificare la nostra offerta turistica e riscontrare principalmente le esigenze di approvvigionamento idrico delle strutture in un momento particolarmente delicato per la risorsa acqua. All’assetto del territorio e all’edilizia abitativa, sono destinati quasi 6 milioni di euro nel primo anno del triennio, mentre allo sviluppo sostenibile e alla tutela del territorio e dell’ambiente vanno nel 2024 circa 80 milioni di euro, tra cui: 11 milioni consentono l’assunzione di personale addetto ai cantieri forestali; 2,3 milioni annui a titolo di contributi per l'acquisto di veicoli a bassa emissione, a pedalata assistita e per l'installazione di stazioni di ricarica domestica per veicoli elettrici; 6,3 milioni annui per l’Arpa; 1,3 milioni annui all'ente gestore del parco naturale del Mont Avic per le spese di funzionamento. Al diritto alla mobilità vanno oltre 147 milioni per il 2024, 116 milioni circa per il 2025 e quasi 111 milioni per il 2026; al Soccorso civile, oltre 32 milioni di euro nel 2024. Per le politiche sociali e la famiglia sono previsti oltre 122 milioni di risorse nel 2024, 107 milioni nel 2025 e 104 milioni nel 2026. Nello specifico: 32,5 milioni annui sono destinati a interventi previdenziali a favore di invalidi civili; 21 milioni sul 2024 e 2025 e 21,5 milioni per il 2026 sono i fondi stanziati per i trasferimenti agli enti locali per le spese di gestione di servizi sociali a favore delle persone anziane e inabili; 6,3 milioni per la stipula di convenzioni con case di riposo; 3,85 milioni annui al sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione; 4,2 milioni annui per spese per contratti di servizio pubblico destinati agli interventi e al sostegno delle persone con disabilità; 2,1 milioni annui per l'acquisto di servizi connessi all'inserimento in strutture per minori, giovani e genitore-bambino; 1,6 milioni destinati al funzionamento della Casa di riposo G.B. Festaz. Per sviluppo economico e competitività sono previsti nel 2024 oltre 37 milioni di euro, tra cui 5,9 milioni per contributi agli investimenti a imprese e 2,65 milioni annui agli enti locali per la gestione dello Sportello unico per le attività produttive e per le prestazioni di servizi. Nel 2024, alle politiche per il lavoro e la formazione professionale vanno oltre 32 milioni di euro. All'agricoltura sono destinati oltre 25 milioni di euro nel 2024, tra cui 1 milione all'Arev per l'organizzazione di rassegne zootecniche e per l’erogazione di premi di partecipazione agli allevatori; 1 milione ad Area VdA e 1,425 milioni per l'assistenza zooiatrica veterinaria; 2,8 milioni per il sostegno alle aziende agricole per la monticazione dei capi bovini. Alla diversificazione delle fonti energetiche vanno risorse per 2,3 milioni nel 2024 che crescono nel 2025 a 3,6 milioni, per poi attestarsi nel 2026 a oltre 2 milioni.»

«Per le relazioni con le altre autonomie territoriali e locali sono stati previsti circa 130 milioni di euro nel 2024. L’incremento dello stanziamento rispetto al 2023 è dovuto allo stanziamento di 12,5 milioni in più a favore degli enti locali. Risorse che permetteranno di affrontare con più serenità gli aumenti dei costi di gestione generali e del personale dei nostri Comuni e di programmare su dati certi il proprio bilancio triennale. È stato inoltre previsto un fondo speciale di 1,5 milioni per il Comune di Aosta conseguente al venir meno, con fine 2024, dei trasferimenti di parte corrente previsti dalla legge di Aosta capitale.»

Riguardo al personale regionale, il Presidente ha osservato: «L'aumento dei contratti per gli stipendi che crescono, per quanto riguarda il rinnovo contrattuale del personale regionale, è di circa 51 milioni complessivi tra dipendenti regionali, scuole e sanità. Questo aspetto deve essere letto anche come un giusto adeguamento stipendiale che da anni si attendeva e che oggi trova riscontro nella previsione di adeguate risorse a bilancio, dopo aver svolto in corso d’anno tutti i passaggi previsti dalla contrattazione. Tale maggiore disponibilità, ne siamo certi, si trasformerà anche in una positiva maggiore disponibilità di spesa per le famiglie a beneficio del nostro tessuto economico.»

«Le cifre messe in campo - ha concluso Testolin - servono per dare contezza dei vari impegni e danno atto di una attenzione trasversale dell’Amministrazione a tutti quei settori che una gestione attenta deve tenere in considerazione nel suo operato, dando per quanto possibile la dimensione degli impegni che si mettono in campo per le varie tematiche, per garantire un lavoro a tutti e quindi una dignità ed una prospettiva di miglioramento famigliare e sociale. Un’attenzione alle famiglie che passa anche tramite la garanzia allo studio dei propri giovani, al contenimento dei costi di trasporto pubblico, all’accesso alla casa nelle sue diverse declinazioni, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza e alla manutenzione del territorio fino ad arrivare alle risorse che individuano, trasversalmente, nella salute, nella sicurezza e nell’accompagnamento delle persone più fragili o in qualche modo svantaggiate, attenzioni ed iniziative  che possano contribuire a garantire loro un percorso di vita più sereno. Come in tutti i bilanci qualcuno individuerà carenze e lacune e sicuramente , come sempre accade, si sottolineeranno maggiormente i particolari che mancano piuttosto che le tante risposte che si danno, ma siamo convinti che il lavoro svolto sia stato attento alla nostra realtà, stimolato dalla conoscenza dei problemi, frutto di un confronto quotidiano con i vari portatori di interessi, espressione di un lavoro serio e anche di quella passione che deve sempre animare chi lavora per il bene della cosa pubblica. Un bilancio che potrà dare risposte concrete - al netto di tutte le difficoltà operative che si potranno incontrare nel percorso di attuazione - costituito su basi solide e su numeri concreti.»

I lavori riprendono domani, martedì 12 dicembre, alle ore 9 con la discussione generale sulle leggi di bilancio.

SC