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Comunicato n° 468 del 28 settembre 2023
Interpellanza sull'adeguamento delle tariffe del Servizio idrico integrato
Il metodo tariffario per il Servizio idrico integrato è stato oggetto di dibattito in Aula, con un'interpellanza presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste nella seduta consiliare del 28 settembre 2023.
«Con la sentenza del TAR del Lazio del 27 luglio scorso, che dà ragione al Ministero per le infrastrutture, il BIM ha definitivamente perso la possibilità di accedere a 20 milioni di euro di fondi del PNRR per i quali aveva concorso con un progetto di digitalizzazione delle reti idriche - ha affermato il Vicecapogruppo Erik Lavy -. Il BIM era stato escluso dalla graduatoria delle domande redatta dal Ministero a causa del suo mancato adeguamento del metodo tariffario alle direttive nazionali dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) e la sentenza del TAR ha confermato la bontà della decisione ministeriale. Chiediamo quindi chi abbia partecipato per conto della Regione autonoma Valle d'Aosta alla Conferenza Unificata in cui si è parlato di questo bando PNRR e quali siano state le richieste o i chiarimenti presentati in questa sede; quali siano le intenzioni riguardo alla predisposizione di un metodo tariffario per il Servizio idrico integrato; come si compenserà la mancata entrata dei 20 milioni di euro e come potevano essere spesi gli eventuali 20 milioni di euro liberati dal finanziamento legato al bando.»
«La riorganizzazione del Servizio idrico integrato è stata avviata con la legge regionale 37/2021 ed è proseguita con la l.r. 7/2022 al fine di conseguire adeguati livelli tariffari e superare le differenziazioni esistenti tra le diverse comunità nella fruizione di questo servizio - ha premesso l'Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet -. Questo, anche alla luce del riconoscimento alla Valle d'Aosta da parte della Corte Costituzionale di una "competenza primaria in materia di organizzazione del servizio idrico, comprensiva della sua organizzazione e della sua programmazione, come anche dell’individuazione dei criteri di determinazione delle tariffe, ad esso inerenti, che ne costituiscono il corrispettivo” da esercitarsi, da parte dell’organo regionale “nel rispetto dei principi europei e statali vigenti in materia "in conformità “alle direttrici della metodologia tariffaria statale”.»
Per quanto riguarda la Conferenza Unificata, Sapinet ha riferito che «vi ha preso parte il rappresentante della Struttura competente in materia di rapporti istituzionali della Presidenza della Regione. L’aspetto collegato alla partecipazione alla Conferenza incide relativamente, in quanto l’esclusione deriva da una successiva valutazione effettuata da ARERA, sul perimetro della competenza primaria regionale, oggetto di successivo ricorso.»
«Per quanto riguarda le attività per la predisposizione di un metodo tariffario SII, il BIM, nel suo ruolo di EGA, ha provveduto con deliberazione del mese di luglio 2022 ad affidare un incarico di “consulenza finanziaria e supporto tecnico specialistico per l’elaborazione e l’applicazione del metodo tariffario idrico” al raggruppamento temporaneo Hydrodata SpA – REF Srl. Il contratto è stato sottoscritto il 6 ottobre 2022 e la proposta del metodo tariffario è stata presentata alla Regione a fine maggio 2023. Poiché il metodo presenta delle semplificazioni alla metodologia statale in relazione alle specificità locali, EGA, d’accordo con la Regione, ha richiesto ad ARERA un incontro per avviare un tavolo di confronto, in particolare sulla proposta di metodo tariffario idrico, in modo da addivenire in tempi quanto più celeri alla revisione dell’attuale metodo tariffario. Nella stessa nota è stata anche trasmessa la proposta di metodo tariffario precedentemente inviata alla Regione. Si tratta di un incontro di natura tecnica ma la questione ha ovviamente anche una connotazione politica e abbiamo già avviato un confronto politico. Dai risultati di questo tavolo di confronto, si procederà ad approvare rapidamente la proposta o ad apportare le modifiche necessarie per adeguarlo alla normativa statale.»
Sulla compensazione del mancato introito dei 20 milioni di euro del bando PNRR, l'Assessore Sapinet ha chiarito che «il Piano economico finanziario del BIM discende dal Piano d’ambito del Servizio idrico integrato per la promozione della qualità dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione approvato nel 2022. Il Piano trentennale considera l’insieme delle azioni e le relative coperture economiche. Il mancato accesso ai fondi del bando non richiede pertanto una compensazione in quanto tali interventi erano già previsti e considerati nel Piano economico e finanziario approvato. L’eventuale acceso ai fondi PNRR avrebbe consentito di anticipare, in logica trentennale, alcuni interventi programmati. È utile ricordare anche che gli interventi infrastrutturali “emergenziali” collegati alla recente crisi idrica, proprio per questa loro natura, sono coperti da trasferimenti regionali. Quindi, rispetto alla tariffa permane la sostenibilità del Piano degli investimenti e i maggiori introiti derivanti dall’eventuale finanziamento PNRR, peraltro non scontato, trattandosi di avviso pubblico con una percentuale importante delle risorse destinate prioritariamente alle Regioni del Mezzogiorno, potevano eventualmente aprire a nuovi investimenti non pianificati, ma non determinano uno squilibrio del PEF. La partecipazione al bando è stata nutrita e numerosi soggetti non sono stati ammessi a finanziamento a causa della limitatezza dei fondi a disposizione, della valutazione insufficiente dei contenuti progettuali o per la mancanza dei requisiti richiesti per l’accesso al finanziamento. Non vi era dunque alcuna certezza all’effettivo accesso dei fondi. Oltre all'importante lavoro svolto dal BIM sulla riorganizzazione del SII e il sostegno della Regione anche in termini di risorse, stiamo mettendo in atto una duplice interazione con ARERA: una su un piano tecnico per una precisa definizione dei metodi tariffari, una su un piano più politico per trovare il giusto confronto nel complesso sistema di competenze, ovviamente nel rispetto delle nostre prerogative statutarie.»
«Se la questione delle competenze sulle acque è abbastanza chiara, quella sulla competenza sul metodo tariffario assolutamente no e le sentenze della Corte costituzionale lo dimostrano - ha commentato il Vicecapogruppo Lavy -. Capisco che il bando del PNRR avesse un elevato numero di progetti in graduatoria ma, dal momento che quello del BIM era l'unica candidatura valdostana, sarebbe stato opportuno lavorare al meglio sulla questione dicendo la propria anche durante la Conferenza Unificata che ha trattato la linea di finanziamento del PNRR. La determinazione delle tariffe del Servizio idrico integrato è una questione tecnica e politica allo stesso tempo ed è da ribadire un concetto: avere un sistema tariffario uguale per tutti gli abitanti della Valle, da Bionaz ad Aosta, sarebbe ingiusto oltre che vergognoso. Le tariffe dell'acqua sono uno dei pochi sistemi perequativi per non penalizzare chi abita in montagna, non possiamo fare una tariffa uguale per tutti.»
LT